Stop ai vitalizi, chi si salva e chi no
CHI
DOVRÀ RINUNCIARE AL "PRIVILEGIO PREVIDENZIALE"?
Dopo
mesi di rinvii e di continue polemiche tra i partiti, gli uffici di
presidenza di Senato e Camera hanno detto sì alla delibera che
taglia il vitalizio ai parlamentari condannati.
La
nuova normativa cancella il "privilegio previdenziale" per
il parlamentare che subisce una condanna definitiva a più di due
anni per reati di mafia, terrorismo, contro la Pubblica
Amministrazione (eccezion fatta per l'abuso d'ufficio) e per tutti
coloro che prevedono condanne non inferiori nel massimo a sei anni,
tra cui anche la frode fiscale, ma non il finanziamento illecito ai
partiti.
CESARE PREVITI
Perde il suo privilegio di
3.979 euro al mese Cesare Previti, ex ministro della Difesa del primo
governo Berlusconi, condannato per corruzione in atti giudiziari.
GIUSEPPE CIARRAPICO
Niente
più assegno di 1500 euro/mese per Giuseppe Ciarrapico, ex senatore
Pdl. L'imprenditore, ex presidente della Roma calcio, "paga"
la sua condanna a tre anni per il crac da 70 miliardi della Casina
Valadier.
PAOLO CIRINO POMICINO
Continuerà
a godere dei suoi 5.231 euro al mese l'ex ministro Cirino Pomicino.
Condannato per la maxi tangente Enimont e per finanziamento illecito
ai partiti si salva per aver scontato un anno e otto mesi, quindi
meno della soglia minima di due anni fissata con l'approvazione della
delibera.
ARNALDO FORLANI
Va
male ad Arnaldo Forlani, ex segretario Dc, già premier e ministro
della Repubblica. Condannato a due anni e quattro mesi per
finanziamento illecito dei partiti nell'inchiesta Enimont, dovrà
rinunciare a 5.691 euro al mese.
SILVIO BERLUSCONI
Non
percepirà l'assegno mensile di circa 8mila euro Silvio Berlusconi.
La condanna per frode fiscale a quattro anni avrà l'effetto di
togliergli il vitalizio.
GIANNI DE MICHELIS
Privilegio
intatto per Gianni De Michelis, socialista, tre volte ministro e una
vicepresidente del Consiglio. Il politico veneziano continuerà a
contare su 5.174 euro mensili nonostante la condanna a un anno e sei
mesi nell'inchiesta sulle tangenti per le autostrade del Veneto,
oltre ai sei mesi per l'affare Enimont.
RENATO FARINA
Ex
giornalista e deputato Pdl, Farina viene condannato a sei mesi per
favoreggiamento nel sequestro dell'ex imam di Milano, Abu Omar:
troppo pochi per veder decaduto il suo vitalizio.
CLAUDIO MARTELLI
"Pochi"
anche gli otto mesi di condanna definitiva per il coinvolgimento
nell'inchiesta Enimont all'ex ministro socialista Claudio Martelli,
che continuerà a intascare 4.684 euro al mese.
GIORGIO LA MALFA
Condannato
a sei mesi per finanziamento illecito ai partiti, l'ex segretario
repubblicano percepisce e percepirà a vita 5.759 euro al mese.
PAOLO PILLITTERI
L'ex
sindaco di Milano, cognato di Bettino Craxi, è stato condannato a
quattro anni e sei mesi per ricettazione e finanziamento illecito ai
partiti. Via il vitalizio di 2.906 euro al mese? Neanche per idea.
Riabilitato nel 2007 dal Tribunale di Milano, andrà avanti a
percepire il suo assegno mensile.
MARCELLO DELL'UTRI
Perde
il privilegio di 4.424 euro al mese anche Marcello Dell'Utri, ex
senatore di Forza Italia e Pdl, detenuto a Parma per concorso esterno
in associazione mafiosa.
TOTÒ CUFFARO
In
cella a Rebibbia, dove sconta una pena a sette anni per
favoreggiamento aggravato della mafia, l'ex presidente della Regione
Sicilia si vedrà negare il suo assegno mensile di 5.154 euro.
Da
Microsoftnews.it
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