Le
cellule diventano macchine
del tempo
E
svelano le origini della vita sulla Terra
Le
cellule diventano macchine del tempo e raccontano l'origine della
vita (fonte: Brett Zani Edelman Lab, Harvard-MIT Division of Health
Sciences and Technology and MIT Koch Institute)
Le
cellule diventano macchine del tempo e raccontano l'origine della
vita (fonte: Brett Zani Edelman Lab, Harvard-MIT Division of Health
Sciences and Technology and MIT Koch Institute)
Le
cellule viventi diventano macchine del tempo: per la prima volta il
loro studio permette di tornare indietro di quasi 4 miliardi di anni
per ricostruire i meccanismi che hanno dato origine alla vita sulla
Terra.
Questo
tuffo nel passato è reso possibile dai loro 'archivi biologici', i
ribosomi, che hanno 'registrato' tutto quello che è accaduto nel
corso dell'evoluzione: le informazioni vengono ora decifrate dai
ricercatori della Nasa che lavorano presso il Georgia Institute of
Technology, intenzionati così a scoprire le condizioni che
potrebbero indicare la presenza di vita nello spazio.
Lo
studio, pubblicato sulla rivista dell'Accademia americana delle
scienze (Pnas), si concentra sui ribosomi, le 'fabbriche' dove
vengono prodotte le proteine delle cellule: composti da un mix di Rna
e proteine, sono capaci di registrare la loro storia, un po' come
fanno i tronchi degli alberi accumulando anelli anno dopo anno. Al
loro interno conservano quindi un 'cuore' antichissimo, che risale a
3,8 miliardi di anni fa, un'epoca ancora misteriosa in cui la vita
agli albori non era come la intendiamo oggi.
''A
quel tempo le proteine e gli acidi nucleici non erano ancora le basi
di tutte le reazioni biochimiche'', spiega Carl Pilcher, direttore ad
interim dell'Istituto di astrobiologia della Nasa. ''Questo ci
aiuterà a capire i primi passi della vita sulla Terra e ci potrà
guidare nella ricerca di ambienti extraterrestri che possono ospitare
forme di vita''.
Lo
studio dei ribosomi potrà comunque avere ricadute molto pratiche
anche nella vita di tutti i giorni. ''I ribosomi sono tra gli
obiettivi principali degli antibiotici - ricordano i ricercatori -
quindi comprendere la loro architettura nelle diverse specie viventi,
dai batteri agli umani, potrà portare grandi benefici''.
da
ANSA.it
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