10 giu 2016

Serve più centrosinistra, ma non con quell’accozzaglia rancorosa

Serve più centrosinistra, ma non
 con quell’accozzaglia rancorosa

Renzi ha commesso degli errori nella campagna per le amministrative. Ora deve liberare il Pd dai potentati locali
È la prima volta che durante una tornata elettorale il premier-segretario commetta degli errori così marchiani. Mischiare la campagna referendaria con le amministrative è stato un suggerimento politico-propagandistico malaugurato che incredibilmente Renzi ha accolto e fatto suo non capendo così di restringere il potenziale elettorale dei candidati sindaci nelle città. Per il ballottaggio ci si dovrà concentrare espressamente sulle proposte e i destini della città al voto, non certo incoraggiare e fomentare ben prima del tempo il tutti contro Renzi.


Inoltre dovrà essere affrontato definitivamente il caso Pd, partito contemporaneamente di lotta e di governo. Non è più possibile infatti procedere in questo modo, è necessaria una gestione condivisa e collegiale del partito e del governo, responsabilizzando direttamente anche la cosiddetta minoranza interna ed evitando ulteriori strappi e scontri al calor bianco con le realtà vicine al campo largo del centrosinistra, in primis il mondo del lavoro.


Il risultato del Pd è quello che più di tutti può essere analizzato in una prospettiva nazionale, è infatti l’esempio plateale di cosa significhi destrutturare un partito, renderlo schiavo di potentati e correnti locali, non essere in grado di proporre candidature credibili e progetti di visione. Diventare in definitiva un “comitato di potere” che si crede pigliatutto ed invece è profondamente residuale nella dinamica elettorale. Ecco un vero campanello d’allarme che dovrebbe interessare il gruppo dirigente renziano.


La sinistra a sinistra del Pd non esiste e non esisterà mai, è solo un’inutile perdita di tempo politicistica: le batoste elettorali stanno lì a dimostrare quanto sia inconsistente molto del dibattito che si vive nel mondo autoreferenziale del circo mediatico-politico. Un’accozzaglia di ceto politico invecchiato male, sconclusionato, capace di tradire oltre vent’anni di scelte fondamentali della sinistra italiana solo per una battaglia rancorosa contro l’attuale segretario del Pd e premier Matteo Renzi. Qualsiasi ragionamento politico, alleanze o similia, con questa minoranza di testimonianza e di reduci privilegiati è solo perdita di tempo, lo capiscano anche gli oppositori interni nel Partito democratico. Non esiste un’alternativa di governo a sinistra del Pd.
di Jacopo Basili per L' Unità.TV


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