Renzi contro Grillo: “Lotto per la dignità mia e del governo”
Il
premier ospite di “In mezz’ora” parla dell’inchiesta di
Potenza che ha coinvolto i ministri Guidi e Boschi
“I
magistrati vogliono interrogarmi? Eccomi. Con i nostri provvedimenti
stiamo cambiando l’Italia e se i magistrati vogliono interrogarmi
lo facciano non solo su Tempa
Rossa ma
anche su tutto il resto che abbiamo sbloccato: Napoli-Bari,
Salerno-Reggio Calabria, variante di Valico. Se vogliono mi possono
sentire anche oggi pomeriggio”. Sceglie di rispondere alle domande
di Lucia Annunziata, Matteo
Renzi, ospite di In
mezz’ora. Lo
fa per commentare – a poche ore dal ritorno dagli Usa – il
caso che ha coinvolto il ministro Guidi .
E va subito all’attacco: “Possono dirmi che non sono capace, che
non ho fatto nulla, mi fa arrabbiare certo, ma se mi dicono che sono
disonesto mi partono i 5 minuti”. E aggiunge: “Mi dà noia quando
mettono in discussione la mia onestà, sono un ragazzo di Rignano
sull’Arno. Possono
dirmi che non sono capace ma non disonesto“.
Il
premier si riferisce all’accusa del Movimento 5 Stelle, che ha
definito il governo “complice e colluso” e, a seguito delle
quali, il
Pd ha deciso di querelare Grillo.
Renzi spiega le motivazioni di questo gesto forte: “Mi si sta
togliendo l’onore e per questa cosa io reagisco” ma precisa: “Io
non credo ai complotti dai tempi di Aldo Biscardi, credo che ci sia
legittimamente e giustamente una battaglia politica contro di noi da
parte di tante persone. Non definirei Grillo e Berlusconi poteri
forti, piuttosto pensiero debole e loro cercano giustamente di
bloccare questo tentativo di rimetter in piedi l’Italia”.
Renzi
continua: “Questo è un momento chiave di cambiamento per l’Italia:
contro il referendum di ottobre sulle riforme c’è una grandissima
ammucchiata, un’alleanza che mette insieme tutti: Salvini, Grillo,
Berlusconi, parte della sinistra radicale, gente che sta cercando di
resistere al cambiamento che noi stiamo mettendo in atto. Alcuni di
questi in Parlamento non ci tornano neanche con le visite
scolastiche”.
Per
quanto riguarda il “Caso
Boschi“,
Renzi non ha dubbi: “Il ministro Boschi dovrebbe dimettersi? Ma di
che parliamo? Tutti quelli che si trovano ad aver commesso un errore
si devono dimettere, io per primo, ma in questo caso non c’è
discussione alcuna”.
Da
L' Unità.TV
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