Lavoro, i giovani scoprono l'agricoltura: in arrivo 160 milioni
Fondi alle imprese del turismo verde, dell'agroalimentare e dell'e-commerce. Obiettivo: creare nuovi posti
ROMA -
Battere la disoccupazione giovanile puntando sulla agricoltura: ci
sono gli investimenti per farlo (160 milioni fra risorse interne e
fondi Ismea-Bei) e c'è una generazione che ne ha voglia. E' da quel
settore che, nell'ultimo anno, è arrivata gran parte della nuova
occupazione: oltre 35 mila posti in più fra settembre 2014 e 2015,
di cui quasi 20 mila fra gli under trenta (in crescita del 12,7 per
cento).
Piacciono
le scuole che portano all'imprenditoria agricolo-alimentare: gli
iscritti agli istituti tecnici o professionali che operano in
quell'area - ristorazione compresa - sono lievitati del 44 per cento
nell'ultimo anno, trainate dal successo dell'Expo. E c'è spazio per
crescere ancora, visto che in Italia solo il 5 per cento delle
imprese agricole è gestito da under 40 contro una media europea
dell'8. Le risorse per farlo sono sul tavolo: in questi giorni sta
entrando nel vivo un piano in più azioni da 160 milioni lanciato dal
Ministero delle Politiche Agricole . L'obiettivo è far crescere una
generazione di nuovi imprenditori capaci di sfruttare le opportunità
del mercato. Niente di bucolico, sia chiaro, i tempi del piccolo
contadino che vive grazie al campetto sono finiti da un pezzo. Ora si
tratta di lanciare start up sull'agroalimentare, di sfruttare
l'e-commerce, di agganciare turismo e "green economy". Chi
vorrà provarci potrà contare su mutui agevolati o a tasso zero, sul
credito d'imposta o su fondi ad hoc offerti alla generazione under
40.
Ci
sono 20 milioni in un fondo Private Equity destinati a finanziare
start up nel settore agricolo, agroalimentare e pesca. Altri 80
milioni saranno destinati a mutui a tasso zero a copertura di
investimenti effettuati in azienda (operazione "Campolibero").
Sessanta milioni andranno invece a finanziare mutui a tasso agevolato
fino a 30 anni di durata, per l'acquisto di aziende agricole da parte
di giovani che vogliono diventare imprenditori (il bando sarà aperto
a marzo). In più, fino a fine mese - e al di là dell'età - si può
far domanda per ottenere il credito di imposta sul commercio
elettronico di prodotti agroalimentari. ha un tetto massimo di 50
mila euro, è fissato al 40 per cento dell'importo degli investimenti
realizzati per l'avvio e lo sviluppo della formula: dal software allo
sviluppo di database e sistemi di sicurezza. "È una sfida
cruciale, vogliamo liberare le energie giovani per dare forza alla
nostra agricoltura - avverte il ministro Maurizio Martina - Dallo
scorso anno abbiamo aumentato del 25 per cento, per 5 anni, gli aiuti
europei destinati alle aziende condotte da giovani. Con questi
strumenti interveniamo sul fronte cruciale del credito e del sostegno
all'innovazione. Investire in agricoltura non significa guardare al
passato, ma interpretare con strumenti nuovi il futuro. Avere i piedi
nella terra e la testa al mondo".
di
LUISA GRION
per Repubblica.it


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