17 ott 2015

Un "bonus" alle famiglie da 200-300 euro l’anno: ecco l’effetto-manovra. Un "bonus" alle famiglie da 200-300 euro l’anno: ecco l’effetto-manovra

Un "bonus" alle famiglie da 200-300 euro 
l’anno: ecco l’effetto-manovra. Un
 "bonus" alle famiglie da 200-300 euro 
l’anno: ecco l’effetto-manovra
da Repubblica EconomiaFinanza.it

Vantaggi per famiglie e imprese. Tagli a Regioni e 
Comuni. I primi verdetti della legge di stabilità 
2016, in attesa del giudizio più pesante della UE. 
Incertezza sulla no tax area dei pensionati, a trarne
 vantaggio 4,1 milioni Dalle simulazioni della Uil 
una forte differenziazione tra classi sociali e
 categorie
ROMA - La manovra col " segno più" metterà un po' di soldi nelle tasche degli italiani. Quanti? Per le famiglie che non navigano nell'oro e vivono di stipendi e pensioni nella media, in case di proprietà dignitose, i risparmi si aggirano tra 20 e 30 euro al mese. Se invece si considerano le partite Iva e i professionisti, il discorso cambia e il beneficio può salire oltre 100 e 200 euro mensili. A fare da padrona, nel listino del taglio delle tasse per le famiglie è ovviamente l'abolizione della Tasi (e pure dell'Imu per le magioni di lusso). Il piatto forte per le imprese è invece il super-ammortamento sui nuovi macchinari e il guadagno potenziale veleggia attorno ai mille euro annui, poco più di 80 euro al mese.


Che fine faranno questi soldi extra? L'eliminazione di Imu-Tasi "potrebbe avere effetti circoscritti sui consumi", scrive Bankitalia nell'ultimo bollettino economico, gelando l'enfasi del governo su questa misura. Anche perché, spiega via Nazionale, "gli interventi più direttamente efficaci ai fini di un incremento del potenziale dell'economia sono quelli di riduzione del carico gravante sui fattori della produzione". Tesi condivisa da sempre anche da Bruxelles, non dal premier Renzi che tira dritto, anzi assicura che "non ci saranno aumenti di altre imposte", soprattutto locali, a fronte del regalo sul mattone. Purché i tagli aggiuntivi richiesti a Regioni (1,8 miliardi) e Comuni (300 milioni) e inseriti in Stabilità, oltre a quelli legati alla sanità (2 miliardi) e ai costi standard, non si traducano poi in impennate nella fiscalità territoriale.


Casa a parte, nel menu di minori tasse formato famiglia rientrano anche lo sconto sul canone Rai da 13 euro e 50 centesimi (si passa a 100 euro nel 2016) e il rinnovo del contratto per gli statali. Un bottino più magro del previsto, in questo caso, visto che le risorse stanziate arrivano a 200 milioni (e non a 300 come riferito giovedì in conferenza stampa da Renzi). Questo significa 84 euro annui netti per ogni dipendente pubblico, dunque 7 euro al mese. Non a caso ieri Cgil, Cisl e Uil hanno definito lo stanziamento "una mancia" e "una provocazione", prefigurando "una mobilitazione durissima". Discorso a parte per la no tax area annunciata sempre da Renzi per i pensionati. Nella bozza della legge di Stabilità si legge chiaramente che la misura partirà nel 2017, a meno che - ha fatto intendere ieri Poletti - Bruxelles non conceda la terza clausola di flessibilità, quella sui migranti da 3,1 miliardi.


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