Vertice Renzi-capigruppo di tutti i partiti, i distinguo di Lega e FdI
Ecco
come è andata la riunione a Palazzo Chigi sulla sicurezza interna
del Paese
“Abbiamo,
come tutti i partner, messo in campo tutte le misure di sicurezza
necessarie, anche se non risulta ad ora una minaccia specifica in
Italia”. Matteo
Renzi lo
ha detto all’inizio della lunga riunione, oltre due ore, avuta
questa mattina a Palazzo Chigi con i
capigruppo di maggioranza e opposizione sulla sicurezza interna del
Paese,
all’indomani degli attentati che hanno colpito aeroporto e
metropolitana di Bruxelles. “Occorre stringere sui meccanismi di
intelligence fra i Paesi europei e non solo, valorizzare Europol,
lavorare su una struttura condivisa. E mettere denari veri sulle aree
urbane. Serve un gigantesco investimento in cultura, sulle periferie
urbane, un investimento sociale. Continuo a pensare che l’aspetto
educativo per sconfiggere minacce nate e cresciute in Europa sia
fondamentale”, ha aggiunto il premier.
Alla
riunione erano presenti i
ministri Alfano e Gentiloni e il sottosegretario con delega ai
servizi Marco Minniti.
Nella stessa riunione è stata data anche la notizia che ci
sarebbe – il condizionale è d’obbligo a verifiche in corso
– una vittima
italiana tra
quanti hanno perso la vita negli attentati. “I servizi di
sicurezza devono lavorare insieme di più e meglio, con una
collaborazione costante, puntuale e continua”, ha insistito Renzi:
“L’Italia purtroppo ha una certa esperienza da offrire in
materia”.
Nella
riunione di Palazzo Chigi questa mattina “le forze politiche hanno
mostrato grande maturità e grande consapevolezza delle difficoltà e
dei pericoli che vengono all’Europa dal terrorismo internazionale”,
ha riferito il
presidente dei senatori del Pd, Luigi Zanda,
ma c’è comunque chi, come Lega
e Fdi,
hanno evidenziato dei distinguo e parlato di rischio-terrorismo
connesso all’ingresso di immigrati e sollecitato maggiori
controlli. Fabio
Rampelli, di
Fratelli d’Italia, in particolare, avrebbe posto l’attenzione su
quartieri come il Pigneto a Roma, caratterizzato da un’alta
percentuale di stranieri.
Il
capo del governo italiano ha però anche parlato della
probabilità che gli autori degli attentati
di Bruxelles siano
cittadini europei e non arrivati da fuori: “La minaccia è globale
ma gli assassini sono locali – ha detto – il nemico dunque non
è solo all’esterno, lontano da noi, il nemico si nasconde
anche nel cuore delle città europee, nelle periferie delle nostre
capitali”. Per questo motivo, ha detto Renzi, la lotta contro
questo nemico si deve fare “con i militari ma anche con i maestri
elementari; con le forze di polizia ma anche con le forze sociali se
vogliamo recuperare almeno la prossima generazione”.
Da
L' Unità.TV
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