29 nov 2015

Vaccini, in calo anche quello anti-influenza: si è tornati ai livelli del 2000

Vaccini, in calo anche quello anti-influenza: si è tornati ai livelli del 2000

Di Michele Bocci per RepubblicaSalute.it
Raccomandato per anziani, bambini e soggetti a rischio, ma l'Istituto superiore di sanità segnala un calo di copertura di circa un terzo nel giro di 5 anni (dal 19,6 al 13,6%). "Colpa di una serie di falsi allarmi". E quest'anno anche del bel tempo


L'uso del vaccino anti influenzale in Italia continua a scendere e ormai ha raggiunto i livelli dell'inizio degli anni Duemila. E' l'Istituto superiore di sanità a fare il punto sulla prevenzione della malattia stagionale. Se si prende in considerazione tutta la popolazione, c'è stato un decremento relativo di 6 punti percentuali in 5 anni. Nella stagione 2009/2010 la copertura era al 19,6% contro il 13,6% del 2014/2015, che significa una riduzione di oltre il 30%.
INTERATTIVO I dati
Due punti percentuali netti sono stati persi lo scorso anno, quando l'allarme - poi rivelatosi ingiustificato - lanciato dall'Aifa su segnalazioni di alcuni medici su dei lotti di vaccino ha ulteriormente allontanato i cittadini dal farmaco. Anche quest'anno, ma i dati ancora non ci sono perché la campagna è iniziata da poco, le cose non starebbero andando benissimo, complice anche il meteo, che fino a metà novembre ha regalato bel tempo e temperature piuttosto elevate.
Il vaccino anti influenzale è consigliato a una serie di categorie a rischio, la più numerosa è quella delle persone con più di 65 anni. Prima del 2000, la copertura era al di sotto del 50% ed ha toccato la punta massima nella stagione 2005/2006 con il 68,3%, per poi scendere a partire dalla stagione successiva a quella dell'anno pandemico (il 2009), ma restando al di sopra del 60% fino al 2011/2012, per poi crollare dal 55,4% del 2013/2014 e al 48,6% dell'anno scorso.
"Il trend negativo è dovuto in parte a falsi allarmi legati a presunti danni da vaccino o impurità presenti in alcuni lotti - dice Walter Ricciardi, presidente dell'Istituto superiore di sanità - . In nessun caso, questi allarmi sono stati confermati. Anzi, ci sono diversi studi che mostrano un effetto protettivo del vaccino, sia fra i bambini di età compresa fra i 6 mesi e i 2 anni (per i quali comunque la vaccinazione non viene raccomandata in Italia) che nelle persone a rischio di complicanze. In particolare, oltre a ridurre il rischio diretto di gravi complicanze, talvolta letali, insorgenti nel corso di un attacco influenzale, il vaccino è in grado di ridurre il rischio di eventi cardiovascolari, come mostrato da studi sperimentali ed osservazionali condotti in diversigruppi di popolazione".
L'aumento della diffidenza verso l'influenzale fa il paio con quella, più generale, nei confronti dei vaccini per i bambini. In molti casi si è scesi sotto il 95%, la soglia ritenuta di sicurezza per avere una copertura adeguata.

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