Renzi: “Nelle prossime settimane un piano per la ricerca da 2,5 miliardi”
Il
premier a Pomezia visita due aziende leader nel settore
dell’innovazione: “Ci sono ancora tante cose da fare, ma quanto
l’Italia si rimette in moto può essere leader mondiale”
Il
presidente del Consiglio oggi ha visitato a Pomezia due luoghi
simbolo dell’innovazione. Prima la Ads, azienda
leader nell’ingegneria e impiantistica di rete, dove è
tornato ad elogiare i risultati del Jobs Act: “Questa azienda ha
assunto 500 persone. Un numero secondo me incredibile, una delle
tante storie che non vengono raccontate. Il
punto, persino più interessante del Jobs Act, è che loro hanno
fatto dell’innovazione il loro pane quotidiano”.
Video
pubblicati sull' Unità.TV
La
seconda tappa pomeridiana del presidente del Consiglio è stato
lo science park Irbm dove ha
annunciato un piano per la ricerca da 2,5 miliardi di euro.
Il premier ha voluto sottolineare la storia dello science
park Irbm che
“è qualcosa di cui dovremmo parlare di più, c’è stato chi
accettando una sfida impossibile ha salvato questo luogo destinato
alla chiusura. E ora qui è
stato isolato il virus Ebola ed è una struttura di cui essere
orgogliosi come Italia“. Renzi
sostiene che il suo non è “un racconto per negare i problemi
dell’Italia. Per anni ci siamo detti che l’Italia è un Paese
finito, invece è un Paese infinito, che riesce a trovare cose e
soluzioni anche dove non te l’aspetti. L’Italia è un Paese che
quando si rimette in moto può essere leader mondiale. Finché c’è
un cervello che ha voglia di scoprire qualcosa di nuovo, l’Italia è
coerente con la propria storia, perché è stata sempre questa
roba qua”.
Grandi
complimenti al premier da parte del patron
dell’Istituto ricerche biologico molecolare (Irbm), Piero Di
Lorenzo che
elogia il lavoro fatto dal Governo: “Ho iniziato lavorando in banca
e facendo il sindacalista della Cgil. Anni fa mi mandarono a spiegare
l’art.18, quindi ora sono sopra le parti. Il Jobs Act è stato non
una manna dal cielo, di più, per un imprenditore ha fatto la
differenza”.
Da
L' Unità.TV
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