Liberati i due ostaggi italiani: “Siamo psicologicamente devastati”
Fonti
governative confermerebbero la liberazione dei due ostaggi italiani
rapiti Gino Pollicardo e Filippo Calcagno
Dopo
l’uccisione di Fausto
Piano e Salvatore Failla, sarebbero
stati liberati gli altri due operai italiani della Bonatti rapiti lo
scorso luglio a Mellitah, Gino
Pollicardo e Filippo
Calcagno.
La notizia, data da Domenico Quirico della Stampa, sarebbe stata poi
confermata da fonti governative, ma si attende ancora una conferma
ufficiale del Copasir e dalla Farnesina, dove sono in corso le
verifiche dell’effettiva liberazione dei due uomini.
“L’ufficialità
non è ancora possibile darla, ma speriamo che sia vero. È inutile
fare ipotesi, penso che nelle prossime ore avremo un quadro completo
e fatto direttamente dagli interessati e quindi certo. Aspettiamo fra
pochi minuti la conferma ufficiale”, ha detto il presidente
del Copasir, Stefano Stucchi, parlando a SkyTg24.
Nel
frattempo, però, a casa Pollicardo – a Monterosso, in provincia di
La Spezia – si festeggia, perché la conferma è arrivata
direttamente dalla voce dell’ostaggio liberato che ha chiamato la
moglie dicendole: “Sto bene e presto vengo a casa”. La famiglia
di Calcagno, invece, è ancora in attesa di una comunicazione
ufficiale.
Sulla
pagina Facebook di Sabratha
Media Center è
stata pubblicata la foto di un biglietto che riporta la data
sbagliata ma
che sarebbe stato scritto da uno dei due dipendenti della Bonatti
rapiti nel luglio scorso in Libia e ora liberati: “Sono Gino
Pollicardo e con il mio collega Filippo Calcagno oggi 5 marzo 2016
siamo liberi e stiamo discretamente fisicamente ma psicologicamente
devastati. Abbiamo bisogno di tornare urgentemente in Italia”.
La
notizia è stata confermata dall’emittente Al Arabiya che, citando
la Reuters, ha diffuso la notizia anche su Twitter.
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