Clima teso nel Pd: quel botta e risposta tra segreteria e minoranza
Da
Perugia Bersani risponde al premier: “Renzi sta comodamente
governando con i voti che ho preso io”. Speranza: “Senza di noi,
il Pd non esiste”
Nessuna
spaccatura al momento, ma di certo il clima è teso all’interno
del Pd, tra segreteria e minoranza. E i toni, che hanno
iniziato ad alzarsi già ieri, sono cresciuti sempre di più
oggi con le dichiarazioni di Pier
Luigi Bersani
e poi di Roberto
Speranza dopo
che ieri
partecipando a Classe Democratica, il premier Matteo
Renzi aveva puntato
il dito proprio contro la sinistra Pd: “Quelli
che mi vengono a dare lezioni dicendo che bisogna avere più rispetto
della storia dell’Ulivo sono quelli che hanno distrutto l’Ulivo
consegnando l’Italia a Berlusconi. Quando tocca a noi governare,
bisogna governale. Abbiamo vissuto per anni con l’idea che
Berlusconi fosse invincibile. Non era Berlusconi invincibile, eravamo
noi a sbagliare risposta”.
“Sì,
lo ammetto, mi sono arrabbiato molto, se mi toccano l’Ulivo… Se
al corso di formazione politica vai a dire che la sinistra ha
distrutto l’Ulivo, che abbiamo aiutato Berlusconi…”, ha
risposto oggi Bersani da Perugia, dove si è svolto l’incontro
organizzato da Sinistra riformista. “Ricordo – ha detto Bersani –
che il centrosinistra ha battuto tre volte Silvio Berlusconi e che,
pochi o tanti voti che io abbia preso, Renzi sta comodamente
governando con i voti che ho preso io. Non io Bersani, io
centrosinistra”.
“Io,
assieme ad altri – ha aggiunto Bersani -, sto cercando di tenere
dentro il Pd della gente che non è molto convinta di starci. A volte
si ha l’impressione, invece, che il segretario voglia cacciarla
fuori. Il segretario deve fare la sintesi, non deve insultare un
pezzo di partito”.
E
a chiusura della tre giorni a Perugia Roberto Speranza è tornato
sulle divisioni all’interno del Pd, partendo dalla stessa
partecipazione all’evento da parte della segreteria (era stato
invitato Guerini, ma il vicesegretario ha fatto sapere di non
poter partecipare e su Twitter ha scritto: “Già da mercoledì ho
informato che non sarei andato a Perugia. Non mi sono mai sottratto
all’ascolto e al confronto. No a inutili polemiche”).
“In
questi tre giorni c’è stata un’assenza, un errore inaccettabile
– ha commentato Speranza -. Abbiamo invitato la segreteria Pd, che
ha deciso di non esserci. È un errore gravissimo, qual è la paura
di confrontarsi, qual è la paura di discutere”. Il problema, ha
sottolineato ancora Speranza, è “una certa idea padronale del
partito”, quello in cui “per star bene devi cantare ‘per
fortuna che Matteo c’è’. No, quella è un’altra cosa, non ci
riguarda”.
“Noi
non restiamo nel Partito democratico, noi siamo il Partito
democratico. Senza il mondo che rappresenta la sinistra e le culture
originarie del Pd, il Pd non esiste”, ha aggiunto poi Speranza.
Risponde
da Roma, intervenendo a Classe Democratica, il presidente del
Pd Matteo
Orfini che
dichiara: “Credo che Bersani, D’Alema, Speranza, Cuperlo abbiano
molto da dire e da dare al Pd. Quello che stanno facendo a Perugia
sicuramente è un momento di discussione importante. Però da
presidente del Pd voglio dire che non consentirò a nessuno, né
dentro né fuori al Pd, di infangare la nostra comunità”.
“Nel
momento in cui usciamo dai confini nazionali siamo considerati il
governo e il partito più a sinistra d’Europa – ha commentato
ancora Orfini -, poi torniamo in Italia e si apre una discussione sul
fatto che siamo diventati di destra. È un dibattito lunare che
non capisce nessuno”.
Di
Silvia Gernini per L' Unità.TV
I voti che ho preso io ??? o i voti che ha preso il PD ??? Perché se il povero Bersani si ritiene proprietario dei voti presi, vuol dire che è lontano dalla realtà e la cosa si fa preoccupante.
Voglio aggiungere che se con quei voti, Caro Bersani non sei riuscito a governare e Renzi invece ci sta riuscendo e anche bene , trova da solo la conclusione, non mi sembra cosi difficile ....se intendi dare una mano molto bene altrimenti nemici del PD sono già troppi , perciò il posto per te e la tua ciurma non c'è .
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