24 ott 2015

Renzi, missione in Cile: «Qui, dove Allende morì, mi sono commosso»

Renzi, missione in Cile: «Qui, dove Allende morì, mi sono commosso»

Incontro con la presidente Bachelet e discorso a palazzo della Moneda, bombardato da Pinochet. Cita Neruda e ascolta gli Inti Illimani. «Rafforzare lo scambio commerciale>>

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di Marco Galluzzo, inviato in Cile per IL Corriere Della Sera.it

Dopo 14 ore di volo e due scali per fare rifornimento Matteo Renzi atterra in Cile e non fa nemmeno una sosta in albergo: prima al palazzo della Moneda, incontro con «la presidenta» Michelle Bachelet, poi forum con gli imprenditori locali, infine discorso all’università, con almeno tre citazioni di Paolo Neruda e un tributo musicale degli Inti Illimani: «Non so se gli altri del mio staff hanno smaltito il fuso, io sempre».
Cita Woody Allen
Renzi per un attimo si intromette nell’argomento: «Noi in Italia abbiamo una conversazione ricorrente sui pensionati, i miei tecnici vengono da me e mi dicono che sono un problema di budget, io cito Woody Allen e li smentisco: invecchiare non sarà granché ma è sempre meglio dell’alternativa». «Mi sono commosso», aggiunge il premier, almeno varcando il portone della Moneda, il palazzo che fu bombardato e distrutto da Pinochet, in cui si suicidò il presidente Allende. Renzi è venuto qui soprattutto per rafforzare lo scambio commerciale, già molto robusto, la cena con la Bachelet concluderà una giornata fitta di impegni, gli imprenditori italiani al seguito punteggiano gli appuntamenti, oltre che il forum con la Confindustria locale. Renzi ne trae ispirazione per più di una battuta: qualche dissapore sull’organizzazione con Carlo Calenda, viceministro dello Sviluppo economico, viene riassorbito in una citazione pubblica («credo che nell’ultimo anno Calenda sia stato qui 27 volte»); ma anche per l’ad di Enel, Francesco Starace, c’è una parola dal palco: «Quando lo cerco in Italia è sempre qui in Cile».
Gli investimenti Enel
Del resto Enel ha proprio qui ingenti investimenti, come anche Ansaldi, che gestisce l’aeroporto della capitale, dove dal primo maggio del prossimo anno Alitalia inaugurerà un nuovo volo diretto: «Mi è appena arrivato un sms di Montezemolo che mi annuncia la notizia» dice Renzi ricevendo gli applausi degli imprenditori dei due Paesi. Mentre parla ai cileni il premier denuncia anche l’Europa; «è miope, senza strategia, invece noi dobbiamo porci il problema di cosa saremo fra 30 anni, noi come aiutare la Ue a migliorare voi come fare di questo continente un posto migliore». Un discorso che va rivolto anche ai giovani, citando Pablo Neruda: «Il vostro grande poeta diceva che la speranza ha due figlie bellissime, lo sdegno e il coraggio, e io credo che nulla potrà fermare le primavere delle nuove generazioni, nonostante tutte le crisi io credo che oggi viviamo in un mondo migliore del passato».
Neruda

Un ragionamento che vale tanto per il Cile quanto per l’Italia, che «deve tornare a guardare al futuro con entusiasmo sapendo che qualità della vita dipende da uno strano mix fatto di ideali, valori e cultura. Cosa che l’Italia deve ritrovare, insieme alle ragioni ideali del nostro stare insieme, che non sono nè alcuni giorni di vacanza, nè il cibo e nemmeno il clima». Parafrasando Neruda: «La primavera che ci attende dipende solo dallo sforzo e dal coraggio di ciascuno di noi».





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