A picco nei sondaggi, Forza Italia tentata dal ritiro del simbolo: "Solo liste civiche"
di
CARMELO LOPAPA
Stime
sotto il 10 per cento, compresa Milano senza Sallusti. A Roma la
Meloni vicina alla scelta di candidarsi
ROMA - Correre
ovunque con liste civiche. Abbandonare nelle grandi città il drappo
ormai lacero e stracciato
(e perdente) di Forza Italia.
È la "pazza idea" che tenta Silvio Berlusconi, come lui
stesso va raccontando nelle telefonate ricevute a cavallo di
Capodanno. Troppo alto il rischio di un bagno di sangue al voto di
giugno a Roma, Milano, Torino, Bologna e Napoli. Il colpo di grazia è
arrivato - tutt'altro che imprevisto - dal sondaggio realizzato dalla
Lorien consulting e reso pubblico l'ultimo giorno del 2015: il
partito del Cavaliere precipita al 9 per cento su base nazionale,
dunque ormai sotto la fatidica soglia di galleggiamento del 10.
Mentre la Lega di Matteo Salvini è attestata al 16. Poco più
clementi i numeri degli ultimi sondaggi di Alessandra Ghisleri che
collocano Fi sopra quella soglia (...)
Anche nelle città i sondaggi non si discostano da quelli nazionali. Proprio a Milano tornano a salire le quotazioni di una candidatura di Alessandro Sallusti, perché nell'ultimo rilevamento recapitato ad Arcore è emerso che con lui Forza Italia raggiungerebbe almeno il 16 per cento, con un altro candidato meno marcato scenderebbe sotto il 10 (...) Ancora più complicata la situazione a Roma. Giorgia Meloni è a un passo dalla candidatura, sebbene ancora tentenni. Ma con lei e senza un proprio uomo Fi nella Capitale precipita nei sondaggi ben al di sotto del 10 (si parla del 6-7). "Alfio Marchini non può essere il candidato del centrodestra" si ostina a ripetere la leader di Fdi. Intanto Francesco Storace rompe gli indugi e minaccia di correre lui, sostenuto (per ora) dal solo Gianni Alemanno. Insomma, il caos.
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Anche nelle città i sondaggi non si discostano da quelli nazionali. Proprio a Milano tornano a salire le quotazioni di una candidatura di Alessandro Sallusti, perché nell'ultimo rilevamento recapitato ad Arcore è emerso che con lui Forza Italia raggiungerebbe almeno il 16 per cento, con un altro candidato meno marcato scenderebbe sotto il 10 (...) Ancora più complicata la situazione a Roma. Giorgia Meloni è a un passo dalla candidatura, sebbene ancora tentenni. Ma con lei e senza un proprio uomo Fi nella Capitale precipita nei sondaggi ben al di sotto del 10 (si parla del 6-7). "Alfio Marchini non può essere il candidato del centrodestra" si ostina a ripetere la leader di Fdi. Intanto Francesco Storace rompe gli indugi e minaccia di correre lui, sostenuto (per ora) dal solo Gianni Alemanno. Insomma, il caos.
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