15 mag 2016

Il codice Travaglio per salvare la capra giustizialista e i cavoli grillini

Il codice Travaglio per salvare la 
capra giustizialista e i cavoli grillini

Le disinvolte distinzioni del direttore del Fatto non risolvono il problema
Lo spettacolo più gustoso, in questi giorni di intensa attività giudiziaria, è lo sforzo sempre più grottesco che i mozzaorecchi sono costretti a compiere per salvare la capra giustizialista e i cavoli grillini.


Le inchieste che riguardano esponenti locali del partito di Renzi sono la prova provata delle corruzione dilagante, quelle che coinvolgono il Movimento 5 stelle sono invece, per dirla con l’ex apprendista di Cesare Previti ora candidata dalla Casaleggio Associati srl al Campidoglio, “manganellate”.


Da oggi però, grazie al codice Travaglio, possiamo stare più tranquilli. “Se il fatto oggetto dell’indagine è in sé infamante – scrive il legislatore del Fatto – e documentato da un atto ufficiale, un filmato, un’intercettazione o più testimonianze convergenti, le dimissioni devono essere immediate”.


Bene. “Se invece – prosegue il nostro Solone – si tratta di un normale atto amministrativo, occorre attendere che i pm chiudano le indagini, specie se sono nate da una denuncia dell’opposizione”.


L’allusione, per chi non l’avesse colta, è all’inchiesta sul Teatro Regio di Parma, avviata in seguito ad un esposto del senatore Pd Giorgio Pagliari: l’opposizione, se al governo c’è la Casaleggio Associati srl, non deve intralciare. Giusto. Però qui Travaglio ci appare troppo morbido: nel suo partito di riferimento c’è chi sa fare meglio.


Il sindaco grillino di Civitavecchia, Antonio Cozzolino, ha infatti chiesto al Prefetto la sospensione di tutti i consiglieri d’opposizione quando questi hanno presentato una diffida contro di lui per una gara d’appalto poco chiara. Questa sì che è trasparenza.


Resta tuttavia da chiarire in quali casi, secondo il codice Travaglio, le dimissioni non sono necessarie. Che intende l’illustre giureconsulto per “normali atti amministrativi”? Per esempio – due esempi scelti rigorosamente a caso – “l’assunzione di precari alla nettezza urbana di Livorno o le nomine di dirigenti teatrali a Parma”.


E se l’assunzione fosse irregolare, se le nomine fossero illecite? Impossibile: il codice Travaglio esclude rigorosamente i grillini dalla possibilità, anche remota, che i loro atti non siano “normali atti amministrativi”.


Dunque, ricapitolando: dove governa la Casaleggio Associati srl si lavora alacremente per il bene della comunità, assumendo poveri precari e facendo funzionare al meglio i teatri; se un bullo del Pd presenta un esposto in Procura e si apre un’inchiesta, bisogna resistere, resistere, resistere; se invece sotto inchiesta finisce un altro, magari del Pd, il rogo in piazza è già acceso.
di Fabrizio Rondolino per L' Unità.TV


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