175 anni fa nasceva Renoir pittore della luce
La colazione dei canottieri
Maestro dell'impressionismo, attento ad
ogni percezione visiva
Renoir
Pierre Auguste nasce
nel 1841 a Limoges. Figlio di un sarto, nei primi anni della sua
carriera, non puo' permettersi di pagare le modelle, utilizza quindi
amici e conoscenti per dipingere i corpi e i volti nei suoi primi
quadri.
La
sua pittura, attenta ad esaltare
la bellezza,
esprime gioia di vivere. Si devono a lui e alle opere di Monet
i quadri realizzati con questa tecnica che prendera' il nome
di 'impressionista".
Per
Renoir tutto cio' che e' bello deve essere dipinto.
Nei suoi paesaggi dai colori sauti, accesi, prendono vita le figure
umane, soprattutto le donne.
Grazie
all'aiuto del maestro Charles Gleyre, è ammesso nel 1862 all'Ecole
des Beaux-Arts: qui conosce Alfred Sisley, Frédéric Bazille e
Claude Monet, con i quali inizia presto a recarsi a Fontainebleau per
dipingere en
plein air, un'espressione
francese che indica un metodo pittorico in voga soprattutto
nell'Ottocento europeo e che fu grandemente utilizzato dalla corrente
pittorica degli impressionisti.
Il
principio base della pittura en
plein air è
quello di dipingere all'aperto per cogliere le sottili sfumature che
la luce genera su ogni particolare e quindi di cogliere la vera
essenza delle cose.
Tra
il 1874 ed il 1877, pur in difficoltà economiche, si dedica
assiduamente alla pittura: risalgono a questi anni alcuni tra i suoi
capolavori, come Bal
au moulin de la Galette e Nudo
al sole.
Nel
1880 incontra a Parigi la sua futura sposa, Aline
Victorine Charigot (1859-1915),
che diventerà ben presto la sua modella preferita.
Nel
1890 sposa Aline Charigot, e da lei ha 3 figli: Pierre (1885), Jean
(1894) e Claude (1901). Nel 1900 viene insignito del titolo di
Cavaliere della Legion d'Onore.
I
frequenti attacchi di reumatismi, lo costringono a trasferirsi
nel sud della Francia, per trovare un clima più mite: la sua ultima
residenza, a Cagnes-sur-Mer, è ora un museo.
Per
l'aggravarsi delle sue condizioni (era stato colpito da artrite
reumatoide alle mani e ai piedi) è costretto alla sedia a rotelle:
continua tuttavia a dipingere, facendosi legare un pennello alla mano
più ferma.
Muore
il 3 dicembre 1919, a 78 anni, in seguito a una polmonite: aveva
appena terminato il secondo dipinto sul tema delle bagnanti.
Redazione
ANSA
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