Ue, al via un progetto pilota italo-francese per favorire la mobilità dei giovani
I
ministri di Italia e Francia hanno stretto un accordo per dare una
dimensione europea al servizio civile e coinvolgerà, a partire dal
2016, cento giovani, soprattutto i più svantaggiati
Favorire
la mobilità dei giovani in Europa grazie al servizio civile.
L'Italia insieme alla Francia sarà pionieria in questo. I ministri
francesi Patrick Kanner e Harlem Dèsir ed i loro omologhi italiani
Luigi Bobba e Sandro Gozi si sono infatti accordati durante il loro
incontro a Parigi per avviare un progettopilota italo-francese per la
mobilità dei giovani nel quadro del servizio civile che i due Paesi
stanno sviluppando.
"I
nostri due Paesi, determinati a migliorare l'accessibilità e la
mobilità dei giovani, in particolare per quelli più svantaggiati,
condividono la stessa volontà di dare una dimensione europea al
servizio civile", si legge nel comunicato congiunto firmato da
Patrick Kanner, ministro francese della città, la gioventù e lo
sport, Harlem Dèsir, segretario di Stato agli Affari Europei, Luigi
Bobba, segretario di Stato al Lavoro e alle Politiche Sociali, Sandro
Gozi, segretario di Stato agli Affari Europei.
Il
progetto pilota riguarderà, a partire dal 2016, cento giovani
italiani e francesi durante il loro servizio civile. Questo scambio
fra i due Paesi si appoggerà sulle associazioni che operano nel
campo del servizio civile, nonché sulla rete di gemellaggi fra più
comuni italiani e francesi e si svilupperà in particolare negli
ambiti della solidarietà, dell'accoglienza ai rifugiati, della
protezione dell'ambiente e della cultura.
"Tale
sperimentazione - aggiungono i quattro ministri riuniti a Parigi -
permetterà ai giovani di tutte le classi sociali di fare esperienza
di educazione alla cittadinanza europea attraverso la mobilità: un
attenzione particolare sarà riservata ai giovani particolarmente
svantaggiati. La Francia e l'Italia si pongono obiettivi ambiziosi di
sviluppo del servizio civile ed intendono accentuarne la dimensione
europea. E' un primo passo verso la realizzazione di un vero Servizio
Civile europeo a 28, che rappresenti per le generazioni di domani
quello che il programma Erasmus ha rappresentato per la nostra. Di
più, la nostra ambizione è quella di realizzare un vero e proprio
Erasmus del servizio civile come via per la costruzione di una
sentita cittadinanza europea".
Da
Repubblica.it

Nessun commento:
Posta un commento