Violante scuote i ‘vecchi': “Accettate la competizione con Renzi o fatevi da parte”
L’ex presidente della Camera sul Corriere lancia un duro attacco a D’Alema e Bersani (senza nominarli): “Smettete di riproprorre voi stessi, o diventate penosi”
“Penosi”.
Non risparmia parole pesanti Luciano Violante nel suo articolo
sul Corriere
della sera,
rivolto ai “vecchi” del Partito democratico, ossia
quella “vecchia
classe dirigente del Pd proveniente dal Pci”.
Difficile non leggerci dietro nomi noti, come quelli in primo luogo
di Massimo D’Alema e Pier Luigi Bersani.
Cosa
scrive l’ormai ex dalemiano Violante? “Un difetto dei vecchi, in
politica, è pensare a se stessi come i più scaltri e quindi
insostituibili”. Renzi (e i renziani), ma anche per parte loro
Orfini (e i Giovani turchi), hanno dimostrato che non è così. Non
solo hanno lanciato la sfida, ma l’hanno anche vinta. E l’hanno
vinta sulla scorta del fallimento
di una stagione politica (quella
a guida bersaniana), che ha dimostrato non solo lo scarso appeal
elettorale di quella proposta, travolta dall’emergere
dell’antipolitica, ma anche l’incapacità di riorganizzare il
partito e creare una nuova classe dirigente che lo rendesse più al
passo con i tempi.
Ai
“vecchi”, Violante riconosce “doti di supporto, importanti per
le scelte, ma non decisive ai fini della direzione politica”. E
“memoria e storia”, seppure importanti, a volte rappresentano
“vetri appannati, che impediscono di vedere quello che accade al di
fuori”. La conclusione dell’ex presidente della Camera è netta:
“In definitiva i vecchi, quando non ricoprono responsabilità,
hanno due strade: tentare la leadership attraverso una competizione
vera,
come i tre maggiori candidati alla Casa Bianca, o riservarsi
uno spazio
di riflessione e di intervento, se richiesti.
Devono soprattutto evitare di riproporre se stessi. Il rischio è
diventare penosi”.
Di
Rudy Francesco Calvo per L' Unità.TV
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