20 mag 2016

E l’Italia si inchina

E l’Italia si inchina



Protagonista della politica italiana, senza mai essere legato al potere, ha combattuto battaglie di grande importanza, particolarmente nel campo dei diritti. Ha rappresentato con passione tanti cittadini, riuscendo non di rado a trasformare una condizione di minoranza nell’avvio di processi di cambiamento” ha commentato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
Credo che Marco mancherà a tutti, a questo Paese e persino agli avversari, perché penso che gli riconoscano la sua forza, la sua invettiva. Aiutato da molti di noi, ha reso più libero e consapevole il Paese”, ha detto a Radio radicale l’ex ministro ed esponente radicale Emma Bonino.
Ma le parole più belle probabilmente gliele ha dedicate lui, il radicale Roberto Giachetti su Twitter: “Caro Marco, vorrei solo dirti, di questa solitudine che mi lasci avvolta nel dolore. E dirti che quella nostra rosa per me ci sarà ancora”. E sono tanti i ricordi e i saluti a Pannella che arrivano da ogni parte politica, attraverso comunicati, social, dichiarazioni. che arrivano da ogni parte politica, attraverso comunicati, social, dichiarazioni.

Il presidente del Consiglio Matteo Renzi, appresa la notizia durante la conferenza stampa con il premier olandese Mark Rutte, ha ricordato il “grande leader italiano, che ha segnato la storia di questo Paese con le sue battaglie coraggiose, combattute a visto aperto”, ha detto Renzi rendendo “omaggio alla storia di Marco Pannella, di questo combattente, di questo coraggioso leone della libertà”.
Molti ricordano le sue battaglie “per i diritti di tutti noi”, scrive Nichi Vendola; le battaglie di quell’uomo “che per anni si è battuto per i diritti dedicando la sua vita a questo continuo impegno”, scrivono i vicesegretari del Pd Lorenzo Guerini e Debora Serracchiani. L’uomo “simbolo del pacifismo e delle Satyagraha – scrive Monica Cirinnà, madrina della legge sulle unioni civili – ha dato alla politica la sua passione e la sua intelligenza, regalando, con il suo impegno, agli italiani diritti e libertà. Accolgo con dolore la sua morte, ma senza rassegnazione. La storia dei diritti nel nostro Paese continuerà anche sulla strada che lui ha tracciato per tutta la sua vita”.
Massimo D’Alema lo definisce “un grande protagonista della vita politica italiana e di tante battaglie laiche e libertarie. Non sempre siamo stati d’accordo e più di una volta – aggiunge l’ex premier – siamo stati a discutere con franchezza e anche con durezza. In questi lunghi anni, però non si e’ mai spezzato il filo di un dialogo e di un confronto basati sulla stima e sul rispetto”.
Aurelio Mancuso, presidente di Equality Italia, scrive: “Marco Pannella è stato l’uragano che ha spazzato via secoli di violento moralismo e ipocrita conformismo in questo Paese. A capo di tutte le più importanti battaglie di libertà, per i diritti civili e la non violenza. Non era semplice, a volte, esser d’accordo con lui, ma ciò che sosteneva era sempre importante per la coscienza e la riflessione politica. Ci piace pensare che abbia gioito per la recente approvazione della legge sulle unioni civili, un nuovo deciso passo in avanti per un’Italia migliore”.
Pannella è stato “uno dei grandi protagonisti della nostra storia repubblicana”, ha commentato il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni alla notizia della scomparsa del protagonista “non solo delle battaglie radicali sui diritti civili, ma anche di un modo di intendere la politica” e per la sua “straordinaria capacità di formare un’intera classe dirigente di esponenti politici che poi si sono diffusi in diversi partiti e diverse affiliazioni culturali”.
Ci lascia un grande italiano, leader di tante battaglie fatte e vinte per il bene del Paese, per il cambiamento, i diritti civili, la giustizia, la democrazie italiana e quella europea. Ci lascia un amico, un maestro, un fratello, un leader mondiale. A lui dobbiamo tutti tantissimo. In Italia, in Europa e nel Mondo”, ha commentato il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio per gli Affari e le Politiche europee, Sandro Gozi.
Anche da destra in tanti lo ricordano con commozione e ammirazione come un rivoluzionario della politica: “Marco – ha scritto Gaetano Quagliariello, presidente di Idea, ex radicale – ci insegna che quando la politica è ispirata dalle convinzioni e non dalle convenienze, si resta un punto di riferimento per chi ti ha conosciuto anche nel momento in cui le convinzioni divergono. In questo per tanti, e in stagioni diverse, Pannella è stato un maestro che non sarà dimenticato”.
L’Italia perde una voce libera di cui sentirà la mancanza”, dichiara la leader di Fratelli d’Italia,Giorgia Meloni, mentre  Pier Ferdinando Casini ricorda il suo lato più umano: “Solo pochi giorni fa lo avevo visto chiaramente minato nel fisico, ma ancora straordinariamente istrione, capace delle provocazioni più intelligenti. Come e forse più di tanti esponenti istituzionali, Pannella ha veramente segnato la lunga stagione della politica italiana”.
Per ricordarlo, Daniele Capezzone, che conobbe Pannella alla sua prima manifestazione dei Radicali quasi 20 anni fa, scrive: “Pannella, armato solo di una volontà tenace e di matite smozzicate, ha scritto pagine di storia incancellabili. Ha amato la politica più di se stesso. Ha fatto della sua follia – reale o apparente – un metodo. Ha educato generazioni di giovani alla libertà, da tutto, e – più faticosamente – anche e perfino da lui”.
Anche dal Vaticano arriva un messaggio di cordoglio per Pannella, “una persona con cui ci siamo trovati spesso in passato su posizioni discordanti, ma di cui non si poteva non apprezzare l’impegno totale e disinteressato per nobili cause” ha detto il portavoce padre Federico Lombardi, ricordando come nel giorno del compleanno del leader radicale, lo scorso 2 maggio, papa Francesco gli aveva espresso la sua vicinanza.
Anche dalla comunità ebraica di Roma arriva l’abbraccio al leader radicale: “Quando muoiono persone come Marco Pannella, lasciano questa terra ma rimangono di insegnamento le idee ed i principi. Ci lascia un grande amico, un combattente al quale l’Italia deve molto ed al quale la comunita’ ebraica italiana e di Roma in particolare era legatissima” ha detto all’Agi Ruben Della Rocca, vicepresidente della comunità ebraica.
Non mancano nemmeno i saluti dal mondo della musica e della cultura. “Viva Marco Pannella! Sempre vivo nei nostri cuori e nelle nostre conquiste sociali!”, ha scritto su Facebook Vasco Rossi, molto amico dell’ex leader radicale. “Ciao ‘Giacinto detto Marco’ – scrive Frankie Hi-Nrg sulla sua pagina Facebook – Grazie per aver combattuto battaglie che non comprendevo, per aver messo la tua vita al servizio della nostra, per aver affrontato gli oceani di chiacchiere in cui i tuoi detrattori hanno sempre cercato di annegarti. Grazie per aver informato e stimolato l’opinione pubblica fino all’approvazione delle leggi sul divorzio, sull’aborto, per aver alimentato un dibattito unico e fondamentale per i temi di eutanasia e fine vita, per la liberalizzazione delle droghe leggere, per l’umanizzazione delle carceri”, ha aggiunto il rapper.
Addio Marco – ha scritto invece Roberto Saviano -, sembrava che nulla potesse fermarti e in qualche modo non lo farà la morte”.
 
Il cantautore Francesco De Gregori ha scritto: “Tanti anni fa, in occasione di uno dei suoi digiuni, lo chiamai e gli dissi che ero preoccupato per lui. Mi rispose con voce tonante ‘non preoccuparti, occupatene!’. Questo è il ricordo che oggi, nel dolore per la sua scomparsa, mi resta di Marco Pannella. Una lezione di vita e di coerenza”.
Di Silvia Gernini per L' Unità.TV


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