4 apr 2016

Sondaggi, il Pd sotto pressione (al netto del caso Guidi)

Sondaggi, il Pd sotto pressione (al netto del caso Guidi)


Forse siamo entrati in una fase nuova, gli elettori sembrano incerti

Il nostro tom tom che ci guida nei percorsi degli orientamenti dell’opinione pubblica questa settimana denota qualche segnale difficile da analizzare: probabilmente siamo entrati in una fase nuova del conflitto politico, e l’elettorato forse è più confuso.

Davanti a un quadro politico nervoso, il sondaggio Swg che vedete qui sotto non segnala grandissimo movimento anche se mostra qualche novità rispetto alla settimana passata. Si vede per prima cosa un calo sia del Pd che del M5S, quelli che ormai sono i partiti più accreditati per andare al ballottaggio previsto dalla nuova legge elettorale. Calo più vistoso per il partito di Renzi (-0,8%) mentre il partito di Grillo scende dello 0,2. La distanza resta comunque notevole: 10,6 punti.

Probabile che nel Pd giochi negativamente una persistente litigiosità interna mentre per quanto riguarda l’azione di governo – è l’analisi dei sondaggisti – da una parte viene premiata la linea di politica estera (per intenderci, una posizione di prudenza su Libia e dintorni) mentre è possibile che vi sia insoddisfazione per risultati economici non soddisfacenti o perlomeno non conformi alle attese e alle speranze.

Ovviamente è troppo presto per valutare quale sia l’impatto della vicenda-Guidi, una vicenda certo non positiva per il governo. Anche se la nostra personale impressione è che l’opinione pubblica abbia apprezzato la rapidità con cui sono state date le dimissioni della ministra: teniamo presente che i cittadini pretendono che chi sbaglia paghi, e con velocità. E tuttavia la polemica dei partiti di opposizione e anche il protagonismo della magistratura sono destinati a pesare negativamente per il partito di Renzi. Ecco la tabella Swg.









Per quanto riguarda la destra, il cambiamento più netto riguarda Fratelli d’Italia che certamente stanno beneficiando di un’esposizione mediatica di Giorgia Meloni molto forte. Sarà da vedere se la Meloni sarà in grado di rosicchiare qualcosa al suo maggiore alleato, Salvini, mentre sembra che Forza Italia regga. A sinistra la situazione continua a permanere stagnante, con Sinistra italiana che passa dal 4% al 4,1%, uno spostamento irrilevante.


Ecco infine i dati di Ixé, che nella sostanza non si differenziano molto da quelli sin qui descritti. Anche qui scende il Pd ma sale il M5S, più o meno nella stessa misura
di Mario Lavia per L' Unità.TV

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