Che
bella Torino invasa dai libri
Da
domani a domenica 18 aprile, saranno i libri ad andare dai cittadini
Torino,
per una settimana, sarà invasa dai libri. È vero che questa città
ha, storicamente, un buon rapporto con l’editoria ma, da domani a
domenica 18 aprile, saranno i libri ad andare dai cittadini e non
saranno questi ultimi a doverli andare a cercare.
Le
iniziative avranno, quindi, un vero e grande protagonista: il
territorio. I reading, gli incontri con l’autore, i dibattiti e le
conferenze si terranno in spazi che vanno dal centro alle periferie;
dalla metropolitana al tram storico; dalle piazze ai giardini e
naturalmente dalle ventuno biblioteche alle cinquantadue librerie
della città; dalle scuole (sono sessanta quelle interessate) alle
case del quartiere. Impegnati in questa festa della lettura, sono
oltre quaranta fra enti, fondazioni, associazioni e circoli. La
proposta culturale è posi arricchita da manifestazioni specifiche
come “Barriera che legge”, “LeggerMente”, “LIBERinbarriera”,
“Libri in corso” e “Pericentrica”.
La
manifestazione è organizzata dalla Città di Torino e dal Forum del
Libro, in collaborazione con la Fondazione per la Cultura Torino. Un
momento particolare sarà quello di venerdì 23 aprile, in occasione
della Giornata Mondiale del Libro e del Diritto d’Autore, con
l’iniziativa “ Una ROSA di libri. Portici di carta per Sant
Jordi”: Piazza San Carlo sarà invasa dalle bancarelle colorate e i
librai offriranno una rosa rossa a chi acquisterà n libro, in
omaggio alla tradizione catalana del 23 aprile, festa patronale di
Sant Jordi nella quale, appunto, si regalano libri e rose. Nello
stesso giorno, all’Oratorio di San Filippo Neri, dalla mattina alla
sera si terranno incontri con autori, saranno premiati i lettori
“forti” delle biblioteche civiche e i vincitori dei concorsi
“Leggilo perché” e “Booktrailer”.
Fra
i numerosi ospiti, spiccano i nomi di Claudio Magris e di Bianca
Pitzorno, mentre tantele iniziative dedicate a Cervantes e
Shakespeare, nei quattrocento anni dalla loro morte, a Guido Gozzano,
Piero Gobetti e a Natalia Ginzburg. “Torino che legge – ha detto
il sindaco Piero Fassino – è un’occasione preziosa per
valorizzare la vivacità e il fermento del tessuto culturale e per
raccontare, attraverso le voci degli autori e le parole dei libri,
non solo la geografia fisica di quartieri della città meno
conosciuti ma nuove identità su cui scommettere il futuro”.
di
Maurizio Boldrini per L' Unità.TV
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