27 lug 2015

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Ma quanti sono i partiti a sinistra del Pd? La missione impossibile di una Syriza italiana

Ma quanti sono i partiti a sinistra del Pd?
La missione impossibile di una Syriza italiana

Ci sono i partiti comunisti storici, i Verdi, Sel, i nuovi gruppi di Civati e quelli di Fassina e la conta potrebbe andare avanti. Mentre si prova ad avviare a fatica un processo unitario, le sigle che compongono l'area radicale continuano ad aumentare e frazionarsi
Sinistra Ecologia Libertà, L’Altra Europa con Tsipras - la lista per le europee guidata e poi abbandonata da Barbara Spinelli - Rifondazione Comunista, i Verdi, l’Italia dei Valori, Azione Civile, gli arancioni di Luigi De Magistris. Poi c’è il neonato Possibile, partito di Pippo Civati, e i gruppi di Futuro a Sinistra, promossi da Stefano Fassina. Si potrebbe notare che lanciare altre due sigle mentre si dice di voler unire la sinistra non è molto coerente, ma la replica - non del tutto insensata - è che qualcosa servirà pure «per riunire tutti quelli che sono delusi dal Partito democratico di Renzi» (spiega all’Espresso Fassina), e traghettarli verso qualcosa di nuovo e unitario.

E poi non saranno due sigle in più, si dice, a fare la differenza e allontanare un obiettivo già in origine complicato: i soggetti in campo sono comunque moltissimi. Non abbiamo citato, ad esempio, il Partito dei comunisti italiani, quello che fu di Diliberto, ora Partito Comunista d’Italia, che ha lanciato peraltro un processo unitario nel processo unitario, e il 12 luglio a Roma ha organizzato l’assemblea nazionale per la costituente comunista. L’intenzione è più che nobile, intendiamoci, anche perché a contare pure i partiti comunisti si finisce come con i sette nani. Te ne manca sempre uno.
La conta diventa impossibile se ci mettiamo a enumerare quelli che al processo unitario non sono molto interessati, né coinvolti. Andiamo nel vintage. Viene ancora stampata Lotta Comunista. C’è Sinistra Critica, il Partito Comunista di Marco Rizzo, col simbolo quadrato così che non possa esser messo sulle schede elettorali, e il Partito Comunista dei Lavoratori, quello di Marco Ferrando, che almeno si presenta alle elezioni, raccogliendo - nel 2013 - poco più di 100mila voti al Senato.

Si batte ancora poi, il Partito Comunista d'Italia marxista-leninista: sul loro sito ti accoglie Bandiera rossa; segretario è da sempre Domenico Savio, di Forio, Ischia. Non va confuso però con il Partito Marxista-Leninista che ha sede a Firenze, e da lì, con un recente comunicato pubblicato sul sito, si scaglia contro i referendum antirenziani lanciati da Pippo Civati: «I referendum non possono sostituire la lotta di classe», tuona, «i referendum non sono la strada giusta da seguire per opporsi adeguatamente all'offensiva proterva e ducesca di Renzi. Non tanto e non solo perché, come si è visto, appaiono di difficile fattibilità e scarsamente efficaci anche ai loro propositori, che infatti non ne sembrano molto convinti essi stessi».

E non hanno tutti i torti, i compagni fiorentini: i referendum sono un’incognita - una delle - nel percorso della Syriza italiana.

Civati ha cominciato questo week end a raccogliere le firme (la prima è arrivata da Finale Ligure), ma non è che abbia raccolto un particolare entusiasmo dei suoi vicini, partiti e movimenti. Anzi. Il movimento della scuola, ad esempio, ha proprio provato a fermarlo - inutilmente - sul quesito sulla Buona Scuola. Docenti e studenti non vogliono raccogliere le firme ad agosto, a scuole chiuse, e vogliono far precedere all’eventuale battaglia referendaria un dibattito nel mondo della scuola, a scuole aperte, dunque, e senza che Civati si presenti con quesito già bello e pronto.



Sul suo blog Civati ha dovuto scrivere un lungo post per spiegare che la sua non è una mossa per mettere il cappello, né sul mondo della scuola, né sulla sinistra: «Nostra intenzione non è quella di raccogliere le firme sui nostri referendum», ha scritto, «ma spiegare ai cittadini che i referendum sono loro e così sono stati da noi pensati fin dall'inizio». Non è raro, però, sentire qualcuno scommettere sul flop dell’iniziativa, senza troppo dispiacersene, peraltro, convinti che l’unità sarebbe a quel punto inevitabile.

Già. Perché se incontri nei territori, dibattiti alle feste estive e interviste dialoganti si susseguono, a sinistra di Possibile (c’è sempre qualcosa a sinistra di qualcosa) non sono ancora convinti che siano sopite le tentazioni autonome dei civatiani che - soprattutto all’esordio - presentavano Possibile come il partito della nuova sinistra. Il partito. Ed è vero che anche Sel ha discusso per giorni sulle sfumature della frase con cui Vendola ha annunciato che «Sel non si scioglie ma è pronta per qualcosa di più grande», ma il documento approvato all’ultima assemblea nazionale, l’11 luglio, dice abbastanza chiaramente che «il tema non è allargare i soggetti esistenti». E Nicola Fratoianni, che di Sel è il coordinatore, lavora per una costituente in autunno, ed è ottimista: «L’unità non basta ma divisi non andiamo da nessuna parte», dice, raccontando il processo come inevitabile.

Fassina condivide: «Dobbiamo stare insieme noi e tutti quelli che oggi non votano». Entrambi pensano che già alle prossime amministrative si dovrà avere un simbolo unico, e un’unica strategia. Andrà anche discussa, quindi, l’alleanza con il partito democratico: «Dobbiamo fare come in Liguria alle ultime regionali», spiega Fratoianni, «dove non abbiamo partecipato alle primarie ma dove se avesse vinto Cofferati e quindi il Pd avesse proposto una piattaforma opposta a quella della Paita e di Renzi tutto sarebbe stato diverso». Ma proprio qui si inserisce un’altra polemica con Civati che, uscito da poco dal Pd, con gli ex colleghi non vuole proprio più averci nulla a che fare: «Se ti allei col Pd fai una corrente del Pd, io ve lo dico», ha detto chiudendo il suo Politicamp a Firenze, «c’è il doppio turno, semmai, ma il tema non può essere trovare uno decente nel Pd».

Bologna e Milano sono due nodi da sciogliere. Non facilissimi. E poi c’è Cagliari, ad esempio, dove per Civati pure il sostegno all’uscente Massimo Zedda, di Sel, è in dubbio: «Non vogliamo più allearci con il Pd, e se Massimo Zedda sarà il candidato del Pd dovremo pensare attentamente e ragionare sulla sua candidatura», ha detto durante uno dei molti dibattiti sull’unità della sinistra.

La posizione di Civati è dunque lontanissima, per dire, da quella di Laura Boldrini che, intervistata dall’Unità, ha detto: «Non credo che Sel possa considerare il Pd un avversario e non credo neanche che il Pd debba mettere Sel accanto a Salvini e Grillo». «Il polo progressista non può essere diviso», è il punto della presidente della Camera, che non è l’unica a rimpiangere il centrosinistra. «Non mi sento sola in questa visione unitaria», ha infatti continuato, citando proprio il sindaco di Milano: «Penso a Pisapia che sta adoperandosi per costruire ponti, per favorire il dialogo».

Ecco allora che l’idea di lanciare a settembre - a fine settembre - un processo, una costituente è ancora tutta nelle dichiarazioni concilianti, anche se nella direzione di Sel c’è chi ha ricevuto espressamente l’incarico di studiare una piattaforma web utile allo scopo, per decidere dal basso la linea politica, il simbolo, il nome. Non c’è una data, non c’è un luogo, non c’è l’accordo, ancora. Forse, a giorni, ci sarà un appello. Di un unico gruppo parlamentare non se ne parla: «Sembrerebbe un’operazione di cambio di poltrone», ha detto ancora Civati, che pure parteciperà alla prima riunione di un coordinamento dei parlamentari a sinistra del Pd, quelli di Sel, gli ex dem, e gli ex 5 stelle che da poco si sono organizzati in una componente del gruppo misto che ripesca il nome della lista delle europee: l’Altra Europa con Tsipras.

E devono quindi accontentarsi i movimenti d’area e i singoli elettori spaesati la cui richiesta è ben sintetizza da Act che, per spiegarsi meglio, ha fatto anche un videotutorial. «Per una volta», dicono, «evitiamoci l’ennesima assemblea sull’unità della sinistra. Non ci importa di unire ciò che è già organizzato. Proviamo, stavolta, a organizzare ciò che può essere unito, chi ha smesso di impegnarsi ma sente ancora il bisogno di lottare. Facciamo che invece di fare la gara a chi lancia il percorso più bello, più figo, più unitario, apriamo uno spazio di discussione che non sia “proprietà” di nessuno, in cui non ci siano ospiti e tutti si possano sentire a casa».

da http://espresso.repubblica.it

26 lug 2015

Repassando você sabia?????????????

Repassando
você sabia?????????????
Eu não!!!!!!!Confira!!É interessante!!!!!!!!
Muito interessante...
O vidro demora um milhão de anos para se decompor, o que significa que nunca se desgasta e pode ser reciclado um número infinito de vezes!

O ouro é o único metal que não enferruja, mesmo estando enterrado no solo por milhares de anos.

A língua é o único músculo do corpo que está ligado a penas uma extremidade.

Se você parar de ficar com sede, você precisa beber mais água. Quando o corpo humano está desidratado, o mecanismo de sede é desligado.

A cada ano, dois milhões fumantes param de fumar ou morrem de doenças relacionadas com o tabaco.

Zero é o único número que não pode ser representado por algarismos romanos.

Pipas foram utilizadas na Guerra Civil Americana para entregar cartas e jornais.

A canção, Auld Lang Syne, é cantada a meia-noite, em quase todos os países de língua Inglêsa para celebrar o novo ano. No Brasil, Portugal, França, Espanha, Grécia, Polônia e Alemanha, é uma canção de despedida. (Adeus amor eu vou partir…)

Beber água depois de comer reduz 61 por cento do ácido na boca.

O óleo de amendoim é usado para cozinhar em submarinos, porque não solta fumaça a menos que seja aquecido acima de 450F ou 232C.

O barulho que ouvimos quando colocamos uma concha junto ao nosso ouvido não é o oceano, mas sim o som do sangue correndo nas veias da orelha.

Nove em cada 10 seres vivos vivem no oceano.

A banana não pode reproduzir por si só. Ela só pode ser reproduzida pela mão do homem.

Aeroportos em altitudes mais elevadas requerem uma pista mais longa, devido à menor densidade do ar.

A Universidade do Alaska abrange quatro fusos horários.

O dente é a única parte do corpo humano que não pode se curar ou regenerar.

Na Grécia antiga, jogar uma maçã a uma mulher era uma proposta de casamento. Pega-la significava aceitação.

Warner Communications pagou 28.000 mil dólares para os direitos autorais da canção Parabéns para Você.

As pessoas inteligentes têm mais zinco e cobre em seu cabelo.

A cauda de um cometa aponta sempre para longe do sol.

A vacina contra a gripe suína em 1976 causou mais mortes e doenças do que a doença pretendia evitar.

A cafeína aumenta o poder da aspirina e outros analgésicos, é por isso que é encontrada em alguns medicamentos.

A saudação militar é um gesto que evoluiu desde os tempos medievais, quando os cavaleiros de armadura levantavam suas máscaras para revelar sua identidade.

Se você estiver no fundo de um poço ou embaixo de uma chaminé alta e olhar para cima, você verá as estrelas, mesmo estando no meio do dia.

Quando uma pessoa morre, a audição é o último sentido a desaparecer. O primeiro sentido perdido é a visão.

Nos tempos antigos estranhos apertavam as mãos para mostrar que estavam desarmados.

Morangos são os únicos frutos cujas sementes crescem na parte exterior.

Abacates têm calorias mais altas do que qualquer outra fruta: 167 calorias para cada cem gramas.

A Lua se afasta da Terra cerca de dois centímetros por ano.

A Terra fica 100 toneladas mais pesada a cada dia devido à queda de poeira espacial.

Devido à gravidade da Terra é impossível montanhas serem mais altas do que 15 mil metros.

Mickey Mouse é conhecido como "Topolino", na Itália ..

Soldados em formação não podem marchar quando atravessam pontes, porque poderiam criar vibração suficiente para derrubar a ponte.

Tudo pesa um por cento menos no equador.

Para cada kg adicional de carga em um vôo espacial, 530 kg adicionais de combustível são necessários para decolagem.

A letra J não aparece em qualquer lugar da tabela periódica dos elementos.


E por último...

Isso é chamado de "sacos de dinheiro"... envie esta mensagem a 5 pessoas e em 5 dias você receberá sua recompensa.
Baseado na crença Chinesa Feng Shui, aquele que não repassar terá problemas de dinheiro para o resto do ano.

Supersticioso ou não, repassei porque as informações são interessantes e curiosas. 

Fotografia per appassionati b


Fotografia per appassionati a


25 lug 2015

Ni Lampedusa, ni Bruxelles, être Européen !


Foto per appassionati ! 3


Foto per appassionati ! 2


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Immagini NASA: astronave aliena vicino al sole? Sì, per i cacciatori di ufo

Immagini NASA: astronave aliena vicino al sole? Sì, per i cacciatori di ufo

Cacciatori di ufo affermano che una nave aliena è visibile in immagini provenienti dalla NASA.

La scorsa settimana, l'agenzia spaziale degli Stati Uniti ha pubblicato immagini di una grande eruzione solare e, secondo i "cacciatori di ufo", nelle immagini sarebbe visibile una gigantesca nave aliena. A rendere famoso il caso di qualche giorno fa è stato l'utente youtube Streetcap1 in collaborazione con Scott C. Waring, autore del blog Ufo Sightings Daily, secondo cui la NASA sarebbe a conoscenza di questi oggetti non identificati nei dintorni della nostra stella. 

Navi aliene grandi quanto la Luna

"Questo oggetto ha chiaramente una struttura e se la NASA non desse credito a queste immagini sarebbe un insulto per l'intelligenza delle persone", dice Streetcap1 nella descrizione del suo video, "se pubblicano queste immagini devono aspettarsi che gli esperti di UFO incontrino anomalie e le condividano". Waring ha affermato di aver chiesto direttamente l'opinione di alcuni esperti della NASA che però non gli avrebbero dato ancora una risposta: "Questo UFO è impressionante, ogni volta che cerco di chiedere chiarimenti alla NASA via Twitter mi ignorano. Non hanno mai risposto e si negano nel voler parlare di questi oggetti giganteschi vicino al nostro sole. A volte hanno le dimensioni della Luna, e l'ultimo ripreso, è grande quanto lostato di Idaho". 

Il punto di vista della NASA

Per la NASA, in generale, queste "stranezze" provenienti dalla sonda SOHO, non sono altro che anomalie dovute a potenti eruzioni solari, a volte equivalenti a 160 miliardi di megatoni di TNT. Come sempre in questi casi, il dibattito sta infuocando le reti sociali, dividendo l'opinione pubblica tra coloro che credono che questi oggetti stiano drenando energia dal nostro sole, e scettici incalliti che credono si tratti semplicemente di particelle liberate nello spazio durante le eruzioni. Qualunque cosa sia, abbiamo una sola unica certezza: fino a quando non si avrà la "smoking gun", e non ci saranno prove tangibili oggettive che nessuno potrà mai più contestare, l'eterna lotta tra scettici e credenti, non avrà fine. Fatto sta, che immagini come questa continueranno ad arrivare, e continueremo a chiederci se siamo soli in questo immenso Universo.
Da http://it.blastingnews.com/cronaca/


Turchia, bombe anche sui curdi in Iraq ...Il Pkk sfida Erdogan:

Seconda notte di bombe turche contro l’Isis. Colpito anche il Pkk in Iraq: “Fine della tregua”

Continua l’offensiva del governo di Ankara. 600 arresti delle retate anti-terrorismo

Per la seconda notte consecutiva i jet dell’esercito turco hanno bombardato obiettivi dell’Isis al confine con la Siria. Gli aerei da combattimento hanno anche colpito campi dei militanti curdi del Pkk nel nord dell’Iraq.  
Si tratta della prima volta che Ankara colpisce i curdi da quando nel 2013 venne annunciata la tregua, siglata dallo storico leader del gruppo separatista curdo, Abdullah Ocalan. La reazione del PKK è durissima: «Quell’accordo non ha più significato dopo gli intensi bombardamenti aerei da parte dell’esercito di occupazione turco». Si riaccende così un conflitto che si trascina da 31 anni ed è costato 40.000 morti. 
L’agenzia di informazione privata Dogan ha scritto che i jet turchi hanno colpito strutture di addestramento del PKK, rifugi e batterie contraeree nel nord dell’Iraq. Le tensioni tra Ankara e i curdi erano salite nei giorni scorsi dopol’attentato suicida dell’Isis lunedì a Suruc, nel sud-est della Turchia. I guerriglieri curdi rimproverano al governo turco di non combattere i terroristi dello Stato islamico. Mercoledì scorso poi, il Pkk si era assunto la responsabilità dell’uccisione di due agenti di polizia turchi vicino all’importante città curda di Sanliurfa, nei pressi del confine con la Siria. 
In altri attacchi messi in atto dai curdi, sette ufficiali di polizia erano rimasti feriti a causa di una piccola bomba scagliata da sospetti militanti del PKK contro una stazione di polizia a Bismil, vicino alla principale città curda di Diyarbakir, secondo quanto riportato ancora dall’agenzia Dogan. Gli assalitori avevano anche lanciato un altro piccolo ordigno contro un mezzo della polizia a Semdinli, vicino al confine con l’Iraq. Ankara si muove anche in Patria. Salgono a 590 gli arresti eseguiti nell’ambito delle retate antiterrorismo nel Paese. 
Gli attacchi della Turchia contro le posizioni dell’Isis erano cominciati ieri dopo l’attentato suicida di Suruc e l’uccisione di un soldato turco in un’imboscata dello Stato islamico. Tre F-16 avevano colpito obiettivi dell’Isis tra cui due centri di comando e un punto di raccolta vicino al confine turco con la Siria. E parallelamente il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, aveva confermato diaver concesso agli Usa di utilizzare la base di Incirlik, nella provincia meridionale turca di Adana, per condurre operazioni militari contro l’Isis «entro certe condizioni». 
Da La Stampa.it

Ecco il vero obiettivo di Recep Tayyip Erdogan disfarsi degli scomodi Curdi altro che ISIS ...la scusa era quella che attendeva da molto tempo


Il caso della (falsa) tassa sui condizionatori: nessuna batosta per il fresco di casa

Il caso della (falsa) tassa sui condizionatori: nessuna batosta per il fresco di casa


Il tema è diventato virale in rete, dopo la denuncia di un balzello da 200 euro per le famiglie rilanciato dai consumatori. Ma si tratta di una direttiva europea già in vigore, che punta a garantire la manutenzione e l'efficienza delle macchine per i grandi ambienti
MILANO - In giorni di caldo soffocante su gran parte dell'Italia, un'altra notizia ha rischiato di fare andare indigesta l'estate 2015 dei cittadini. Si è rivelata poi un grosso un equivoco, ma la (presunta) nuova tassa occulta sui condizionatori ha rischiato di guastare la giornata a molti. Senza dubbio, ha fatto in tempo a diventare virale in rete e pure a scatenare polemiche politiche tra gli account twitter degli onorevoli deputati.


Le associazioni dei consumatori hanno lanciato un allarme e calcolato un balzello di 200 euro l'anno, per gli impianti di condizionamento oltre i 12 kW che sono quelli che servono a raffreddare ambienti oltre i 160 mq e che è stata introdotta in forza di una direttiva europea nel 2013 dal governo Monti. Ma il Ministero dello Sviluppo economico, nella serata di ieri, ha smentito la nuova tassa, che per altro consiste in realtà in un obbligo di mantenere un libretto e manutenere le macchine: "La maggior parte dei condizionatori non ha l'obbligo del libretto di impianto e manutenzione in quanto non supera la potenza di 12kW", ha chiarito il Ministero.


Il falso allarme. La notizia della nuova 'tassa' è stata rilanciata dai consumatori, preoccupati per l'ennesima mini-stangata su un mercato che fattura in Italia circa un miliardo l'anno: Federconsumatori e Adusbef hanno prima ricordato che da ottobre sono scattate le nuove regole previste dalla direttiva europea sulle emissioni di anidride carbonica e che prevedono appunto una tassa sull'aria condizionata. Hanno stimato l'aggravio in circa 200 euro a famiglia (tra costi diretti per chi ha una casa 'enorme' da raffreddare e costi indiretti, cioè quelli che, ad esempio, un ristorante che la paga poi inevitabilmente scarica sulla clientela). "Sono arrivati a tassare anche l'aria", hanno affermato generando un il governo Renzi (che non c'entra nulla). "La direttiva obbliga i proprietari a possedere un libretto di impianto (oltre i 12 kW, mentre in case medie si arriva normalmente a 2-2,5 kW), oltre a introdurre controlli dei condizionatori ogni quattro anni. Sono previste delle multe salate per chi non è in regola: dai 500 ai 3mila euro. Per il rilascio del libretto e del primo bollino per i condizionatori Federconsumatori e Adusbef hanno stimato una spesa di 180-220 euro, che salgono a circa 300 se i condizionatori in casa sono più di uno".


I chiarimenti. Si tratta però di un tema non attuale e trattato in modo ambiguo. Come ha poi avuto modo di precisare il Mise, infatti, l'Italia ha introdotto, al fine di adeguarsi alle direttive europee, prescrizioni per il miglioramento dell'efficienza energetica nel condizionamento per tutelare l'ecosistema e favorire risparmio economico e competitività. Non certo novità perché si tratta di una direttiva di oltre dieci anni fa, che per le lungaggini italiane è entrata in vigore solo con ritardo. Niente tassa, poi, sui condizionatori domestici, come ha spiegato il sito dday.it in un articolo di chiarimenti tecnici che ha avuto ampia circolazione e ha contribuito a far rientrare l'allarme: "La direttiva non è affatto pensata per i condizionatori familiari, ma solo per sistemi di climatizzazione con potenza nominale minima di 12 KWatt, ovvero l’equivalente di 43000 BTU. Giusto per dare un’idea, stiamo parlando di unità abitative con più di 5 unità di raffreddamento e almeno 150 mq da raffreddare".


Il Mise ha poi aggiunto: "Quanto a impianti di maggior potenza installati presso gli esercizi commerciali, occorre evidenziare che a fronte della spesa per la corretta manutenzione, vi sono importanti vantaggi. Infatti, oltre a garantire la sicurezza, la riduzione dei consumi per il miglioramento dell'efficienza comporta una riduzione della spesa per la bolletta energetica. Per quanto riguarda gli incentivi, si segnala che sono a disposizione dei cittadini e delle imprese diversi strumenti di agevolazione. Il cosiddetto Ecobonus garantisce la detrazione fiscale del 65% delle spese sostenute per la sostituzione di condizionatori con impianti più efficienti. Inoltre, le detrazioni fiscali per la ristrutturazione edilizia consentono di detrarre il 50% della spesa per l'acquisto


di nuovi impianti. Un ulteriore strumento particolarmente adatto alle imprese che intendono sostituire gli impianti di condizionamento con altri più efficienti è il cosiddetto "Conto termico" che mette a disposizione incentivi per gli impianti a fonti rinnovabili".


Privacy, accesso e diritti della persona. E' la Carta dei diritti di internet

Privacy, accesso e diritti della persona. E' la Carta dei diritti di internet


Di ARTURO DI CORINTO per Repubblica.it/tecnologia/sicurezza.it

La versione definitiva sarà presentata martedì alla Camera. Dovrebbe rafforzare l'accesso inteso come diritto fondamentale, ampliare il concetto alla privacy e introdurre un'equilibrata previsione circa i diritti e i doveri di chi produce e diffonde conoscenze in rete

MARTEDI' 28 luglio è un giorno speciale per la rete in Italia. Alle 11 sarà ufficialmente approvata la Carta dei diritti di Internet, che subito dopo sarà illustrata nella Sala del Mappamondo della Camera dei Deputati, alla presenza del professore Stefano Rodotà, della presidente Laura Boldrini e dei membri della commissione che l'hanno elaborata. Il testo, su cui si mantiene riserbo, è il risultato delle proposte della commissione e delle integrazioni effettuate nel corso delle audizioni e della consultazione pubblica al testo iniziale diffuso l'anno scorso. E contiene un insieme di principi ispiratori per garantire i diritti di chi Internet la usa ogni giorno e per favorirne sviluppo, efficienza e resilienza (ovvero la capacità di sostenere un trauma senza cedimenti strutturali).


Rispetto al testo iniziale offerto alla consultazione pubblica dalla commissione composta di parlamentari, esperti e stakeholder della società civile, i 14 punti descritti non sarebbero cambiati troppo. La prima stesura metteva al centro della Carta i diritti della persona relativamente ai temi dell'accesso, della privacy, dell'educazione, dei comportamenti in rete e del corretto rapporto con le piattaforme che ne erogano i servizi come i social network, fino al rapporto tra le aziende software e hardware e i consumatori. Quella che verrà ufficializzata martedì dovrebbe però rafforzare il diritto all'accesso inteso come diritto fondamentale, ampliare il concetto alla privacy e introdurre un'equilibrata previsione circa i diritti e i doveri di chi produce e diffonde conoscenze in rete.


Tutti temi che acquisiscono una sempre maggiore rilevanza man mano che la vita di ciascuno si sposta sempre più decisamente nel mondo immateriale della rete dove il nostro sè digitale ci definisce e precede rispetto alla realtà corporea e che finisce decisamente per influenzare convinzioni, valori e opportunità che a lungo abbiamo dato per scontate.


Sostiene Rodotà. Secondo il giurista, "una caratteristica della carta è che non ripete ma integra i principi delle carte generaliste sui diritti, dell'Onu e della UE e individua quelli che sono i diritti propri della dimensione della rete dall'accesso incondizionato - in discussione al Senato - all'inviolabilità del domicilio informatico. Ma quello che mi pare importante - osserva Stefano Rodotà - è che la carta chiarisce l'accettazione delle tecnologia e ma la lega alla necessità di far avanzare con essa i diritti collegati a questa evoluzione: la filosofia della carta è esattamente l'opposto del Jobs act che nei suoi decreti attuativi usa l'evoluzione tecnologica per ridurre i diritti. E tuttavia, opponendosi alla subalternità dei diritti verso interessi economici e securitari, la Carta non trascura la dinamiche di mercato volendo sostenere la capacità generative della rete e salvaguarda la possibilità di nuovi soggetti econommici di creare ed innovare.


La storia della Carta. L'idea di una carta dei diritti di Internet viene dal lontano 2005 e fu proposta al mondo delle telecomunicazioni, ai governi e all'associazionismo proprio da un gruppo di nostri connazionali riuniti nella Casa Italia di Tunisi. L'occasione era il World Summit on Information Society voluto dall'Onu per realizzare i "Millenium goals", avendo finalmente realizzato che non ci potevano essere pace, democrazia e sviluppo senza garantire a tutti l'accesso alle nuove tecnologie dell'informazione che stavano progressivamente e inserabilmente convergendo in Internet.
L'impulso dato dagli italiani fu decisivo nella decisione del segretario Onu che volle da quel momento in poi un Internet Governance Forum mondiale (IGF) per discutere di come rendere la rete inclusiva e partecipata per sviluppare il potenziale umano dei cittadini di tutto il mondo.
Portata in Brasile dove, modificata, è divenuta una realtà, la "carta di Tunisi" ha finora ispirato molti governi nel definire le "regole d'uso" della rete Internet e ad oggi si contano 80 tentativi nel mondo per farne approvare una versione secondo le specificità nazionali, ma sulla base di un'idea convergente di diritti che vanno dalla protezione della persona - contro stalking online, cyberbullismo, hate speech - alla protezione delle infrastrutture di rete da virus, malware, spamming, attacchi terroristici, sabotaggio dei cavidotti dove passano i bit della comunicazione digitale.


Il futuro della Carta dei Diritti. La "Magna Charta" italiana dei diritti non sarà vincolante ma offrirà dei principi di alto livello cui conformarsi, con la speranza che possa contribnuire a generare leggi di sistema. Uno sforzo necessario vista l'impossibilità di darsi leggi internazionali per la rete: si pensi all'autarchia cinese e iraniana che fino a ieri minacciavano di staccarsi dalla rete globale, oppure alla minaccia di Angela Merkel e Dilma Roussef di farsi una rete dedicata per sfuggire al controllo tecnico degli USA dopo l'affaire Snowden. Perciò il tentativo della commissione è quello di affermare dei principi di alto livello, ispirati alla grandi dichiarazioni dei diritti dell'uomo e che si spera possano offire l'occasione di autoregolamentare il proprio comportamento come singoli, aziende e fornitori di servizi. Secondo l'on. Giovanni Paglia di Sel "Dopo un anno di lavoro inclusivo e trasparente, abbiamo prodotto una Carta che riconosce valori fondamentali come il diritto all'accesso e alla condivisione di conoscenze, provando a tutelare gli utenti dallo strapotere delle corporations. Adesso tocca al Parlamento". Il percorso della Carta in effetti, una volta ufficializzata, dovrebbe proseguire alla Camera dei deputati come mozione che impegni il Governo italiano a presentarla come la propria posizione sia nel contesto nazionale che in quello internazionale. E mentre i relatori di martedì si preparano l'altra notizia è che la carta dei diritti italiani ha già un importante sostenitore, è Sir Tim Berners Lee, l'inventore del Www.


24 lug 2015

SMOOTH JAZZ WITH BRIGHT LIGHTS, BIG CITY


Vergogna a Pompei: scavi chiusi per un’assemblea selvaggia

Vergogna a Pompei: scavi chiusi per un’assemblea selvaggia

Il ministro Franceschini: “Un danno incalcolabile, così si fa male ai sindacati e a tutto il paese”
Ancora una volta gli scavi di Pompei sono al centro di uno scandalo provocato da un comportamento scorretto dei sindacati Fp Cisl, Filp e Unsa, che stamattina hanno convocato un’assemblea dei lavoratori senza preavviso.
Un danno incalcolabile – ha accusato il ministro Dario Franceschini – che rischia di vanificare quei risultati straordinari raggiunti nell’ultimo anno, che hanno rilanciato l’immagine di Pompei nel mondo. Non è possibile organizzare assemblee a sorpresa per impedire che il sito resti aperto con personale in sostituzione, con il risultato di lasciare centinaia di turisti in fila sotto il sole. Chi fa così fa del male ai sindacati, ai diritti dei lavoratori e soprattutto fa del male al proprio paese“.
I cancelli sono stati riaperti solo intorno alle 10.30, permettendo così agli oltre duemila turisti rimasti nel frattempo in fila sotto il sole di accedere al sito archeologico.
I lavoratori della Soprintendenza speciale di Pompei, Ercolano e Stabia continueranno comunque la propria protesta, anche se in maniera assolutamente inedità: lavoreranno cioè per più ore durante la sera e a un costo inferiore rispetto a quello previsto per le maestranze della Scabec, la società della regione Campania, che si sarebbe dovuta occupare della copertura di personale durante le aperture straordinarie notturne.
da L' Unità.it


Fotografia n° 4


Fotografia n° 3


Fotografia n° 2


Fotografia n°1


Turchia, via ai bombardamenti anti-Isis in Siria. Arresti e blitz contro terroristi e curdi

Turchia, via ai bombardamenti anti-Isis in Siria. Arresti e blitz contro terroristi e curdi

Secondo la tv di Stato turca, aerei da guerra di Ankara hanno colpito obiettivi dell'Isis oltre il confine con la Siria. L'emittente Trt afferma che quattro jet sono decollati dalla base aerea sudorientale di Diyarbakir e hanno sparato missili contro obiettivi Isis nel villaggio siriano di Havar, oltre il confine della provincia turca di Kilis. Secondo la tv di Stato, gli aerei non hanno violato lo spazio aereo siriano.Gli aerei da guerra di Ankara hanno ucciso almeno 35 militanti dello stato islamico. Lo riferiscono i media turchi anche se la notizia non è stata confermata da fonti ufficiali.

Intanto 
almeno 251 persone sono state arrestate in Turchia in un blitz anti-terrorismo contro l'Isis e i curdi. Lo riferisce al Arabiya che cita l'ufficio del premier. Nel comunicato si sottolinea che il Paese «è determinato a combattere tutti i gruppi terroristici, senza distinzione».

La polizia, con l'appoggio degli elicotteri, ha condotto il blitz in diversi quartieri di Istanbul a caccia di jihadisti, dei membri del Pkk e di altri gruppi terroristici, riferisce il comunicato del governo. Il numero degli arrestati non è chiaro, ma diverse fonti parlano di 251. L'agenzia Dogan ha poi riferito che sono stati presi di mira 140 indirizzi in 26 quartieri e che l'operazione antiterrorismo ha coinvolto 5mila poliziotti.
Da IL Messaggero.it

Sopratutto una scusa per liberarsi 

dei Curdi ….contro l' Isis è tutto

 da verificare.



Decreto legge fallimenti: Camera conferma fiducia a governo, in aula 355 sì

Decreto legge fallimenti: Camera conferma fiducia a governo, in aula 355 sì

Dentro ci sono anche norme sull'Ilva e sulla continuità aziendale: è stabilito che il sequestro di beni dell'impresa non può impedirne l'attività se questa è di interesse strategico nazionale

ROMA - La Camera conferma la fiducia al governo sul decreto legge in materia di fallimenti che contiene anche norme sull'Ilva con 355 sì, 188 no e un astenuto. Tra le linee guida del decreto, infatti, vi sono facilitazioni per l'accesso al credito da parte dell'impresa che abbia chiesto il concordato preventivo, richieste di finanziamento con beneficio della prededuzione e livello minimo, fissato al 20%, dei debiti chirografari, per far sì che la proposta di concordato possa essere accolta. Il dl interviene, tra l'altro, sulla legge fallimentare del 1942 e sul funzionamento dell'amministrazione giudiziaria.


Viene inoltre stabilito che le banche che vantino crediti di modesta entità non possono opporsi ad accordi di ristrutturazione che vedano l'adesione delle banche creditrici maggiormente esposte. Il provvedimento modifica anche la disciplina fiscale delle svalutazioni e delle perdite su crediti di banche, enti e finanziari e imprese assicurative (consentendo in particolare la deducibilità in un unico esercizio, rispetto ai precedenti cinque anni).


Hanno infine trovato spazio in questo decreto legge alcune misure sulla continuità aziendale originariamente previste dal dl Ilva-Fincantieri. In particolare, viene qui stabilito che il sequestro di beni dell'impresa non può impedirne, se è di interesse strategico nazionale, l'attività. Una norma varata anche a seguito dello stop imposto dalla magistratura a un altoforno Ilva di Taranto.


La commissione Giustizia della Camera ha introdotto numerose modifiche al testo varato da Palazzo Chigi stabilendo, tra l'altro, che a fronte di un'offerta per l'acquisto compresa nel piano di concordato, si debba aprire sempre un procedimento competitivo. La commissione ha quindi precisato che, nel caso di concordato con continuità aziendale, la proposta alternativa dei creditori non può essere ammessa se la proposta del debitore soddisfa almeno il 30% dei crediti chirografari.


Quanto alla percentuale minima di soddisfacimento dei creditori, la novità emersa dal primo passaggio parlamentare è che la proposta di concordato deve soddisfare, se non si tratta di concordato con continuità aziendale, almeno il 20% dei crediti chirografari e deve indicare le specifiche utilità ricavabili da ciascun creditore. No, inoltre, a curatori che abbiano concorso in passato al dissesto dell'impresa fallita. La commissione, in particolare, ha bocciato ogni riferimento
da RepubblicaEconomia.it


23 lug 2015

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Ciao afa, domani arriva il fresco e... Circe: temporali e trombe d'aria nel weekend

Ciao afa, domani arriva il fresco e... Circe: temporali e trombe d'aria nel weekend

Ultime ore di caldo intenso e afa fastidiosa, poi si rientra nella norma. A tracciare il quadro meteorologico delle prossime ore è la redazione del sito ilmeteo.it. Secondo gli esperti, oggi sarà l’ultimo giorno con temperature elevate e afa intensa, da domani infatti avremo un primo calo termico, specie al Nord con i temporali che dalle Alpi si porteranno fin verso la pianura lombarda e il Veronese, risultando molto forti e con grandinate. I temporali saranno presenti anche nella giornata odierna, soprattutto su tutti gli Appennini, zone limitrofe ad essi e fin sui rilievi del Messinese ed in Sardegna.
Sabato i temporali continueranno diffusi sugli Appennini, specie meridionali, ma in nottata peggiorerà sul Triveneto per l’avanguardia del vortice Circe. Domenica Circe porterà temporali violenti su gran parte del Nord e sulle Marche. Calo termico deciso con l’aria che diverrà decisamente più respirabile, almeno al Nord.
Antonio Sanò, direttore e fondatore del portale avvisa di prestare "molta attenzione ai fenomeni temporaleschi di questi giorni e soprattutto a quelli di domenica poiché l’aria fresca portata da Circe e in arrivo dall’Atlantico, scontrandosi e mescolandosi con l’aria caldissima preesistente, formerà un mix micidiale per la formazione di fenomeni violenti, grandinate e possibili trombe d’aria. Nei giorni a seguire l’alta pressione delle Azzorre riporterà un’estate tipica italiana".
Da http://www.adnkronos.com


Occhio bionico salva da degenerazione maculare

Occhio bionico salva da degenerazione maculare

Di DANIELE BANFI per http://www.lastampa.it

Eseguito con successo il primo trapianto di protesi retinica capace di ristabilire la vista in un anziano paziente. L’intervento è stato eseguito al Royal Eye Hospital di Manchester


Un caso destinato ad entrare nella storia: per la prima volta al mondo un anziano signore affetto da degenerazione maculare secca legata all’età è ritornato a vedere grazie all’impianto di un “occhio bionico”. L’intervento, durato 4 ore, è stato eseguito al Manchester Royal Eye Hospital nel giugno scorso ed ha permesso all’uomo di vedere di nuovo, dopo molto tempo, le sagome delle persone e degli oggetti. 
 
Che cos’è la degenerazione maculare?  
La degenerazione maculare legata all’età è una patologia che colpisce la zona centrale della retina. Purtroppo si tratta di una malattia ad andamento progressivo che può portare alla perdita completa ed irreversibile della visione centrale. Ne esistono di diversi tipi e uno dei più frequenti è la degenerazione maculare secca. «Questa forma –spiega Paulo Stanga, consulente oftalmologo e chirurgo vetroretinico al Manchester Royal Eye Hospital- è comune ma non curabile. Nel mondo occidentale è la causa principale della perdita della vista. Sfortunatamente con l’invecchiamento della popolazione sta diventando ancora più comune. Stiamo inizialmente limitando il nostro studio alla forma secca di degenerazione maculare senile e, se avrà successo, forse successivamente lavoreremo per reclutare pazienti affetti dalla forma avanzata ed essudativa». 
 
 
Che cos’è l’occhio bionico  
Una soluzione alla malattia sembra arrivare dall’occhio bionico: Argus II –questo il nome del dispositivo impiantato- converte le immagini video catturate da una camera miniaturizzata, alloggiata negli occhiali dei pazienti, in una serie di impulsi elettrici che sono trasmessi wireless agli elettrodi sulla superficie della retina. Questi impulsi stimolano le cellule rimanenti della retina inducendo la percezione di forme di luce nel cervello. Il paziente successivamente impara ad interpretare questi segnali. L’impianto nel paziente inglese 80enne è avvenuto il 16 giugno, mentre il sistema è stato acceso per la prima volta il primo luglio. I test effettuati lo stesso giorno consistevano nel guardare lo schermo di un computer e identificare elementi bianchi e neri, con diversi orientamenti. 
 
Il commento dell’esperto  
«Per quanto mi riguarda, i primi risultati del test sono un pieno successo e attendo con impazienza di trattare con Argus II molti altri pazienti affetti da questa malattia per continuare l’esperimento. Al momento stiamo reclutando altri 4 pazienti a Manchester per il test. Questa tecnologia è rivoluzionaria e cambia la vita dei pazienti ripristinando alcune funzioni visive e aiutandoli a vivere in modo più indipendente» conclude Stanga. 
Twitter @danielebanfi83