Mattarella:
«In Italia troppo
pessimismo, ora si riparta»
Il
capo dello Stato al Salone del libro di Torino: «I cittadini
non
siano lasciati soli davanti alle istituzioni».
Un
appello contro «l'individualismo» e del «pessimismo» per
innescare la ripartenza dell'Italia.
Nell'intervento
all'inaugurazione del Salone del libro di Torino, il presidente della
Repubblica Sergio Mattarella ha lanciato il suo messaggio di
ottimismo sulla ripresa del Paese.
«IL
CITTADINO NON SIA SOLO DAVANTI ALLE ISTITUZIONI». «Il futuro è
nelle nostre mani: il mio augurio al Salone del libro è l'augurio
all'Italia che vuole dire la sua, che vuole promuovere il bene
comune, che non si rassegna alle difficoltà ma ha in animo di
superarle», ha detto Mattarella.
«Avvertiamo
il rischio di un individualismo che disgrega le reti di comunità, di
una rottura del patto generazionale, di una contrazione dei corpi
intermedi così che il cittadino, o l'utente, o il consumatore, si
ritrovino soli davanti alle istituzioni, al mercato, alle reti di
comunicazione», ha proseguito il capo dello Stato. «A questi
pericoli di solitudine dobbiamo reagire. Talvolta in Italia c'è un
eccesso di pessimismo ma bisogna volgere il nostro sguardo al futuro
per dare una ripartenza all'Italia. Anche l'Expo è una grande
occasione per il Paese».
«LA
CULTURA HA UN RUOLO DECISIVO NELLA SOCIETÀ». «Dobbiamo impedire
che si rompano le maglie della comunità», ha aggiunto il
presidente, «quei fili, cioè, che consentono agli individui di
essere integralmente persone. In quest'impresa così importante per
la qualità delle nostre vite, la cultura è decisiva, ed è
sollecitata nella sua creatività. Anche per questo una
manifestazione come il Salone del Libro ha un grande valore. Il
nostro è un Paese meraviglioso: dobbiamo esserne consapevoli. La
storia ci ha consegnato uno straordinario patrimonio di civiltà, di
arte, di bellezza, di creatività, di esperienze, di conoscenze
diffuse. Un dono tanto grande ci impone però altrettanta
responsabilità. E altrettanto coraggio».
Da
Lettera43.it
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