L’uomo che previene il tumore al colon con un’aspirina al dì
Genova
- Come Albert Bruce Sabin, che dopo aver sviluppato il vaccino
contro la poliomielite lo sperimentò su di sé prima di usarlo nei
pazienti, così faAndrea De Censi. Ogni sera, dopo cena, il
direttore dell’Oncologia medica del Galliera prende
un’aspirina da 100 milligrammi. In questo modo riduce del 25%
almeno il rischio di sviluppare un tumore al colon. Di questo il
professor De Censi è certo.
Il
medico dell’ospedale genovese sta coordinando un progetto
internazionale che promette di dimostrare definitivamente, di qui a
un anno, l’efficacia dell’aspirina come potente
anti-cancerogeno e la possibilità, quindi, di prevenire la malattia
al solo prezzo di 2 euro e 20 centesimi al mese, il costo di una
scatoletta di aspirine. «Un’aspirina da 100 milligrammi, presa
ogni sera nel periodo che va dai 50 ai 65 anni di età, è un
efficacissimo anti-tumorale», dice De Censi. Se i risultati del suo
progetto gli daranno ragione, e lui sembra non avere il minimo
dubbio, De Censi eleverà l’aspirina al rango di primo vero
medicinale per la prevenzione del cancro.
Che
l’aspirina fosse un anti-tumorale lo avevano già scoperto, nel
2010, alcuni ricercatori di Oxford verificandolo su oltre
17 mila pazienti. «Nel caso del cancro al colon-retto, il più
diffuso in Italia con 50 mila casi l’anno, l’aspirina funziona
ancora meglio e il rischio di sviluppare la malattia si riduce
del 37%». Ora De Censi ha un anno per dimostrarlo. Effettuerà
le sperimentazioni su 160 pazienti, insieme al suo gruppo del
Galliera e a una squadra internazionale di cui fanno parte anche le
Università di Vienna e Lubjana e il Centro di ricerca sul cancro di
Heidelberg.
Da
IL Secolo XIX.IT

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