Guerra in Libia, Emergency apre un ospedale a Gernada
di
ROSSELLA GRASSO per
RepubblicaCooperazione.it
Intervista al coordinatore dell'associazione nell'est del Paese: "Curiamo le vittime di questa guerra, siamo vicini a due linee del fronte"
DERNA
- Emergency apre un Centro chirurgico per vittime di guerra a Gernada
nell'est della Libia. "Le linee del fronte vicino al nostro
ospedale sono a Bengasi che è a 150 chilometri da qui, dove ci sono
importanti combattimenti tra Ansar al Sharia, che è la filiale
libica di al Qaeda, e l'esercito libico, poi a Derna, a 70 chilometri
da qui, dove ci sono scontri tra l'Is e le milizie islamiste locali"
spiega Emanuele Nannini, coordinatore dell'associazione in Libia.
L'ospedale
ha 18 posti letto di cui 4 in terapia intensiva, due sale operatorie,
un laboratorio, una sala di radiologia, una farmacia e un pronto
soccorso. Ci lavorano 12 cooperanti internazionali, di cui 9
italiani, 2 serbi e 1 inglese: tra questi 9 sono medici e 3 civili.
Poi ci sono 65 libici tra medici e infermieri. "Abbiamo
visitato queste città - continua Nannini - per capire quali sono i
bisogni e com'è effettivamente la situazione sanitaria. Ci sono
ospedali che in passato erano dei centri con uno standard elevato, ma
con la guerra sono stati danneggiati dal punto di vista strutturale,
di risorse umane e approvvigionamenti".
L'intervento
di Emergency è stato richiesto quattro mesi fa dal ministero della
Sanità del governo di Tobruk, quello riconosciuto dalla comunità
internazionale di stanza ad Al-Bayda, per garantire assistenza ai
feriti dei combattimenti nelle zone di Bengasi e Derna tra milizie
dell'Is e forze governative. "Sono due le ragioni principali
delle difficoltà sanitarie del Paese - spiega il coordinatore di
Emergency - la mancanza di personale, perché molti medici sono
scappati o non vanno più a lavoro per ragioni di sicurezza, e la
difficoltà di reperire farmaci e materiale medico-sanitario per gli
ospedali. Quello che era un sistema abbastanza accettabile oggi è
molto frammentato e non riesce a rispondere ai bisogni della
popolazione. Per questo motivo Tobruk ha chiesto il nostro
intervento".
Guerra
in Libia, Emergency apre un ospedale a Gernada
Secondo
l'Oms sarebbero circa 20 mila i feriti in Libia negli ultimi mesi.
Emergency denuncia che il progressivo peggioramento delle condizioni
di sicurezza impedisce l'accesso alle cure per la popolazione
soprattutto nelle aree di Bengasi, Derna, Zintane e Kikla. "I
numeri in Libia sono molto difficili da ottenere con precisione -
spiega Nannini - però quando abbiamo visitato Bengasi abbiamo visto
ospedali molto sovraffollati di feriti di guerra e le strutture
sanitarie locali non riescono a gestire assolutamente questi flussi".
Il coordinatore spiega che l'ospedale di Gernada è stato aperto in
maniera non ufficiale da quasi una settimana per testare la
struttura. "Abbiamo ricevuto qualche paziente e fatto due
interventi: uno era stato ferito a Derna durante i combattimenti
contro l'Is, un altro a Bengasi in uno scontro con Ansar al Sharia".
Poi oggi l'inaugurazione ufficiale con il primo ministro Abdullah al
Thinni e il ministro della Sanità e tutti i media libici.
"Ho
visto varie zone di guerra in varie parti del mondo - racconta
l'attivista di Emergency - ma quello che mi ha stupito della Libia è
che non si riesce a capire bene quali sono i reali effetti della
guerra: è un Paese che non era così disastrato come l'Afghanistan,
l'Iraq o la Somalia, ma questi quattro anni di guerra l'hanno davvero
messa in ginocchio. Quello che era un Paese che aveva delle
potenzialità e risorse a causa della guerra è caduto nel baratro: è
palese parlando con la gente e guardando il contesto, in questi pochi
anni tutto è cambiato nella vita quotidiana delle persone".
Nel
contesto della guerra libica Emergency cerca di mantenere i canali
aperti con le diverse fazioni e tutte le città, cercando di capire
quali siano le loro necessità. "Anche con il governo libico -
dice Nannini - il discorso che abbiamo portato avanti è che noi
siamo qua per trattare pazienti libici al di la del loro credo
politico: non entriamo nelle questioni del paese ma parliamo di
persone, esseri umani e pazienti". In Libia la situazione è
tesa ma il cooperante conferma che non hanno mai avuto problemi:
"soltanto quando abbiamo visitato Bengasi abbiamo avvertito un
po' di tensione, per il resto diamo una mano distribuendo materiale
sanitario nelle varie città".
Già
nel 2011, nei primi mesi dall'inizio del conflitto, Emergency aveva
inviato due team di chirurgia di guerra a supporto dell'ospedale
Hikmat e allo Zarrok field Hospital della città di Misurata, allora
sotto assedio. L'apertura dell'ospedale di Gernada è un'altra azione
di supporto agli abitanti della Libia e punta anche sulla formazione
del personale locale fino al raggiungimento dell'autonomia operativa
della struttura. Nei mesi scorsi Emergency ha avviato contatti con le
autorità di Zintane e Misurata alle quali ha fornito scorte di
medicinali come da loro richiesta.
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