14 mag 2016

I grillini garantisti quando gli indagati sono i loro

I grillini garantisti quando gli 
indagati sono i loro
Luigi Di Maio ha affermato “Noi non siamo il Pd”, Vero perché il Pd al contrario del MoVimento 5 Stelle conosce il valore della democrazia
Di Maio oggi spiega che la differenza tra Nogarin e Pizzarotti è che il sindaco di Parma ha nascosto l’avviso di garanzia. E per questo viene sospeso. Pizzarotti la racconta diversamente, ma prendiamo per buona la versione di Di Maio.


Ieri il grillino sindaco di Pomezia ha ammesso candidamente di aver nascosto per mesi di aver ricevuto anche lui un avviso di garanzia (poi archiviato). Dunque immagino che Di Maio, responsabile enti locali del M5S, ora provvederà a sospendere pure lui. A meno che il sindaco di Pomezia non avesse informato il direttorio. E allora la mancanza di trasparenza è loro, come a Quarto. Nel qual caso immagino Di Maio e compagni riceveranno presto una mail anonima che li sospende.


Questo accadrebbe se davvero i grillini seguissero le regole. Ma siccome così non è, non accadrà nulla. Hanno cacciato Pizzarotti perché aveva un briciolo di autonomia. Sono diventati garantisti quando gli avvisi di garanzia sono toccati a loro. Sono diventati pro privilegi quando avrebbero dovuto rinunciare all’immunità per rispondere delle sciocchezze che dicono.


Noi non siamo Il Pd, ha detto Di Maio oggi. Direi proprio di no, caro mio. Noi siamo un partito che conosce bene il valore e anche la fatica della democrazia. Voi non avete idea di cosa sia.


(Preso dalla pagina Facebook di Matteo Orfini)


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