E
l’Italia si inchina
“Protagonista
della politica italiana, senza mai essere legato al potere, ha
combattuto battaglie di grande importanza, particolarmente nel campo dei diritti. Ha
rappresentato con passione tanti cittadini, riuscendo non di rado a
trasformare una condizione di minoranza nell’avvio di processi di
cambiamento” ha commentato il presidente della Repubblica, Sergio
Mattarella.
“Credo
che Marco mancherà a tutti, a questo Paese e persino agli avversari,
perché penso che gli riconoscano la sua forza, la sua invettiva.
Aiutato da molti di noi, ha reso più libero e consapevole il Paese”,
ha detto a Radio radicale l’ex ministro ed esponente radicale
Emma Bonino.
Ma
le parole più belle probabilmente gliele ha dedicate lui, il
radicale Roberto
Giachetti su
Twitter: “Caro Marco, vorrei solo dirti, di questa solitudine che
mi lasci avvolta nel dolore. E dirti che quella nostra rosa per me ci
sarà ancora”. E sono tanti i ricordi e i saluti a Pannella
che arrivano da ogni parte politica, attraverso comunicati, social,
dichiarazioni. che arrivano da ogni parte politica, attraverso
comunicati, social, dichiarazioni.
Il
presidente del Consiglio Matteo
Renzi,
appresa la notizia durante la conferenza stampa con il premier
olandese Mark Rutte, ha ricordato il “grande leader italiano, che
ha segnato la storia di questo Paese con le sue battaglie coraggiose,
combattute a visto aperto”, ha detto Renzi rendendo “omaggio alla
storia di Marco Pannella, di questo combattente, di questo coraggioso
leone della libertà”.
Molti
ricordano le sue battaglie “per i diritti di tutti noi”,
scrive Nichi
Vendola;
le battaglie di quell’uomo “che per anni si è battuto per i
diritti dedicando la sua vita a questo continuo impegno”, scrivono
i vicesegretari del Pd Lorenzo
Guerini e Debora
Serracchiani.
L’uomo “simbolo del pacifismo e delle Satyagraha –
scrive Monica
Cirinnà,
madrina della legge sulle unioni civili – ha dato alla politica la
sua passione e la sua intelligenza, regalando, con il suo impegno,
agli italiani diritti e libertà. Accolgo con dolore la sua morte, ma
senza rassegnazione. La storia dei diritti nel nostro Paese
continuerà anche sulla strada che lui ha tracciato per tutta la sua
vita”.
Massimo
D’Alema lo
definisce “un grande protagonista della vita politica italiana e di
tante battaglie laiche e libertarie. Non sempre siamo stati d’accordo
e più di una volta – aggiunge l’ex premier – siamo stati a
discutere con franchezza e anche con durezza. In questi lunghi anni,
però non si e’ mai spezzato il filo di un dialogo e di un
confronto basati sulla stima e sul rispetto”.
E Aurelio
Mancuso,
presidente di Equality Italia, scrive: “Marco Pannella è
stato l’uragano che ha spazzato via secoli di violento moralismo e
ipocrita conformismo in questo Paese. A capo di tutte le più
importanti battaglie di libertà, per i diritti civili e la non
violenza. Non era semplice, a volte, esser d’accordo con lui, ma
ciò che sosteneva era sempre importante per la coscienza e la
riflessione politica. Ci piace pensare che abbia gioito per la
recente approvazione della legge sulle unioni civili, un nuovo deciso
passo in avanti per un’Italia migliore”.
Pannella
è stato “uno dei grandi protagonisti della nostra storia
repubblicana”, ha commentato il ministro degli Esteri Paolo
Gentiloni alla
notizia della scomparsa del protagonista “non solo delle battaglie
radicali sui diritti civili, ma anche di un modo di intendere la
politica” e per la sua “straordinaria capacità di formare
un’intera classe dirigente di esponenti politici che poi si sono
diffusi in diversi partiti e diverse affiliazioni culturali”.
“Ci
lascia un grande italiano, leader di tante battaglie fatte e vinte
per il bene del Paese, per il cambiamento, i diritti civili, la
giustizia, la democrazie italiana e quella europea. Ci lascia un
amico, un maestro, un fratello, un leader mondiale. A lui dobbiamo
tutti tantissimo. In Italia, in Europa e nel Mondo”, ha commentato
il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio per gli Affari e le
Politiche europee, Sandro
Gozi.
Anche
da destra in tanti lo ricordano con commozione e ammirazione come un
rivoluzionario della politica: “Marco – ha scritto Gaetano
Quagliariello, presidente
di Idea, ex radicale – ci insegna che quando la politica è
ispirata dalle convinzioni e non dalle convenienze, si resta un punto
di riferimento per chi ti ha conosciuto anche nel momento in cui le
convinzioni divergono. In questo per tanti, e in stagioni diverse,
Pannella è stato un maestro che non sarà dimenticato”.
“L’Italia
perde una voce libera di cui sentirà la mancanza”, dichiara la
leader di Fratelli d’Italia,Giorgia Meloni, mentre Pier
Ferdinando Casini ricorda il suo lato più umano: “Solo pochi
giorni fa lo avevo visto chiaramente minato nel fisico, ma ancora
straordinariamente istrione, capace delle provocazioni più
intelligenti. Come e forse più di tanti esponenti istituzionali,
Pannella ha veramente segnato la lunga stagione della politica
italiana”.
Per
ricordarlo, Daniele
Capezzone,
che conobbe Pannella alla sua prima manifestazione dei Radicali quasi
20 anni fa, scrive: “Pannella, armato solo di una volontà tenace e
di matite smozzicate, ha scritto pagine di storia incancellabili. Ha
amato la politica più di se stesso. Ha fatto della sua follia –
reale o apparente – un metodo. Ha educato generazioni di giovani
alla libertà, da tutto, e – più faticosamente – anche e perfino
da lui”.
Anche
dal Vaticano arriva
un messaggio di cordoglio per Pannella, “una persona con cui ci
siamo trovati spesso in passato su posizioni discordanti, ma di cui
non si poteva non apprezzare l’impegno totale e disinteressato per
nobili cause” ha detto il portavoce padre Federico Lombardi,
ricordando come nel giorno del compleanno del leader radicale, lo
scorso 2 maggio, papa Francesco gli aveva espresso la sua vicinanza.
Anche
dalla comunità ebraica di Roma arriva l’abbraccio al leader
radicale: “Quando muoiono persone come Marco Pannella, lasciano
questa terra ma rimangono di insegnamento le idee ed i principi. Ci
lascia un grande amico, un combattente al quale l’Italia deve molto
ed al quale la comunita’ ebraica italiana e di Roma in particolare
era legatissima” ha detto all’Agi Ruben
Della Rocca,
vicepresidente della comunità ebraica.
Non
mancano nemmeno i saluti dal mondo della musica e della cultura.
“Viva Marco Pannella! Sempre vivo nei nostri cuori e nelle
nostre conquiste sociali!”, ha scritto su Facebook Vasco
Rossi,
molto amico dell’ex leader radicale. “Ciao ‘Giacinto detto
Marco’ – scrive Frankie
Hi-Nrg sulla
sua pagina Facebook – Grazie per aver combattuto battaglie che non
comprendevo, per aver messo la tua vita al servizio della nostra, per
aver affrontato gli oceani di chiacchiere in cui i tuoi detrattori
hanno sempre cercato di annegarti. Grazie per aver informato e
stimolato l’opinione pubblica fino all’approvazione delle leggi
sul divorzio, sull’aborto, per aver alimentato un dibattito unico e
fondamentale per i temi di eutanasia e fine vita, per la
liberalizzazione delle droghe leggere, per l’umanizzazione delle
carceri”, ha aggiunto il rapper.
“Addio
Marco – ha scritto invece Roberto
Saviano -,
sembrava che nulla potesse fermarti e in qualche modo non lo farà la
morte”.
Il
cantautore Francesco
De Gregori ha
scritto: “Tanti anni fa, in occasione di uno dei suoi digiuni,
lo chiamai e gli dissi che ero preoccupato per lui. Mi rispose con
voce tonante ‘non preoccuparti, occupatene!’. Questo è il
ricordo che oggi, nel dolore per la sua scomparsa, mi resta di Marco
Pannella. Una lezione di vita e di coerenza”.
Di
Silvia Gernini per L' Unità.TV
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