Una “spedizione dei mille” per cambiare il Pd
Serve
un partito che sappia unire le forze migliori del Paese attorno a un
progetto condiviso
Spesso
si sente parlare del Partito della Nazione, ma non si capisce a che
cosa si faccia riferimento: all’attuale Partito democratico o ad
una sua evoluzione? Oppure ad un nuovo soggetto politico?
Penso
subito alla Leopolda: un
luogo nel quale si è potuto già vivere lo spirito di questo
partito.
Ciò che ci unisce devono essere i progetti per il nostro Paese e
nient’altro. Migliaia di persone che non vengono giudicate per il
proprio passato, ma insieme si mettono in gioco con le loro idee e
sono qui per dire: “Io ci sono, per il mio Paese”.
La
politica è in continuo cambiamento, non possiamo rimanere legati
sempre alle stesse tradizioni. Sembra che la storia più che
insegnarci ad agire nel nostro tempo, ci tenga in ostaggio. Poiché
nel passato accadeva così, allora dovrà ripetersi così anche in
futuro. C’erano la destra e la sinistra, quindi dovranno esistere
anche in futuro. Per tappare una buca di una strada, o fare un asilo
nido, oppure per aiutare gli imprenditori a creare posti di lavoro,
non servono la destra e la sinistra, ma un partito all’altezza
della situazione che sappia dare una risposta rapida ed efficace.
A
volte si dice: ci sono ricette di destra o sinistra per risolvere un
problema. Sbagliato: esistono ricette efficaci oppure no e sta ad un
grande partito degli italiani, dalla mente aperta, che sappia
discutere senza pregiudizi. E quando gli italiani saranno felici di
vivere in questo Paese la missione sarà compiuta. Un partito che
isoli e smascheri i populisti che spesso si nascondono e si dividono
dietro la destra e la sinistra, ma in realtà sono più uniti che
mai. Ecco che cos’è per me e cosa dovrebbe essere il Partito
della Nazione, un luogo nel quale i sogni degli italiani prendano
forma.
Tempo
fa ero a Torino e camminavo in via dei Mille, intitolata alla
spedizione di Garibaldi decisiva per l’unità d’Italia, e ho
pensato: e se servissero mille persone, un “mega dream team”, per
radicare il Pd nel territorio? Lo so: la situazione non è uguale
ovunque, ma individuare queste mille persone, scelte per competenze
che possano affiancarsi ai circoli e agli iscritti, non possono che
dare una mano a tutti noi. Perché fa male vedere persone che
vorrebbero partecipare ma si sentono respinte dai circoli e si
allontanano.
Renzi
sta facendo delle riforme epocali alla velocità della luce, adesso è
arrivato il momento di fare un’altra riforma: quella del nostro
Partito democratico, per portare questo sforzo nei quartieri, nelle
città e in tutto il nostro Paese.
Di
Alessandro Zuglian per L' Unità.TV
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