14 ott 2015

Guerra in Libia, Emergency apre un ospedale a Gernada

Guerra in Libia, Emergency apre un ospedale a Gernada

di ROSSELLA GRASSO per RepubblicaCooperazione.it

Intervista al coordinatore dell'associazione nell'est del Paese: "Curiamo le vittime di questa guerra, siamo vicini a due linee del fronte"
DERNA - Emergency apre un Centro chirurgico per vittime di guerra a Gernada nell'est della Libia. "Le linee del fronte vicino al nostro ospedale sono a Bengasi che è a 150 chilometri da qui, dove ci sono importanti combattimenti tra Ansar al Sharia, che è la filiale libica di al Qaeda, e l'esercito libico, poi a Derna, a 70 chilometri da qui, dove ci sono scontri tra l'Is e le milizie islamiste locali" spiega Emanuele Nannini, coordinatore dell'associazione in Libia.


L'ospedale ha 18 posti letto di cui 4 in terapia intensiva, due sale operatorie, un laboratorio, una sala di radiologia, una farmacia e un pronto soccorso. Ci lavorano 12 cooperanti internazionali, di cui 9 italiani, 2 serbi e 1 inglese: tra questi 9 sono medici e 3 civili. Poi ci sono 65 libici tra medici e infermieri. "Abbiamo visitato queste città - continua Nannini - per capire quali sono i bisogni e com'è effettivamente la situazione sanitaria. Ci sono ospedali che in passato erano dei centri con uno standard elevato, ma con la guerra sono stati danneggiati dal punto di vista strutturale, di risorse umane e approvvigionamenti".


L'intervento di Emergency è stato richiesto quattro mesi fa dal ministero della Sanità del governo di Tobruk, quello riconosciuto dalla comunità internazionale di stanza ad Al-Bayda, per garantire assistenza ai feriti dei combattimenti nelle zone di Bengasi e Derna tra milizie dell'Is e forze governative. "Sono due le ragioni principali delle difficoltà sanitarie del Paese - spiega il coordinatore di Emergency - la mancanza di personale, perché molti medici sono scappati o non vanno più a lavoro per ragioni di sicurezza, e la difficoltà di reperire farmaci e materiale medico-sanitario per gli ospedali. Quello che era un sistema abbastanza accettabile oggi è molto frammentato e non riesce a rispondere ai bisogni della popolazione. Per questo motivo Tobruk ha chiesto il nostro intervento".
Guerra in Libia, Emergency apre un ospedale a Gernada

Secondo l'Oms sarebbero circa 20 mila i feriti in Libia negli ultimi mesi. Emergency denuncia che il progressivo peggioramento delle condizioni di sicurezza impedisce l'accesso alle cure per la popolazione soprattutto nelle aree di Bengasi, Derna, Zintane e Kikla. "I numeri in Libia sono molto difficili da ottenere con precisione - spiega Nannini - però quando abbiamo visitato Bengasi abbiamo visto ospedali molto sovraffollati di feriti di guerra e le strutture sanitarie locali non riescono a gestire assolutamente questi flussi". Il coordinatore spiega che l'ospedale di Gernada è stato aperto in maniera non ufficiale da quasi una settimana per testare la struttura. "Abbiamo ricevuto qualche paziente e fatto due interventi: uno era stato ferito a Derna durante i combattimenti contro l'Is, un altro a Bengasi in uno scontro con Ansar al Sharia". Poi oggi l'inaugurazione ufficiale con il primo ministro Abdullah al Thinni e il ministro della Sanità e tutti i media libici.


"Ho visto varie zone di guerra in varie parti del mondo - racconta l'attivista di Emergency - ma quello che mi ha stupito della Libia è che non si riesce a capire bene quali sono i reali effetti della guerra: è un Paese che non era così disastrato come l'Afghanistan, l'Iraq o la Somalia, ma questi quattro anni di guerra l'hanno davvero messa in ginocchio. Quello che era un Paese che aveva delle potenzialità e risorse a causa della guerra è caduto nel baratro: è palese parlando con la gente e guardando il contesto, in questi pochi anni tutto è cambiato nella vita quotidiana delle persone".


Nel contesto della guerra libica Emergency cerca di mantenere i canali aperti con le diverse fazioni e tutte le città, cercando di capire quali siano le loro necessità. "Anche con il governo libico - dice Nannini - il discorso che abbiamo portato avanti è che noi siamo qua per trattare pazienti libici al di la del loro credo politico: non entriamo nelle questioni del paese ma parliamo di persone, esseri umani e pazienti". In Libia la situazione è tesa ma il cooperante conferma che non hanno mai avuto problemi: "soltanto quando abbiamo visitato Bengasi abbiamo avvertito un po' di tensione, per il resto diamo una mano distribuendo materiale sanitario nelle varie città".


Già nel 2011, nei primi mesi dall'inizio del conflitto, Emergency aveva inviato due team di chirurgia di guerra a supporto dell'ospedale Hikmat e allo Zarrok field Hospital della città di Misurata, allora sotto assedio. L'apertura dell'ospedale di Gernada è un'altra azione di supporto agli abitanti della Libia e punta anche sulla formazione del personale locale fino al raggiungimento dell'autonomia operativa della struttura. Nei mesi scorsi Emergency ha avviato contatti con le autorità di Zintane e Misurata alle quali ha fornito scorte di medicinali come da loro richiesta.



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