Renzi
in Russia da “ospite
d’onore”: sul tavolo tant
i contratti, ma
anche le
sanzioni
Il
premier volerà domani a San Pietroburgo, dove venerdì incontrerà
Putin. Il Forum di San Pietroburgo vede protagonista quest’anno il
nostro Paese
Oltre
diecimila imprese partecipanti, in rappresentanza di 120 Paesi. Tra
queste, 22 aziende italiane che quest’anno avranno il ruolo di
ospiti d’onore, all’interno del padiglione “L’Italia in
Russia”. Per capire l’importanza del Forum economico di San
Pietroburgo che si apre oggi, basti ricordare che lo scorso anno i
contratti firmati nella cosiddetta ‘Davos russa’ raggiunsero il
valore di 4,5 miliardi di dollari.
Qui
arriva oggi il premier italiano Matteo Renzi, che domani parteciperà
prima a un appuntamento pubblico, per poi incontrare faccia a faccia
il presidente Vladimir Putin (una curiosità, contemporaneamente al
match tra Italia e Svezia per gli Europei di calcio). Un bilaterale
carico di significati economici, ma soprattutto politici. La scelta
di riservare al nostro Paese il ruolo di ospite d’onore
dell’edizione di quest’anno del Forum è certamente legata anche
alla linea tenuta in ambito europeo e non solo in merito alle
sanzioni imposte alla Russia, a seguito della crisi ucraina. Sanzioni
che, con ogni probabilità, saranno rinnovate anche dopo la scadenza
del 31 luglio, ma passando – è la richiesta italiana – per una
“discussione politica” all’interno dell’Ue, senza alcun
automatismo. A ribadirlo ieri alla Camera durante il question time è
stato il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni.
Renzi
e Putin nel loro quinto faccia a faccia (gli ultimi erano stati
all’Expo di Milano e a margine del G20 in Turchia) discuteranno
anche di questo tema, ma le autorità russe hanno smentito le voci
comparse sulla stampa che dipingevano questo come l’argomento
centrale dell’incontro. “La Russia – ha scritto il premier
italiano nella sua ultima eNews – deve rispettare i paletti degli
accordi di Minsk e noi siamo impegnati in questa direzione. Pensiamo
anche che la comunità internazionale sia più forte nella lotta al
terrorismo e nella gestione dei vari dossier se il governo di Mosca è
coinvolto. Per questi motivi la nostra missione in Russia – cui
parteciperà anche un altro leader europeo, il presidente Juncker –
è una occasione di dialogo che spero sia utile per recuperare
stabilmente le relazioni del passato”.
In
attesa di riaprire anche altri canali economici, la cui interruzione
è costata finora all’export italiano oltre 3,5 miliardi di euro,
la delegazione capitanata da Renzi (con il ministro dello Sviluppo
economico, Carlo Calenda) sarà formata da aziende operanti nei
cinque settori maggiormente rappresentativi del made in Italy da
queste parti: meccanica-alta tecnologia, energia (sono otto i
contratti che saranno firmati in questo ambito), agro-industria,
infrastrutture, finanza. Tra i manager che arriveranno a San
Pietroburgo ci sono Giovanni Bazoli (Banca Intesa Sanpaolo), Mauro
Moretti (Leonardo), Claudio Descalzi (Eni), Marco Tronchetti Provera
(Pirelli), Patrizia Grieco (Enel), Guido Barilla (Barilla), Luigi
Scordamaglia (Inalca), oltre ai vertici di Cassa depositi e prestiti.
Queste imprese, insieme alle altre presenti, saranno ospitate nei
1500 metri quadri del padiglione italiano.
di
Rudy Francesco Calvo per L' Unità.TV
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