18 mar 2016

Eni Lancia Clean Sea

Eni Lancia Clean Sea

L’azienda italiana sarà impegnata nella tutela del mare attraverso la nuova tecnologia di monitoraggio ambientale.

Eni ha avviato il monitoraggio delle acque del Mediterraneo e dell’Africa Occidentale con l’innovativa tecnologia Clean Sea, il risultato di uno dei più recenti progetti R&D di Eni per la caratterizzazione e protezione ambientale.


CLEAN SEA PER IL MONITORAGGIO DEL MARE. Clean sea, tecnologia proprietaria ideata dai laboratori di ricerca Eni, è un sistema robotico sottomarino progettato per le missioni di monitoraggio ambientale e per le ispezioni delle installazioni offshore Oil & Gas, nel Mediterraneo e nell’Africa Occidentale. Clean Sea è il più completo modulo di monitoraggio ambientale e di perdite di idrocarburi installato su un veicolo sottomarino. Il robot è stato progettato per usare in un unico sistema integrato veicolo-sensori, ha la capacità di modificare in tempo reale la strategia della missione in funzione dei dati registrati dai sensori ed è equipaggiato con carichi modulari intercambiabili, specifici per le diverse missioni che ottimizzano il costo e la durata della rilevazione. Inoltre Clean Sea può essere usato in modalità AUV (Autonomous Underwater Vehicle - veicolo autonomo sottomarino) o ROV (Remotely Operated Vehicle - veicolo telecomandato controllato in superficie) risultando quindi più versatile delle tecnologie unicamente ROV.



UNA TECNOLOGIA ECONOMICA ED ECOLOGICA. Clean Sea assicura una migliore tutela dell’ambiente marino grazie all’aumento di qualità e quantità dei dati ambientali raccolti a un costo minore rispetto alle tecnologie tradizionali. Sarà impiegato usando navi di supporto di ridotte dimensioni e potrà essere usato in tutti gli ambienti marini in cui servano ispezioni e monitoraggi della qualità dell'acqua accurati, ampliando così il campo di applicazione anche ad ambiti diversi da quello tradizionale dell’Oil&Gas e delle piattaforme offshore.
Per questo progetto Eni realizzerà due basi logistiche: una in Angola per la regione dell'Africa occidentale, e una a Gela in Sicilia, gestita da Enimed, per la regione del Mediterraneo, con un team operativo dedicato alle attività di routine globali. Le attività partiranno dal primo trimestre 2016 con l’impegno di due squadre nella manutenzione e nel funzionamento del veicolo per fornire sostegno ai servizi subacquei in tutto il Mar Mediterraneo, ispezionando la costa e iniziando i rilevamenti del fondale marino e delle acque ai fini del monitoraggio ambientale.


Giuseppe Tannoia, Direttore Ricerca e Innovazione Tecnologica di Eni spiega perché il Clean Sea, il robot sottomarino frutto della tecnologia Eni, è così speciale e la sua importanza in termini di innovazione.

Da Lettera43.it

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