19 mar 2016

Cena con Toti, “conto” da 190 mila euro

Cena con Toti, “conto”
 da 190 mila euro
SE è vero che “Il vento è cambiato” come ama ripetere il governatore della Liguria Giovanni Toti è vero anche che questa è una terra di marinai, in grado di passare con disinvoltura dal “Maestrale” di Claudio Burlando alla fondazione “Change” che Toti ha fatto debuttare ieri con una cena per 190 selezionatissimi invitati (si sono presentati in 130 circa) al Palazzo del Principe. Vedi ad esempio uno come Aldo Spinelli, che si è presentato ieri a braccetto del ristoratore Franco Ardoino dell’ “Europa”, il ristorante degli scoponi con Claudio Burlando.


«Mi ha invitato il presidente - ha detto o sciò Aldo - e io faccio l’imprenditore, sono amico di tutti». Un altro che era in “Maestrale” e ora si ritrova di qua è Edoardo Garrone, ex presidente della Sampdoria. E per restare in ambito calcistico, ieri in tarda serata si è presentato pure l’aspirante presidente del Genoa Giovanni Calabrò, seduto a tavola di fronte a un raggiante Sandro Biasotti. «Il Genoa? Ormai la trattativa è conclusa», ha commentato senza più speranze di acquistare il Grifone. Molti meno - rispetto all’era Burlando - gli esponenti della sanità, ma qualche privato come Francesco Berti Riboli.


Video: volti noti della politica, del porto, dello sport e dell’imprenditoria: 130 persone hanno partecipato alla cena per sostenere la fondazione
Aria nuova, ora, nella politica ligure e il vento in poppa ce lo ha Toti e la sua squadra, in cui il “socio-ombra” è proprio quel Pier Paolo Giampellegrini, avvocato e capo dello staff presidenziale, che di “Change” sarà il presidente. Rispetto al “Maestrale” burlandiano la fondazione di Toti accoglie meno politici e uomini di spettacolo e più imprenditori e professionisti. Toti lo spiega così, arrivando al palazzo: «Si tratta di un’occasione importante di ascoltare la società civile e in particolare quella parte produttiva e imprenditoriale di cui la Liguria ha tanto bisogno. È un modo trasparente di finanziare l’attività politica». Eccome, visto che i 188 finanziatori hanno sganciato almeno 1000 euro a testa per aderire e l’incasso stimato è superiore ai 200mila euro.
Da IL SecoloXIX.it
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