A
Corsico il centrodestra proibisce
all’Anpi il 25 aprile
Il
sindaco Errante esclude i partigiani dal palco perché “si rischia
la demagogia”
Un
25 aprile che zittisce i partigiani dell’Anpi. Un inedito assoluto
per un comune, quello di Corsico alle porte di Milano, per
settant’anni con la barra a sinistra e ora, dalle ultime
amministrative, governato dal centrodestra guidato dal sindaco
Filippo Errante. Sua la decisione di vietare ogni intervento che non
sia dell’amministrazione alla fine del corteo già previsto nel
giorno della festa della Liberazione: in primis quello dell’Anpi.
Che però non ci sta e denuncia: «Il sindaco ci ha spiegato di aver
ricevuto un aut aut dalla Lega».
La
motivazione formale presentata non cita l’alleato, ma chiama in
causa la presunta opportunità di mantenersi equidistanti. «È un
momento in cui occorre richiamare i valori di una giornata storica
per l’Italia – si legge infatti nel comunicato del sindaco sulle
iniziative del prossimo lunedì a Corsico – senza però
arroccamenti o scontri ideologici. La manifestazione quest’anno è
proposta e organizzata solo dall’Amministrazione comunale, perché
riteniamo fondamentale che sia direttamente l’istituzione locale ad
assicurare una riflessione sui temi della Liberazione e della
Resistenza, calati anche nel quotidiano. Altrimenti si rischia, da
una parte e dall’altra degli schieramenti politici, la demagogia».
Non
si può dire insomma che il primo cittadino tema le polemiche: già
nei mesi scorsi era stato sulla bocca di tutti ben oltre i confini di
Corsico per la scelta, drastica, di non ammettere alla mensa
scolastica gli alunni delle famiglie che non pagavano la retta. Detto
fatto: da marzo ben 40 bimbi sono stati esclusi dal servizio che,
aveva rimarcato Errante, «è a domanda individuale e va pagato».
Ora invece nel mirino finiscono l’Anpi e i partigiani, considerati
“di parte” proprio nel giorno chiamato a celebrare i valori della
Resistenza, di cui i partigiani sono stati i protagonisti, e i valori
della Costituzione, tra cui quello per la libertà di espressione.
Un
cortocircuito che però non è tale per il sindaco, come ha
raccontato da Corsico a radio Popolare il presidente
dell’associazione, Maurizio Graffeo: «Ci ha spiegato che lui non
avrebbe problemi a farci intervenire nel corso della manifestazione,
a essere contraria sarebbe la Lega, alleato da cui gli è arrivato un
aut aut nostri confronti. Non era mai successo nella nostra zona,
credo che un sindaco non dovrebbe essere ostaggio di un partito della
sua coalizione».
Al
di là del possibile veto del partito di Salvini, rimane un dato di
fatto: l’Anpi ha aspettato per giorni da Errante un chiarimento mai
arrivato, per poi annunciare che non si farà da parte. «Non
vogliamo turbare il carattere pacifico della giornata, non
strapperemo il microfono a nessuno. Ma qualcosa diremo – spiega
Graffeo -, al termine del corteo che come sempre partirà dalla sede
del municipio, non parleremo insieme a loro ma parleremo». A
sostegno dell’Anpi la deputata Pd Barbara Pollastrini: «Senza
l’Anpi non c’è 25 aprile: non far parlare i partigiani significa
negare la storia e offendere la città».
di
Adriana Comaschi per L' Unità.TV
Nessun commento:
Posta un commento