Caos Popolari, Mauro lascia ma i sottosegretari non lo seguono
Senatore Mario Mauro: 'Le nostre idee contribuiranno alla costruzione e all'organizzazione di una maggioranza politica nel Paese centrata sui valori popolari e liberali'
E'
caos nei Popolari per l'Italia: dopo l'annuncio di Mario Mauro
dell'abbandono della maggioranza, i suoi due sottosegretari, Domenico
Rossi (Difesa) e Angela D'Onghia (Istruzione) non lo seguono:
"prendiamo atto della decisione di Pi di uscire dalla
maggioranza - dicono i due - ma, come già annunciato al Presidente
Mario Mauro, non concordiamo con questa linea d'azione".
"Il
direttivo nazionale del partito dei Popolari per l'Italia ha
deliberato in data odierna l'uscita dalla maggioranza che sostiene
l'attuale governo". Così aveva annunciato in una nota il
senatore del gruppo Gal, Mario Mauro, e presidente dei Popolari per
l'Italia. I senatori di PI sono 3. Di questi dunque, il Governo perde
solo il sostegno di due: lo stesso Mauro e Tito di Maggio, che ha
però aderito al nuovo gruppo dei fittiani, appena costituitosi e di
cui ha dato ufficialmente notizia il presidente Pietro Grasso.
Laconico il capogrupo del Pd al Senato, Luigi Zanda: "Tanto
rumore per nulla, non cambia niente".
"Riforme
non condivise, condotte in modo improvvisato ed approssimativo, con
una improvvida esaltazione del carattere monocolore dell'Esecutivo -
scrive Mauro nella nota - sono alla base di una decisione che è
innanzitutto un giudizio definitivo su una gestione politica che sta
tenendo in stallo l'Italia, la sua economia e il suo bisogno di
crescita". "Le nostre idee - aggiunge il senatore -
contribuiranno ora alla costruzione e all'organizzazione di una
maggioranza politica nel Paese centrata sui valori popolari e
liberali".
Da
Redazione
ANSA
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