21 mar 2016

L’adorazione del burattino Di Battista: il Fatto non fa domande scomode

L’adorazione del burattino Di Battista: il Fatto non fa domande scomode

Dibba sostiene che l’Italia non va in guerra in Libia per merito del M5S

Imperdibile intervista ad Alessandro Di Battista sul Fatto di oggi: “Prendiamo Roma e Torino: poi nei 2017 faremo i conti col Pd”, annuncia in prima pagina uno dei burattini preferiti dalla Casaleggio Associati srl.
La tesi è che si voterà l’anno prossimo, anziché nel 2018, perché “Renzi non può reggere a lungo”. E perché Renzi non regge? “In tanti, Francia in testa, gli chiedono di fare la guerra in Libia – risponde il burattino –. Lui non vuole, ma resistere è difficile. Se tiene ancora è soprattutto per il lavoro di pressione del Movimento. Con la nostra opposizione stiamo ottenendo grandi risultati”.
Ohibò! Se le parole hanno un senso – e ci rendiamo conto che, quando si tratta del partito della Casaleggio Associati srl, la cosa non è affatto scontata – il burattino sostiene che l’Italia non va in guerra grazie al M5s, il quale dunque fa opera meritoria di sostegno al governo, perché senza M5s Renzi sarebbe già sbarcato in Libia, e quando lo farà ci saranno le elezioni anticipate.
Non ci avevamo pensato, e ringraziamo il burattino per la profondità dell’analisi.
Il resto dell’intervista somiglia a quei dépliant promozionali che i mobilifici diffondono nel finesettimana ai loro clienti: “abbiamo ottimi candidati”, “a noi non interessano le poltrone”, Grillo e Casaleggio “non hanno mai messo bocca su una votazione” e via fantasticando.
L’intervistatore – absit injuria verbis – se ne sta ben accucciato ai piedi del burattino e ne raccoglie le parole in adorante silenzio. Non una domanda sul curriculum di Virginia Raggi, praticante con Previti e oggi avvocato nello studio del fratello del difensore di Dell’Utri e Berlusconi, né sulle infiltrazioni criminali a Quarto e a Ostia, né sul sistema di spionaggio delle email personali dei deputati, né sull’eliminazione a Milano di Patrizia Bedori, sgradita a Casaleggio, né sul flop delle “comunarie” a Napoli (588 votanti), né sulle esplusioni a raffica che colpiscono chiunque accenda il cervello: niente.
La Casaleggio Associati srl sentitamente ringrazia, il burattino sorride beato, il Fatto anche oggi ci ha dato una lezione di giornalismo.
Di Fabrizio Rondolino per L' Unità.TV


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