La nuova cortina di ferro
“L’attuale
contenimento ordito ai danni della Federazione Russa ricalca
minuziosamente quello dellaguerra
fredda,
soltanto 1500 chilometri più a est.
La
linea di respingimento va dal Baltico alla Romania e, attraverso
l’Anatolia, raggiunge il Caucaso e il Mar Caspio. Paesi chiave del
progetto sono Polonia e Romania – cui Washington si propone di
appaltare gran parte degli sforzi militari ed economici – e la
Turchia, che dovrebbe consentire il transito verso l’Europa del gas
irano-azero e sigillare il Bosforo in caso di conflitto nel Mar Nero.
Al
momento la superpotenza ha dalla sua tutti i paesi collocati sul
confine europeo della Russia, a esclusione di Bielorussia e Armenia.
Mentre è in pieno svolgimento lo scontro per garantirsi il sostegno
della Georgia, paese dilaniato da tendenze contrastanti, e
soprattutto dell’Azerbaigian, provato dal crollo del prezzo del
petrolio e storicamente refrattario a definitive scelte di campo.
Oltre
ad avere nefaste conseguenze psicologiche, l’accerchiamento obbliga
il Cremlino ad aumentare la spesa bellica e a interrogarsi sulle
reali intenzioni dei suoi interlocutori.”
da
http://www.limesonline.com
COSI LO VUOLE GLI U.S.A.
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