Il
codice Travaglio per salvare la
capra giustizialista e i cavoli
grillini
Le
disinvolte distinzioni del direttore del Fatto non risolvono il
problema
Lo
spettacolo più gustoso, in questi giorni di intensa attività
giudiziaria, è lo sforzo sempre più grottesco che i mozzaorecchi
sono costretti a compiere per salvare la capra giustizialista e i
cavoli grillini.
Le
inchieste che riguardano esponenti locali del partito di Renzi sono
la prova provata delle corruzione dilagante, quelle che coinvolgono
il Movimento 5 stelle sono invece, per dirla con l’ex apprendista
di Cesare Previti ora candidata dalla Casaleggio Associati srl al
Campidoglio, “manganellate”.
Da
oggi però, grazie al codice Travaglio, possiamo stare più
tranquilli. “Se il fatto oggetto dell’indagine è in sé
infamante – scrive il legislatore del Fatto – e documentato da un
atto ufficiale, un filmato, un’intercettazione o più testimonianze
convergenti, le dimissioni devono essere immediate”.
Bene.
“Se invece – prosegue il nostro Solone – si tratta di un
normale atto amministrativo, occorre attendere che i pm chiudano le
indagini, specie se sono nate da una denuncia dell’opposizione”.
L’allusione,
per chi non l’avesse colta, è all’inchiesta sul Teatro Regio di
Parma, avviata in seguito ad un esposto del senatore Pd Giorgio
Pagliari: l’opposizione, se al governo c’è la Casaleggio
Associati srl, non deve intralciare. Giusto. Però qui Travaglio ci
appare troppo morbido: nel suo partito di riferimento c’è chi sa
fare meglio.
Il
sindaco grillino di Civitavecchia, Antonio Cozzolino, ha infatti
chiesto al Prefetto la sospensione di tutti i consiglieri
d’opposizione quando questi hanno presentato una diffida contro di
lui per una gara d’appalto poco chiara. Questa sì che è
trasparenza.
Resta
tuttavia da chiarire in quali casi, secondo il codice Travaglio, le
dimissioni non sono necessarie. Che intende l’illustre
giureconsulto per “normali atti amministrativi”? Per esempio –
due esempi scelti rigorosamente a caso – “l’assunzione di
precari alla nettezza urbana di Livorno o le nomine di dirigenti
teatrali a Parma”.
E
se l’assunzione fosse irregolare, se le nomine fossero illecite?
Impossibile: il codice Travaglio esclude rigorosamente i grillini
dalla possibilità, anche remota, che i loro atti non siano “normali
atti amministrativi”.
Dunque,
ricapitolando: dove governa la Casaleggio Associati srl si lavora
alacremente per il bene della comunità, assumendo poveri precari e
facendo funzionare al meglio i teatri; se un bullo del Pd presenta un
esposto in Procura e si apre un’inchiesta, bisogna resistere,
resistere, resistere; se invece sotto inchiesta finisce un altro,
magari del Pd, il rogo in piazza è già acceso.
di
Fabrizio Rondolino per L' Unità.TV
Nessun commento:
Posta un commento