La minoranza lavori per vincere, ma non pensi di essere migliore
Il
senso della democrazia è rispettare il voto dei cittadini e lavorare
per ribaltarlo
In
certi passaggi sorge il dubbio che in alcuni persone manchi la
coscienza di fondo di come funzioni la democrazia, che non è il
sistema degli eletti da Dio, ma il sistema degli eletti anche da chi
ognuno di noi può considerare “incapace”. E’ il limite della
democrazia, non sempre e non per forza vince quello che per te è il
migliore, ciò non significa che non sia il migliore per
qualcun altro.
La
cosa più inutile in democrazia è pensare che siccome tu sei
convinto che la tua idea sia quella giusta sicuramente vincerà,
oppure mantenere posizioni sicuramente perdenti, ma rivendicando una
straordinaria coerenza. E allora compromessi al ribasso a tutto
spiano? Questa è la risposta dei superficiali, o di chi preferisce
non vincere, così nessuno potrà giudicare il gap tra quanto ha
raccontato e quello che riesce a fare. La risposta è equilibrio:
perché se per ottenere voti da una parte vieni meno ai valori
fondanti della tua parte, semplicemente continuerai a perdere e in
più non rappresenterai niente.
E’
un lavoro di straordinaria capacità, anche perché la
frammentazione, forse benvenuta, della nostra società, dove le
classi hanno perso significato da tempo, porta a risultati elettorali
risicati, che non vuol dire debolezza, ma forza della democrazia: se
vuoi vincere di nuovo non puoi sbagliare un colpo.
In
tutto questo risulta un po’ stucchevole (eufemismo) una minoranza
che dopo un dibattito durissimo prende 13 voti contro 98 e continua a
non capire, a non accettare, a non mettersi a la lavorare per
arrivare prima a 40 voti contro 71 e poi, se è brava, al 62 contro
il 49. Tra l’altro contro un segretario non nato da un congresso,
ma votato dai militanti, ma sono tutti scemi, i militanti? Anzi credo
che i militanti dovrebbero decidersi a dire a questi signori adesso
basta! Fate tutta l’opposizione che volete in tutte le sedi di
partito e conquistate i 62 voti, ma per il resto lavorare spalla a
spalla per vincere. O pensiamo che l’esperienza della caduta del
Governo Prodi e relativo seguito, abbia portato una beneficio
all’Italia?
di Paolo Caimi per L' Unità.TV
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