Con le uova poche calorie, molti antiossidanti e proteine di qualità
di Carla Favaro (nutrizionista) per IL Corriere Della Sera.it
Studio svedese: negli uomini, non nelle donne, solo un considerevole consumo (uno o più uova al dì) è risultato associato con un aumentato rischio di scompenso cardiaco
Ancora uno studio che sembra
ridimensionare la “pericolosità” del colesterolo contenuto nelle
uova. A condurlo, alcuni ricercatori del Karolinska Institutet di
Stoccolma che, dopo aver valutato la frequenza del consumo di uova e
il rischio di malattia cardiovascolare in quasi 38mila uomini e
33mila donne, seguiti per 13 anni nell’ambito di due studi
osservazionali (Cohort of Swedish Men e Swedish Mammografy Cohort),
non hanno riscontrato alcuna associazione significativa fra consumo
di uova e rischio di infarto miocardico o di ictus. Negli uomini, ma
non nelle donne, solo un considerevole consumo (uno o più uova al
giorno) è risultato associato con un aumentato rischio di scompenso
cardiaco.
Ottime
per le proteine «nobili»
«Questi
risultati si aggiungono a quelli di vari altri studi che hanno
confermato che un consumo moderato di uova può far parte di una
dieta salutare - commenta Maria Grazia Carbonelli, direttore
dell’Unità operativa dietologia e nutrizione-Azienda ospedaliera
San Camillo Forlanini di Roma -. La demonizzazione di questo
alimento, dovuta alla sua percentuale di colesterolo, rappresenta,
però, tuttora, un deterrente per molti». «In realtà, quattro uova
a settimana, distribuite nei vari giorni, possono essere consumate da
tutti e ormai ne vengono normalmente previste due a settimana anche
per chi ha il colesterolo alto - aggiunge -. Sarebbe un errore però
focalizzare l’attenzione solo sul numero di uova senza ricordare
che per la prevenzione della malattie cardiovascolari bisogna
cambiare lo stile di vita e mantenere un giusto peso tramite
un’alimentazione equilibrata e una giusta attività fisica.
Nell’ambito di questo programma, due uova a settimana non sono
certo pericolose e possono rappresentare una valida e piacevole
alternativa ad altri secondi. Del resto, le uova sono economiche,
hanno un apporto calorico modesto e un contenuto di sostanze
nutritive molto elevato, a cominciare dalle proteine “nobili” la
cui qualità è tale da essere addirittura presa come riferimento per
il confronto con le altre fonti proteiche».
Meglio
bollite o strapazzate
Oltre
alla proteine, le uova apportano minerali come zinco e ferro,
carotenoidi quali la luteina e la zeaxantina, potenti antiossidanti
coinvolti nella protezione della retina, e vitamine come la B2, la
B12, la A e la D. Di questa, le uova rappresentano, insieme al pesce
soprattutto quello grasso e ai formaggi grassi, una delle poche fonti
alimentari significative. A questo riguardo, uno studio pubblicato di
recente su Food Chemistry ha però evidenziato che con la cottura al
forno per 4o minuti (come quella prevista da molte preparazioni
contenenti uova) si perdeva circa il 60% della vitamina D che invece
rimaneva ben conservata quando le uova venivano bollite o strapazzate
(in questi casi, la perdita massima era del 18%). «Di certo anche la
cottura va considerata - conferma Carbonelli - e in attesa che gli
studi approfondiscano meglio anche questo aspetto, conviene cuocere
bene le uova (per motivi igienici), ma senza esagerare con
temperature e tempi perché in questo modo l’uovo mantiene meglio i
suoi nutrienti ed è più digeribile. Inoltre, è consigliabile
preferire preparazioni che utilizzino l’olio extravergine d’oliva
anziché il burro, o che limitino comunque l’impiego di
grassi».Ancora uno studio che sembra ridimensionare la
“pericolosità” del colesterolo contenuto nelle uova. A condurlo,
alcuni ricercatori del Karolinska Institutet di Stoccolma che, dopo
aver valutato la frequenza del consumo di uova e il rischio di
malattia cardiovascolare in quasi 38mila uomini e 33mila donne,
seguiti per 13 anni nell’ambito di due studi osservazionali (Cohort
of Swedish Men e Swedish Mammografy Cohort), non hanno riscontrato
alcuna associazione significativa fra consumo di uova e rischio di
infarto miocardico o di ictus. Negli uomini, ma non nelle donne, solo
un considerevole consumo (uno o più uova al giorno) è risultato
associato con un aumentato rischio di scompenso cardiaco.
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