Roma,
la piazza dei pensionati. Cgil:
“Il governo ci dia risposte o
sciopero”
La
manifestazione “A testa alta” dei pensionati in piazza del Popolo
a Roma è organizzata da Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil
“A
testa alta!“. E’ questa la parola d’ordine con cui sono scesi
in Piazza del Popolo a Roma i sindacati dei pensionati. La
manifestazione unitaria organizzata da Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil
intende chiedere al Governo la rivalutazione delle pensioni, la
parificazione fiscale con i lavoratori dipendenti e le detrazioni
fino a 80 euro al mese esistenti per i redditi da lavoro più bassi.
Secondo
gli organizzatori sono almeno 60mila gli anziani provenienti con dei
pullman da tutta Italia. Una presenza che ha creato non pochi
problemi alla circolazione della Capitale.
“Se
non ci saranno risposte alle richieste dei pensionati e a quelle
delle confederazioni sulla modifica della legge Fornero sulla
previdenza è perfettamente ragionevole” pensare ad uno sciopero
generale. Le cose si fanno così” ha detto la leader Cgil, Susanna
Camusso.
La
leader della Cisl, Annamaria Furlan, invece mette un freno alla
proposta e commenta positivamente l’apertura di un tavolo di
discussione col governo con l’obiettivo di creare le condizioni per
pensioni dignitose. “Prima di scioperare bisogna parlare dei
contenuti. ‘Quando si apre una trattativa si deve volere con forza
una buona conclusione. Questo è lo spirito con cui vado il 24; con
il dialogo anche la peggiore legge pensionistica la si cambia
davvero”.
Le
tre organizzazioni sindacali dei pensionati nella loro piattaforma
chiedono a governo e parlamento la difesa delle pensioni di
reversibilità; la tutela del potere d’acquisto delle pensioni; il
recupero del danno prodotto dal blocco della rivalutazione; la
separazione tra previdenza e assistenza; uguali detrazioni fiscali
per lavoratori dipendenti e pensionati; l’estensione degli 80 euro
alle pensioni più basse; la modifica delle legge Fornero per
facilitare la flessibilità in uscita e permettere l’entrata dei
giovani nel mondo del lavoro; maggiori risorse per l’invecchiamento
della popolazione e una legge quadro per la non autosufficienza.
L'
Unità redazione
Mi sembra che aprire un dialogo non voglia dire subire un ricatto sindacale ( o cosi o sciopero) in questo modo non si va lontano. I Sindacati devono proporre programmi sopratutto fattibili e non favole per farsi belli di fronte a persone che hanno lavorato tutta una vita e per questo vanno RISPETTATE e non prese in giro .Se ci si siede a un tavolo di discussione si deve raggiungere una intesa soddisfacente per entrambe le parti e sopratutto fattibile reale ...ecco cosi si deve affrontare ogni tipo di problema , se poi la questione riguarda qualcuno che deve obbedire a una linea di partito che l' unico scopo è mettere il bastone tra le ruote di questo governo allora dico che oltre tradire chi crede in voi ritengo sia un atto esecrabile che va condannato da qualsiasi sindacalista giusto e onesto che ancora crede nel sindacato .
Questo è il mio punto di vista che rivolgo sopratutto alla Segretaria Susanna Camusso e la inviterei ad essere la prima ad avere il diritto ad alzare la testa non avendo nulla di cui vergognarsi ....Buon Incontro che sia pieno di soddisfazioni per tutti.......Dino Monti
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