7 apr 2016

La minoranza lavori per vincere, ma non pensi di essere migliore

La minoranza lavori per vincere, ma non pensi di essere migliore



Il senso della democrazia è rispettare il voto dei cittadini e lavorare per ribaltarlo

In certi passaggi sorge il dubbio che in alcuni persone manchi la coscienza di fondo di come funzioni la democrazia, che non è il sistema degli eletti da Dio, ma il sistema degli eletti anche da chi ognuno di noi può considerare “incapace”. E’ il limite della democrazia, non sempre e non per forza vince quello che per te è il migliore, ciò non significa che non sia il migliore  per qualcun altro.
La cosa più inutile in democrazia è pensare che siccome tu sei convinto che la tua idea sia quella giusta sicuramente vincerà, oppure mantenere posizioni sicuramente perdenti, ma rivendicando una straordinaria coerenza. E allora compromessi al ribasso a tutto spiano? Questa è la risposta dei superficiali, o di chi preferisce non vincere, così nessuno potrà giudicare il gap tra quanto ha raccontato e quello che riesce a fare. La risposta è equilibrio: perché se per ottenere voti da una parte vieni meno ai valori fondanti della tua parte, semplicemente continuerai a perdere e in più non rappresenterai niente.
E’ un lavoro di straordinaria capacità, anche perché la frammentazione, forse benvenuta, della nostra società, dove le classi hanno perso significato da tempo, porta a risultati elettorali risicati, che non vuol dire debolezza, ma forza della democrazia: se vuoi vincere di nuovo non puoi sbagliare un colpo.
In tutto questo risulta un po’ stucchevole (eufemismo) una minoranza che dopo un dibattito durissimo prende 13 voti contro 98 e continua a non capire, a non accettare, a non mettersi a la lavorare per arrivare prima a 40 voti contro 71 e poi, se è brava, al 62 contro il 49. Tra l’altro contro un segretario non nato da un congresso, ma votato dai militanti, ma sono tutti scemi, i militanti? Anzi credo che i militanti dovrebbero decidersi a dire a questi signori adesso basta! Fate tutta l’opposizione che volete in tutte le sedi di partito e conquistate i 62 voti, ma per il resto lavorare spalla a spalla per vincere. O pensiamo che l’esperienza della caduta del Governo Prodi e relativo seguito, abbia portato una beneficio all’Italia?
di Paolo Caimi per L' Unità.TV

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