24 giu 2015

Direttorio M5S, flirt pericolosi a Ostia: incontro con gli imprenditori dei lidi

Direttorio M5S, flirt pericolosi a Ostia: incontro con gli imprenditori dei lidi

Visita della Ruocco e polemiche durissime. Intanto Casaleggio stoppa l’ipotesi Di Battista candidato a Roma

JACOPO IACOBONI per LA STAMPA.IT
Il 12 giugno scorso, quando la sera volgeva già al buio, uno dei membri del direttivo del M5S nel quale sta emergendo Luigi Di Maio, Carla Ruocco, ha varcato la porte del Polo natatorio di Ostia per incontrarsi con una serie di imprenditori locali: nientemeno, i concessionari degli stabilimenti balneari. Perché questo incontro? E da chi è stato organizzato, per conto del Movimento? 
 
La Ruocco ha raccontato lei stessa la cosa su facebook, sia pure senza i dettagli di cui sopra: «Ieri sono stata ad Ostia, con gli attivisti del Movimento cinque stelle di Roma Municipio 10, per parlare con gli imprenditori onesti: quelli che non si sono mai piegati alla logica delle mazzette, quelli che portano avanti un’attività al meglio delle loro forze senza imbrogliare e senza mangiarsi la città». Ma sulla definizione di onesti moltissimi le hanno chiesto (eufemismo) spiegazioni. C’è chi ha domandato «potrebbe dare la lista degli imprenditori presenti?». Chi (Carlo Diano) ha chiesto con fare pungente «“onesti” quegli imprenditori?». E chi (Marco Severa) ha usato il sarcasmo: «Gli imprenditori onesti sarebbero i gestori balneari? Si vede che Ruocco non vive a Ostia». 
 
A parte le opinioni discutibili di questa base, quel che più conta è che la visita dal direttivo a un mondo così criticato e così seguito dalle procure ha fatto a dir poco arrabbiare, nel movimento e anche a Milano. Per capirci, Beppe Grillo fece una storica campagna su «spiagge bene comune», contro la privatizzazione dei litorali e gli affari selvaggi che ci girano intorno (quelli sì, miliardari, a Roma: quelli del waterfront, o quelli delle varianti urbanistiche). Tra l’altro proprio Grillo sarà il 27 a fare a Ostia una «fiaccolata per la legalità». Era proprio indispensabile quest’incontro? E perché il M5S romano costeggia mondi dai quali - in linea di principio - dovrebbe tenersi a cauta distanza? 
 
La Stampa è in grado di raccontare che al Polo natatorio, ad accogliere la Ruocco, c’era Renato Papagni, figura di spicco del mondo associativo degli stabilimenti del litorale, da sempre in ottimi rapporti di lavoro con i Balini, storica famiglia di imprenditori, che gestiscono tra l’altro il porto di Ostia, tra mille polemiche. Tra parentesi, il Polo natatorio, che è di proprietà del Coni, era chiuso a quell’ora: è stato fatto riaprire per l’occasione, ma da chi? Segno che comunque la visita di una delegazione del M5S era considerata importante, da quel sistema del litorale. 
 
Il Movimento romano è scatenato: attacca frontalmente Marino e Sabella (che hanno mandato le ruspe per aprire i litorali, facendo infuriare gli stabilimenti balneari), vagheggia le elezioni purificatrici, ma viene anche avvicinato (o avvicina) da personaggi inquietanti (compresi pezzi di estrema destra del litorale). Se ne guarda abbastanza? È solo ingenuo o qualcuno è in malafede? 
 
Nel frattempo, a Roma, chi nel Movimento sognava una candidatura di Alessandro Di Battista si triova dinanzi a una difficoltà seria: Di Battista è stato stoppato da Milano (e anche da tanti parlamentari), che non vuole si deroghi dalle regole: lui sta già facendo un mandato parlamentare, e nel Movimento le regole sono regole, non ci si dimette per fare un’altra corsa. 
 
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