31 mar 2016

La ministra Guidi avrebbe favorito le aziende del fidanzato grazie a un emendamento

La ministra Guidi avrebbe favorito le aziende del fidanzato grazie a un emendamento

E’ quanto emerge da conversazioni telefoniche intercettate dai magistrati

Francesca Guidi, ministro delle Attività produttive, finisce nei guai per una telefonata intercettata nella quale informa il fidanzato, Gianluca Gemelli, di un emendamento alla legge di Stabilità approvato all’ultimo momento nel dicembre del 2014 con il quale si dava il via libera al progetto di estrazione di petrolio Tempa Rossa, opera contestatissima dalle associazioni ambientaliste, e che favoriva direttamente proprio le aziende di Gemelli, il quale risulta indagato.
La storia è raccontata negli atti dell’inchiesta con cui sono state arrestate cinque persone. Atti nei quali ci sono anche una serie di conversazioni telefoniche dirette tra la Guidi e Gemelli. Gemelli era interessato a fare in modo che si sbloccasse l’operazione Tempa Rossa, gestita dalla Total, perché secondo l’accusa le sue aziende avrebbero guadagnato circa due milioni e mezzo di sub appalti. E di questo parla al telefono con la compagna.
Che, il 13 dicembre, lo rassicura: “Dovremmo  riuscire a mettere dentro al Senato se… è d’accordo anche Mariaelena la… quell’emendamento che mi hanno fatto uscire quella notte. Alle quattro di notte… Rimetterlo dentro alla legge… con l’emendamento alla legge di stabilità e a questo punto se riusciamo a sbloccare anche Tempa Rossa… ehm… dall’altra parte si muove tutto!”. Il compagno le chiede se la cosa riguardasse i suoi amici e il ministro gli risponde: “Eh certo, capito? Per questo te l’ho detto”.
Da L'Unità.TV


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