Mind
in Italy: eccellenze
troppo spesso sconosciute
Mind
in Italy significa non solo prodotto italiano, ma come viene fatto e
che storia c’è dietro. Perché le cose fatte in Italia sono fatte
bene. Sono pensate bene. E sono belle. Ed è ora che ce lo mettiamo
in testa, tutti. Perché siamo noi italiani a fare la differenza sul
prodotto che da generico col nostro operato, con la nostra manodopera
si trasforma diventando il prodotto ambito da tutti
E’
un tour ambizioso quello che stiamo facendo in giro per la nostra
penisola. Una terra ricca di bellezze e contraddizioni si, ma ancor
più ricca di eccellenze troppo spesso ancora sconosciute. Di
imprenditori coraggiosi che non hanno mai mollato il timone neppure
in tempi di forti burrasche. Di artigiani insuperabili dalle mani
sapienti e attente, spesso figlie di una storia lontana ma mai
perduta, che anzi, ha saputo rinnovarsi. Di ingegneri sognatori e
rivoluzionari, così lungimiranti d’aver scorto prima di altri
nuovi percorsi illuminati da tracciare e da intraprendere .
Un
tour insomma nel made in Italy. In quella speciale nicchia
manifatturiera a volte troppo spesso dimenticata e sconosciuta oggi
traino della nostra più fiorente economia. In quel particolare
spaccato industriale che ci rende giganti agli occhi dell’economia
mondiale. Un tour che si pone due grande obiettivi. Il primo è
quello di riportare la politica nelle aziende. Ma in maniera nuova,
diversa, umile. Voglio che la politica ritorni nelle nostre imprese
non per una stretta di mano fugace ma per una grande campagna
d’ascolto. Possiamo realmente metterci a disposizione del nostro
patrimonio più grande soltanto fermandoci ad ascoltare le loro
istanze. Solo così lo Stato, quello vero, quello che non si volta
mai dall’altra parte può mettersi davvero al servizio dei propri
cittadini, del proprio Paese. Perché le istituzioni oggi finalmente
ci sono, non sono altrove.
Il
secondo obiettivo lo considero poi davvero determinante per il nostro
Paese. Ed è il raggiungimento del Mind in Italy. Il nome Mind in
Italy vuole dare un valore aggiunto a ciò che è stato fatto,
sottolineando il concetto che ogni prodotto, prima di essere creato,
è stato soprattutto pensato. Questa sinergia tra un manufatto e
l’idea che lo partorisce è per noi “il fatto in Italia”. Mind
in Italy, quindi, significa non solo prodotto italiano, ma come viene
fatto quel prodotto e che storia c’è dietro. Perché le cose fatte
in Italia sono fatte bene. Sono pensate bene. E sono belle. Ed è ora
che ce lo mettiamo in testa, tutti. Perché siamo noi italiani a fare
la differenza sul prodotto che da generico col nostro operato, con la
nostra manodopera si trasforma diventando il prodotto ambito da
tutti.
Vogliamo
diventare punto di riferimento per le aziende mondiali esportando il
metodo di lavoro che si applica nel nostro paese: fatto di ricerca,
passione e innovazione. Perché sostenere le imprese vuol dire
sostenere il nostro patrimonio produttivo. E questo è un compito
della politica. E’ compito del governo abbinare una forte domanda
che viene dall’estero a nuove politiche sul lavoro che facilitino
l’esportazione dei prodotti . E’ compito nostro far sì che tutte
le aziende d’eccellenza sul nostro territorio riescano ad aprirsi
al mercato globale desideroso dei nostri manufatti, delle nostre
idee. E’ nostro compito attivare quei canali portatori di una nuova
ricchezza condivisa. Ecco perché il faccia a faccia si rende oggi
necessario più che mai.
Il racconto di Ernesto Carbone, responsabile P.A., Innovazione e Made in Italy della Segreteria nazionale
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