Fukushima 5 anni dopo: le analisi di Greenpeace sullo stato delle acque
Sono
passati quasi cinque anni dal disastro nucleare di Fukushima, ma gli
esperti calcolano che ce ne vorranno almeno 300 perché possa sparire
la radioattività rilasciata nell'Oceano Pacifico dopo l’incidente
alla centrale nucleare. Greenpeace Giappone ha lanciato un’indagine
- la 25esima condotta dall'organizzazione da marzo 2011 - sulla
contaminazione radioattiva delle acque dell’Oceano Pacifico.
L’analisi viene condotta da una nave di ricerca giapponese con un
dispositivo unico nel suo genere: si tratta di un Rov (Remotely
Operated Vehicle), equipaggiato con uno spettrometro in grado di
rilevare la presenza di raggi gamma e un dispositivo per la
campionatura dei sedimenti. Le indagini di Greenpeace proseguiranno
per tutto il mese di marzo e si svolgeranno lungo le coste della
prefettura di Fukushima, in un raggio di 20 chilometri dalla
centrale; il team sta collaborando con scienziati provenienti dal
laboratorio indipendente Chikurin-Sya di Tokyo e dal francese Acro.
Nelle foto, insieme all'equipaggio della nave ammiraglia di
Greenpeace, l'ex primo ministro giapponese Naoto Kan, in carica al
tempo del disastro nucleare, che ha lanciato un appello per
l’abbandono totale dell’energia nucleare.
Di
Repubblica.it







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