30 set 2015
Disoccupazione ancora in calo: ad agosto scende all'11,9%. Occupati, 69mila in più
Disoccupazione ancora in calo: ad agosto scende all'11,9%. Occupati, 69mila in più
Secondo
l'Istituto di statistica nei dodici mesi si registrano 162mila
persone in meno in cerca di lavoro. Renzi: "In un anno 325mila
posti di lavoro in più, effetto Jobs Act". Risale il tasso tra
i giovani, al 40,7%. Nei mesi estivi il boom è stato trainato dai
contratti a termine
MILANO
- Nuovo calo per il tasso di disoccupazione in Italia: ad agosto
2015, il tasso di senza lavoro si è attestato all'11,9%, in calo per
il secondo mese consecutivo e ai livelli minimi dal febbraio del
2013. Secondo i dati provvisori dell'Istat, la flessione è di 0,1
punti percentuali rispetto al mese precedente e di 0,7 punti rispetto
ad agosto 2014. Nei dodici mesi la disoccupazione diminuisce del 5%,
a cui corrispondono 162 mila persone in meno in cerca di lavoro. Per
il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, sono "miglioramenti
permanenti frutto delle scelte strutturali del governo". Per il
collega del Lavoro, Giuliano Poletti, "Dall'Istat arrivano oggi
tre buone notizie: aumentano gli occupati, calano i disoccupati e
diminuiscono gli inattivi. Sono tre conferme di una tendenza positiva
del mercato del lavoro che si sta consolidando".
Segnali
positivi arrivano in effetti anche per la crescita degli occupati:
dopo il +0,1 e il +0,3% di giugno e luglio, il mese scorso la stima
degli occupati è cresciuta di un altro 0,3% con un incremento di 69
mila unità. "Tale crescita è determinata dall'aumento dei
lavoratori alle dipendenze (+70 mila), in prevalenza a termine (+45
mila). Il tasso di occupazione aumenta di 0,2 punti percentuali,
arrivando al 56,5%. Su base annua l'occupazione cresce dell'1,5%
(+325 mila persone occupate) e il tasso di occupazione di 0,9 punti",
dice l'Istat.
I
dati sono rafforzati dal calo della stima di inattivi, cioè coloro
che non cercano lavoro: dopo il calo di giugno (-0,4%) e la crescita
di luglio (+0,6%), sono diminuiti nell’ultimo mese dello 0,6% (-86
mila persone inattive), tornando al livello di giugno. Il tasso di
inattività, è pari al 35,6%, in calo di 0,2 punti percentuali. Su
base annua l’inattività è in calo dell’1,7% (-248 mila persone
inattive) e il tasso di inattività di 0,5 punti.
I
numeri positivi nel complesso vengono ridimensionati dal nuovo
aumento della disoccupazione giovanile, il cui tasso sale di 0,3
punti per attestarsi al 40,7%. La stima degli occupati 15-24enni
aumenta dello 0,8% rispetto a luglio (+7 mila). Sempre su base
mensile, il tasso di occupazione giovanile, pari al 15,5%, cresce di
0,1 punti percentuali. La stima del numero di giovani disoccupati
aumenta rispetto al mese precedente (+2,1%, pari a +13 mila).
L'incidenza dei giovani disoccupati tra 15 e 24 anni sul totale dei
giovani della stessa classe di età è pari al 10,6% (cioè poco più
di un giovane su 10 è disoccupato). Tale incidenza aumenta
nell'ultimo mese di 0,2 punti percentuali.
Il
dato diffuso dall'Istituto di statistica segue il sorprendente calo
di luglio dei senza lavoro: allora il tasso di senza lavoro era sceso
al 12%. Nel frattempo, si è avvitato il caos sui numeri del lavoro
italiano, particolarmente attesi da informazione e analisti perché
incorporano gli effetti del Jobs Act e della decontribuzione per i
nuovi assunti stabili. Dopo il caos estivo, però, il Ministero del
Lavoro ha deciso di sospendere la pubblicazione dei dati sui nuovi
contratti, cui si affiancano le rilevazioni dell'Inps e - appunto - i
dati Istat sulla disoccupazione. Questi ultimi sono molto diversi dai
primi due: l'Istituto procede con un'indagine 'a campione' che
fotografa lo stock di occupati e disoccupati nel Paese, mentre i dati
sui contratti sono di flusso e riguardano le accensioni o cessazioni
di rapporti di lavoro (quindi più contratti possono far riferimento
a una sola persona).
Nell'aggiornamento
odierno, in vista di una auspicabile uniformazione, l'Istat ha
iniziato a comunicare indicatori mensili sugli occupati dipendenti e
indipedenti. Ebbene, nei mesi estivi (giugno-agosto 2015) i
dipendenti sono aumentati dello 0,6% (+107 mila) rispetto ai tre mesi
precedenti, mentre gli indipendenti sono diminuiti dello 0,3% (-15
mila). "In termini tendenziali i dipendenti crescono dell'1,9%
(+324 mila), spiegando interamente la crescita dell’occupazione nei
dodici mesi, mentre gli indipendenti restano invariati", dice
l'Istat. Ma se si guarda alla composizione del lavoro, "tra i
dipendenti si è registrato nell’ultimo mese un aumento dello 0,2%
per la componente permanente (+25 mila) e dell’1,9% per quella a
termine (+45 mila). Nel periodo giugno-agosto 2015 gli occupati
permanenti aumentano dello 0,1% rispetto ai tre mesi precedenti (+13
mila), mentre quelli a termine crescono del 4,1% (+94 mila). Rispetto
allo stesso mese dell'anno precedente gli occupati permanenti
crescono dell’1,3% (+188 mila) e quelli a termine del 5,9% (+136
mila)", dice ancora l'Istat svelando gli effetti di più lungo
periodo delle misure introdotte.
Il
dato italiano è stato diffuso insieme a quello tedesco: in
Germania, la disoccupazione è rimasta stabile al 6,4% a
settembre ai minimi dalla riunificazione. Sono però leggermente
cresciuti i senza lavoro, di 2mila unità, contro attese per un calo
di 5mila persone: anche l'economia tedesca non si può dire immune
del tutto alle turbolenze internazionali, in attesa di vedere cosa
significherà il caso
Volkswagen in
termini di lavoro e occupazione. A livello di Eurozona,
il tasso di disoccupazione è rimasto stabile all'11% mentre in Ue a
28 paesi rimane pari al 9,5%, in entrambi i casi come nel mese
precedente. Un anno prima, in agosto 2014 i disoccupati erano
rispettivamente pari all'11,5% e a 10,1%.
da
RepubblicaEconomia.it
Corruzione, arrestati i vertici di Anas Toscana e un imprenditore
Corruzione, arrestati i vertici di Anas Toscana e un imprenditore
Al
setaccio dei magistrati della Procura di Firenze appalti per opere
stradali. Sono scattate anche una cinquantina di perquisizioni in
tutta Italia
Quattro
persone sono state arrestate nell'ambito di un'inchiesta della
procura di Firenze sui vertici dell'Anas Toscana, si tratta del
presidente, del suo vice, di un funzionario e di un imprenditore. I
magistrati ipotizzano il reato di corruzione riguardo appalti per
opere stradali. L'indagine è condotta da polizia stradale della
Toscana e Corpo forestale, sezione di pg della procura di Firenze.
Una cinquantina le perquisizioni scattate
in tutta Italia
Repubblica.it
Dopo i vertici Alitalia (Cimoli e soci ) ora tocca all' Anas...lotta senza quartiere alla corruzione ....era ora !
29 set 2015
La profezia di Khomeini che spaventa Putin
La profezia di Khomeini che spaventa Putin
Prove
di intesa fra Obama e il presidente russo mentre l'Is allarga i suoi
confini e uccide un cooperante italiano in Bangladesh. Dieselgate,
sotto inchiesta in America la Bmw per i crasi test delle Mini.
Riforme, comincia al Senato l'esame degli emendamenti sulla riforma
costituzionale.
Il commento del direttore Ezio Mauro,in apertura della riunione di redazione del mattino. Gli interventi dei responsabili dei settori. Le nostre telecamere dentro Repubblica
di Gianluca Luzi, a cura di Giorgio Caruso
montaggio Valeria Lombardo
Il commento del direttore Ezio Mauro,in apertura della riunione di redazione del mattino. Gli interventi dei responsabili dei settori. Le nostre telecamere dentro Repubblica
di Gianluca Luzi, a cura di Giorgio Caruso
montaggio Valeria Lombardo
C'è acqua su Marte, Google celebra la scoperta
C'è acqua su Marte, Google celebra la scoperta
Alla
più recente scoperta annunciata dalla Nasa, Google dedica un Doodle
ideato da Nate Swinehart. Al posto della seconda O del motore di
ricerca compare il Pianeta Rosso che beve dell'acqua. Gli scienziati
hanno osservato più volte che nella stagione calda appaiono dei
solchi sul pianeta, striature che poi scompaiono nella stagione
fredda. Le tracce di sali idrati rilevate dalla sonda spaziale
polifunzionale americana Mro (Mars Reconnaissance Orbiter)
dimostrerebbero, come ha reso noto l'Agenzia spaziale americana,
l'esistenza di minuscoli ruscelli di acqua salata che scorrono su
Marte.
(a
cura di Eleonora Giovinazzo)
per Repubblica.itBanche: "Segnali positivi per i prestiti". Mutui, +86% in otto mesi
Banche: "Segnali positivi per i prestiti". Mutui, +86% in otto mesi
I
dati dell'Abi sul periodo tra gennaio e agosto: i finanziamenti alle
imprese sono saliti del 15,9% rispetto allo stesso periodo del 2014,
il credito al consumo del 27,2%. Le surroghe pesano per quasi un
terzo dei nuovi prestiti per l'acquisto della casa
MILANO -
Le banche italiane vedono "segnali positivi per le nuove
erogazioni di prestiti bancari", anche se molte associazioni di
consumatori e imprese ancora lamentano le difficoltà di accesso al
credito bancario. Se ne fa portavoce l'Abi, l'associazione degli
istituti finanziari tricolori, per il quale "sulla base di un
campione rappresentativo di banche (78 banche che rappresentano circa
l’80% del mercato) i finanziamenti alle impresehanno
segnato nei primi otto mesi del 2015 un incremento del +15,9% sul
corrispondente periodo dell’anno precedente (gennaio-agosto 2014).
Per le nuove erogazioni di mutui per
l’acquisto di immobili, sempre nello stesso periodo, si è
registrato un incremento annuo del +86,1% rispetto al medesimo arco
temporale dello scorso anno. Nell’analogo periodo, le nuove
operazioni dicredito
al consumo hanno
segnato un incremento del +27,2%".
Con riferimento specifico ai mutui alle famiglie per l’acquisto delle abitazioni: i dati relativi al periodo gennaio-agosto del 2015 evidenziano la forte ripresa del mercato dei finanziamenti alle famiglie per l’acquisto delle abitazioni. Nel periodo gennaio-agosto 2015 l’ammontare delle erogazioni di nuovi mutui è stato pari a 28,920 miliardi di euro rispetto ai 15,543 miliardi dello stesso periodo del 2014. L'incremento su base annua è, quindi, dell’86,1%. L’incidenza delle surroghe sul totale dei nuovi finanziamenti è pari, nei primi 8 mesi del 2015, a circa il 29%.
L’ammontare delle nuove erogazioni di mutui nel 2015 è anche superiore sia al dato dello stesso periodo del 2013, quando si attestarono sui 12,089 miliardi di euro, sia al valore dei primi otto mesi del 2012 (13,924 miliardi di euro). Inoltre, le erogazioni dei primi 8 mesi del 2015 superano le erogazioni dell’intero 2014 (25,283 miliardi di euro). I mutui a tasso variabile rappresentano, nei primi otto mesi del 2015, il 48,3% delle nuove erogazioni complessive; nei mesi più recenti sono in forte incremento i mutui a tasso fisso che hanno superato ad agosto 2015 il 60% delle nuove erogazioni, erano meno del 20% dodici mesi prima
Con riferimento specifico ai mutui alle famiglie per l’acquisto delle abitazioni: i dati relativi al periodo gennaio-agosto del 2015 evidenziano la forte ripresa del mercato dei finanziamenti alle famiglie per l’acquisto delle abitazioni. Nel periodo gennaio-agosto 2015 l’ammontare delle erogazioni di nuovi mutui è stato pari a 28,920 miliardi di euro rispetto ai 15,543 miliardi dello stesso periodo del 2014. L'incremento su base annua è, quindi, dell’86,1%. L’incidenza delle surroghe sul totale dei nuovi finanziamenti è pari, nei primi 8 mesi del 2015, a circa il 29%.
L’ammontare delle nuove erogazioni di mutui nel 2015 è anche superiore sia al dato dello stesso periodo del 2013, quando si attestarono sui 12,089 miliardi di euro, sia al valore dei primi otto mesi del 2012 (13,924 miliardi di euro). Inoltre, le erogazioni dei primi 8 mesi del 2015 superano le erogazioni dell’intero 2014 (25,283 miliardi di euro). I mutui a tasso variabile rappresentano, nei primi otto mesi del 2015, il 48,3% delle nuove erogazioni complessive; nei mesi più recenti sono in forte incremento i mutui a tasso fisso che hanno superato ad agosto 2015 il 60% delle nuove erogazioni, erano meno del 20% dodici mesi prima
da
RepubblicaEconomiaFinanza.it
28 set 2015
Niente viaggio in Nigeria per Salvini: gli negano il visto sul passaporto
Niente viaggio in Nigeria per Salvini: gli negano il visto sul passaporto
Il
leader del Carroccio deluso: "Peccato, volevamo portare lì
sviluppo e investimenti. Era tutto pronto, avevo anche fatto la
vaccinazione per la febbre gialla"
MILANO -
Lo aveva annunciato lo scorso agosto, alla Festa
di Ponte di Legno:
dal 29 settembre al primo ottobre sarebbe andato in Nigeria "per
chiedere ai ministri nigeriani di che cosa hanno bisogno per evitare
che i cittadini di quello stato lascino il loro Paese". Ma il
viaggio di Matteo Salvini nel Paese africano non ci sarà. A quanto
ha spiegato il leader del Carroccio intervenendo su radio Padania,
gli è stato negato il visto sul passaporto.
"Me ne farò una ragione - ha commentato - ci tornerò quando avranno compreso che noi siamo qua per aiutarli" ha detto Salvini, spiegando con una certa delusione che "era tutto pronto, avevo anche fatto la vaccinazione per la febbre gialla e sono stato due giorni a letto. E invece non si parte. La cosa assurda è che vengono in migliaia qui come clandestini e poi noi non possiamo andare in certi paesi". Secondo il segretario federale non avevano capito che "volevamo portare lì sviluppo e investimenti". Peccato, saremo più fortunati la prossima volta". "Non vorrei - ha aggiunto in tono scherzoso - che qualcuno del governo italiano abbia detto di non farci partire...".
L'annuncio del viaggio fatto ad agosto aveva suscitato l'ilarità di alcuni avversari politici, come la portavoce nazionale di Ncd Valentina Castaldini:
La Lega comunque non demorde e un viaggio presto sarà organizzato in un altro paese africano. "Ci sono contatti per una visita in Marocco - ha detto Salvini - un'altra terra ricca che esporta esseri umani"
"Me ne farò una ragione - ha commentato - ci tornerò quando avranno compreso che noi siamo qua per aiutarli" ha detto Salvini, spiegando con una certa delusione che "era tutto pronto, avevo anche fatto la vaccinazione per la febbre gialla e sono stato due giorni a letto. E invece non si parte. La cosa assurda è che vengono in migliaia qui come clandestini e poi noi non possiamo andare in certi paesi". Secondo il segretario federale non avevano capito che "volevamo portare lì sviluppo e investimenti". Peccato, saremo più fortunati la prossima volta". "Non vorrei - ha aggiunto in tono scherzoso - che qualcuno del governo italiano abbia detto di non farci partire...".
L'annuncio del viaggio fatto ad agosto aveva suscitato l'ilarità di alcuni avversari politici, come la portavoce nazionale di Ncd Valentina Castaldini:
La Lega comunque non demorde e un viaggio presto sarà organizzato in un altro paese africano. "Ci sono contatti per una visita in Marocco - ha detto Salvini - un'altra terra ricca che esporta esseri umani"
da
RepubblicaPolitica.it
Saviano, la vendetta del politicamente scorretto....Ezio Mauro
Saviano, la vendetta del politicamente scorretto
Elezioni
in Catalogna, vittoria a metà per gli indipendentisti di Artur Mas.
Oggi all’Onu l’incontro tra Obama e Putin, sul tavolo Siria e
Ucraina. Volkswagen, perde oltre il 6% in borsa e la stampa tedesca
parla di rischio crack. Italia, aumenta la fiducia sia dei
consumatori che delle imprese. Calcio, un campionato senza
padroni.
Il commento del direttore Ezio Mauro,in apertura della riunione di redazione del mattino. Gli interventi dei responsabili dei settori. Le nostre telecamere dentro Repubblica
di Gianluca Luzi, a cura di Giorgio Caruso
montaggio Valeria Lombardo
Il commento del direttore Ezio Mauro,in apertura della riunione di redazione del mattino. Gli interventi dei responsabili dei settori. Le nostre telecamere dentro Repubblica
di Gianluca Luzi, a cura di Giorgio Caruso
montaggio Valeria Lombardo
Giochi, nuove tasse per 800 milioni: giro di vite sulle slot machine
Giochi,
nuove tasse per 800 milioni: giro di vite sulle slot machine
ROMA
- Alle prese con una manovra da 27 miliardi di euro e la necessità
di trovare coperture per le misure in cantiere, dalla Tasi alle
pensioni, il governo mette di nuovo nel mirino il settore dei
giochi. Le intenzioni è di fare in modo che dalle slot e
videolotterie , arrivino dal prossimo anno circa 800 milioni di
€uro.....continua su IL Messaggero.it
In poche parole c'è voluto il governo di Renzi per colpire queste soc. di evasori e di gente poco raccomandabile ...gli altri governi cosa hanno fatto ? Nulla.... li hanno lasciati in pace a rovinare famiglie con la dipendenza del gioco ed accumulare miliardi di €uro esenti da tasse , quasi tutte con sede nei paradisi fiscali
27 set 2015
Pomezia, addio ferie e permessi. Così dipendenti salvano azienda
Pomezia, addio ferie e permessi. Così dipendenti salvano azienda
I
dipendenti salvano l'azienda. Rinunciando a ferie e permessi.
Succede a Pomezia, dove ha sede la Ads,
impresa di tecnologia e informatica con 16 sedi e una forza lavoro
di 1.500 unità. E dire che, solo sei anni fa, i dipendenti erano
appena 40. Il 'miracolo' è avvenuto anche per merito del
management:
"In questi anni - spiega l'amministratore delegato e
azionista Pietro Biscu - abbiamo deciso di reinvestire le
risorse a disposizione, senza concedere utili o premi. Finché
non si è accumulato un monte di ferie e permessi non
goduti pari a 3 milioni di euro, che hanno finito per incidere
pesantemente sul conto economico". Il fatturato 2015 è stimato
intorno ai 110 milioni di euro ma la marginalità è bassa; così,
quei 3 milioni di euro sul groppone, rischiano di frenare
ulteriori investimenti.
Per questo i dipendenti hanno deciso di azzerare i giorni di riposo accumulati, alleggerendo il conto economico di 2 milioni di euro: "E' il clima di entusiasmo e il desiderio di contribuire ai destini dell'azienda che ha portato centinaia di persone a una tale scelta - sottolinea Biscu -. Il clima di solidarietà che si è instaurato ci permette diguardare al futuro con più ottimismo".
Da MicrosoftNotizie.com
Una preghiera ai sindacalisti di questa azienda : Invitate la Camusso e insegnatele cosa vuol dire essere sindacalisti ...grazie , Sono quelli come voi che salveranno il vero sindacato dei lavoratori
Per questo i dipendenti hanno deciso di azzerare i giorni di riposo accumulati, alleggerendo il conto economico di 2 milioni di euro: "E' il clima di entusiasmo e il desiderio di contribuire ai destini dell'azienda che ha portato centinaia di persone a una tale scelta - sottolinea Biscu -. Il clima di solidarietà che si è instaurato ci permette diguardare al futuro con più ottimismo".
Da MicrosoftNotizie.com
Una preghiera ai sindacalisti di questa azienda : Invitate la Camusso e insegnatele cosa vuol dire essere sindacalisti ...grazie , Sono quelli come voi che salveranno il vero sindacato dei lavoratori
Armi ad Al-Qaeda in Siria. Nuove ombre sui ribelli addestrati dagli USA
Armi ad Al-Qaeda in Siria. Nuove ombre sui ribelli addestrati dagli USA
Ribelli addestrati dagli Stati Uniti hanno ceduto munizioni e veicoli al braccio siriano di Al Qaeda, per accedere a una zona da quest’ultimo controllata.
Piove sul bagnato della già contestatissima missione americana per la formazione dei combattenti siriani, chiamati a battersi contro l’ISIL. Alti comandi statunitensi fanno risalire l’accaduto al ventuno o ventidue settembre e lo stesso Pentagono conferma l’episodio attraverso il suo portavoce. Un episodio che le stesse fonti bollano come un’aperta violazione delle regole d’ingaggio sottoscritte dai partecipanti al programma.
Appena pochi giorni fa, rispondendo nel corso di un’audizione al Senato americano, il generale Lloyd Austin aveva stimato in appena “quattro o cinque” i ribelli addestrati dagli Stati Uniti, ancora effttivamente operativi in Siria.
Da http://www.msn.com/it-it/notizie/mondo/armi-ad-al-qaeda-in-siria
26 set 2015
Libia, media locali: "Ucciso il boss degli scafisti"
Libia, media locali: "Ucciso il boss degli scafisti"
Secondo
la stampa libica, il convoglio di Salah Al-Maskhout sarebbe stato
bloccato nei pressi del Medical Centre di Tripoli da 4 uomini armati,
probabilmente professionisti
Salah
Al-Maskhout, considerato il principale boss del traffico di esseri
umani a Zuwara, in Libia, sarebbe stato ucciso ieri a Tripoli insieme
a 8 suoi miliziani. La notizia è stata riportata da alcuni media
libici, tra cui il sito di Libya
Herald.
Salah Al-Maskhout, ex ufficiale dell'esercito libico nell'era
Gheddafi, sarebbe stato ucciso da uomini armati, probabilmente
"professionisti".
Secondo i media libici, Maskhout era andato a visitare alcuni parenti nei pressi del Medical Centre di Tripoli, accompagnato dalla sua scorta. Il convoglio sarebbe stato fermato da uomini armati, "almeno 4". Poi la sparatoria, con i 4 "armati solo di pistole" che avrebbero colpito Maskhout e ucciso altre 8 guardie del corpo. Libya Heraldsottolinea che gli uomini di Maskhout erano "armati di AK47" e che dunque il team che li ha uccisi era composto "probabilmente da professionisti".
Zuwara è la cittadina portuale teatro della strage di centinaia di migranti, lo scorso mese,
Secondo i media libici, Maskhout era andato a visitare alcuni parenti nei pressi del Medical Centre di Tripoli, accompagnato dalla sua scorta. Il convoglio sarebbe stato fermato da uomini armati, "almeno 4". Poi la sparatoria, con i 4 "armati solo di pistole" che avrebbero colpito Maskhout e ucciso altre 8 guardie del corpo. Libya Heraldsottolinea che gli uomini di Maskhout erano "armati di AK47" e che dunque il team che li ha uccisi era composto "probabilmente da professionisti".
Zuwara è la cittadina portuale teatro della strage di centinaia di migranti, lo scorso mese,
naufragati su un barcone a poca distanza dalla costa. Le
tragiche immagini dei cadaveri dei bimbi sul bagnasciuga hanno fatto
il giro del mondo. Le milizie locali hanno dichiarato una vera e
propria "guerra" ai trafficanti, con il sostegno della gran
parte della popolazione.
Da
Repubblica.it
George Soros: «Se il premier porta a termine le riforme l’Italia crescerà più del resto d’Europa»
George Soros: «Se il premier porta a termine le riforme l’Italia crescerà più del resto d’Europa»
George Soros (Ansa)
Di Federico Fubini per il Corriere Della Sera.it
Il finanziere di origini ungheresi domani incontrerà Renzi a New York: «Il futuro dell’Ue si decide sui migranti: investire nell’accoglienza può dare grandi frutti»
Dopo la fine della crisi finanziaria in Occidente, a 85 anni George Soros ha smesso di vivere ogni giorno sui mercati. Alla gestione diretta di Quantum, il suo fondo da circa 22 miliardi di dollari, adesso preferisce l’impegno nelle sue fondazioni che aiutano i rifugiati e i migranti in Italia, in Grecia, lungo tutte le rotte dei Balcani e in Ungheria. Si è convinto che le prospettive dell’Europa - inclusa la ripresa dell’economia - si decidano sulle sue capacità di assorbire i nuovi stranieri. Domani lo dirà a Matteo Renzi, quando lo incontrerà a New York .Dopo gli choc di questi anni, lei crede davvero che l’area euro stia tornando a una crescita solida?
«L’economia europea in effetti sta migliorando, se la ripresa non verrà danneggiata da nuovi episodi di instabilità finanziaria come quelli delle ultime settimane. La mia impressione - dice Soros - è che alla politica monetaria delle banche centrali venga chiesto troppo, più di quanto possa dare. Ci sarebbe bisogno di una politica di bilancio che incoraggi la crescita, eppure questo è esattamente quello che manca».
Vuole dire che i governi dell’area euro dovrebbero gestire i conti con un approccio più espansivo?
«Sì, serve una politica di bilancio espansiva, che sostenga la ripresa. Del resto la soluzione alla crisi migratoria, e persino la soluzione alla crisi ucraina e alla minaccia rappresentata dalla Russia, richiedono che l’Europa faccia degli investimenti seri. Darebbero grandi frutti: accogliere i migranti e i rifugiati e impegnarsi nel garantire loro una sistemazione produrrebbe un effetto molto positivo per l’economia europea. Ma tutto questo implica uno stimolo di bilancio».
Crede che anche l’Italia questa volta riuscirà a partecipare alla ripresa dell’area euro?
«Sinceramente, per le prospettive dell’Italia ho buone speranze. Matteo Renzi è riuscito a introdurre dei cambiamenti importanti nel mercato del lavoro. Adesso sta affrontando il problema dei crediti incagliati e delle sofferenze nei bilanci delle banche, e dopo questo passaggio l’economia italiana potrebbe in realtà crescere più in fretta del resto d’Europa».
Perché dà tanta importanza alla crisi migratoria per la crescita economica?
«In negativo, perché la crisi migratoria minaccia di distruggere l’Unione Europea. Non dimentichiamo che la Ue sta vivendo varie crisi allo stesso tempo e questa è solo una di esse. La Grecia, la guerra in Ucraina, il rischio di uscita della Gran Bretagna dall’Unione e la stessa crisi dell’area euro sono le altre. Angela Merkel ha dimostrato di essere una vera statista, perché ha capito quanto sia critica la questione migratoria. Senza una politica realmente europea su questo fronte, il fatto che ogni Paese si muove per proprio conto potrebbe distruggere l’Unione. Di certo ha già distrutto Schengen, l’accordo sulla libertà di movimento delle persone. E il mercato unico sulla libertà delle merci attraverso le frontiere europee può essere la prossima vittima».
Crede che la soluzione sia un sistema vincolante di quote che distribuisca migranti e rifugiati nei vari Paesi?
«Dobbiamo arrivare a creare una organizzazione europea che cooperi con i vari Stati disposti ad accettare i rifugiati. I dettagli dipenderanno dalla volontà e dalla capacità dei singoli Paesi di assorbire nuovi arrivi. È evidente che quella della Germania è superiore a quelle di Grecia o Ungheria. Ma questa capacità di assorbimento bisogna anche svilupparla. Oggi l’agitarsi più vuoto e inutile mi pare sia in Francia e in Gran Bretagna: per entrambe la capacità di accogliere risulta molto sotto a quanto dovrebbe essere. Anche solo per ragioni demografiche, l’Europa ha bisogno di un milione di nuovi arrivi ogni anno. E i Paesi che ne accoglieranno di più, sono quelli che cresceranno di più in futuro».
Vede una concorrenza fra Paesi europei, quali riescono ad attrarre gli stranieri più qualificati?
«Certamente sì. I siriani che arrivano in Europa tendono a essere istruiti e rappresentano una fonte molto qualificata di lavoro per il futuro. Il perché è ovvio, se ci si riflette: per affrontare il viaggio fino alla Germania questi rifugiati hanno bisogno di un bel po’ di denaro. Ciò significa che è la crema della società siriana che attualmente sta affluendo in Germania. E la Germania è interessatissima ad accoglierli».
Intanto la Grecia è travolta dagli sbarchi. Ritiene almeno che il suo futuro nell’euro sia assicurato?
«Purtroppo il problema greco non è risolto, perché quel Paese ha dovuto accettare condizioni che gli sono state imposte. Non le ha scelte. C’è un atteggiamento ostile in Grecia di fronte all’idea di realizzare davvero quei piani, dunque questa è una ferita che continuerà a infettarsi e a assorbire un sacco di risorse. Molte più di quanto sarebbe giusto».
Cosa intende dire, che la Grecia non va più finanziata?
«Dico solo che l’ammontare speso per la Grecia è almeno dieci volte più vasto di quello speso per l’Ucraina, un Paese che non chiede altro che di avanzare nelle riforme. È un paradosso. C’è un Paese che vuole essere un alleato dell’Europa, ma viene trascurato. E c’è un altro Paese che è un suddito riluttante dell’Europa e riceve francamente, decisamente, troppo».
Suggerisce di spostare risorse e attenzione all’Ucraina?
«Purtroppo gli europei sono stati molto miopi. La nuova Ucraina nata con la rivoluzione di piazza Maidan sarebbe una grande risorsa per l’Europa, investirvi varrebbe veramente la pena. Ma ciò non viene capito e questa totale incomprensione sta mettendo a rischio la sopravvivenza stessa dell’Ucraina, il migliore alleato dell’Europa di fronte alla pressione della Russia putiniana».
Ostia, Libera contro M5S: "Ritirate il dossier pieno di falsità altrimenti quereliamo"
Ostia, Libera contro M5S: "Ritirate il dossier pieno di falsità altrimenti quereliamo"
L'associazione
chiede che venga ritirato il report dei pentastellati sulla mafia e
il litorale romano. Don Ciotti: "Ben vengano le documentazioni
volte a dissipare le ambiguità a patto che siano oneste. Altrimenti
la denuncia diventa diffamazione"
"Invitiamo
il Movimento 5 Stelle a ritirare entro oggi quanto detto all'interno
del dossier su Ostia e consegnato alla Commissione Antimafia
altrimenti siamo pronti ad andare in Procura e a fare una querela
ufficiale". Lo ha annunciato Gabriella Stramaccioni della
presidenza Libera durante una conferenza convocata in Campidoglio, in
merito al dossier M5S "Mafia e litorale romano: il caso Ostia".
"Faremo anche nei confronti del quotidiano Il Tempo che ha
riportato questo dossier perchè la situazione molto grave e non
possiamo permetterlo per le persone che operano su quel territorio.
La mafia sul territorio c'è e noi l'abbiamo conosciuta e la
combattiamo. Noi non facciamo twitter ma portiamo i documenti in
Procura e nessuna forza politica può permettersi di fare attacchi
criminali", ha aggiunto la rappresentante di Libera,
l'associazione che "si costituirà parte civile il 5 novembre al
processo contro Mafia Capitale".
Dello
stesso parere Don Luigi Ciotti, fondatore di Libera, che in un
messaggio letto durante la conferenza, ha detto: "La ricerca
della verità è la base della giustizia. Ben vengano allora tutte le
documentazioni, analisi, testimonianze volte a dissipare le ambiguità
e rischiarare le zone d'ombra. Ma a patto che siano oneste, serie,
disinteressate, nè mosse dalla presunzione di avere in tasca quella
verità che si dice di cercare. Se mancano queste prerogative etiche,
la denuncia diventa diffamazione, calunnia. E' nostra intenzione
dimostrare che proprio questo è il caso del dossier in questione,
riservandoci di adire a vie legali se chi l'ha redatto non fa
pubblica ammenda delle falsità dette e scritte".
Replica
il M5S che "smentisce in toto il contenuto di un articolo
apparso ieri sul quotidiano il Tempo, dal titolo 'I silenzi scomodi
di Libera su Tassone'. Quanto scritto dal giornalista non corrisponde
in alcun modo alla relazione ufficiale redatta dai rappresentanti
capitolini e regionali, che, al contrario di quanto riportato dal
Tempo, non è infatti stata ancora depositata in Commissione
Antimafia - prosegue la nota - Non comprendiamo il motivo per cui
oggi Libera faccia una conferenza stampa contro il M5S, forza
politica del tutto estranea ai fatti di mafia capitale''.
E
invece le associazioni Libera e Uisp rispondono con cinque punti alle
"bugie del Movimento 5 Stelle" contenute all'interno del
dossier. "Il nostro lavoro è fatto con assoluta trasparenza per
arginare e sconfiggere malaffare e corruzione che per troppi anni
hanno fatto da padrone sul litorale laziale. Abbiamo convocato questa
conferenza in Campidoglio - ha spiegato Gabriella Stramaccioni della
presidenza di Libera - anche se non è nel nostro stile ma ieri su un
quotidiano sono state riportate notizia false e infamanti. Quindi
siamo qui per rispondere al dossier del Movimento 5 Stelle perché
credo che a Roma e a Ostia abbiano fatto parte del problema e non
della soluzione operando in maniera strumentale e attaccando chi
invece sul territorio ha fatto le battaglie. Non vogliamo continuare
a essere attaccati in maniera indegna e rigettiamo le accuse
riportate".
"Libera
è nata su Ostia con un presidio di ragazzi e non è da un giorno che
facciamo attività sul territorio - ha sottolineato Marco Genovese,
coordinatore di Libera Roma - un lavoro che ci ha portato a una serie
di denunce quando Ostia non era all'ordine del giorno ma noi
c'eravamo dicendo cosa accadeva. L'attività è sempre stata molto
intensa". "C'è un tema di diritto e democrazia che viene
leso e su questo bisogna stare attenti", ha aggiunto il
presidente Uisp di Roma, Gianluca di Girolami.
Cinque
i punti contro il dossier M5S: 1 - Non vi è nessun affidamento
diretto della spiaggia Libera Spqr. Uisp e Libera hanno partecipato
al bando pubblico con esito pubblicato in data 10 aprile 2014 e l'Ati
con a capofila la Uisp è entrata in possesso della spiaggia solo ad
aprile 2015. 2 - Da aprile a oggi sulla spiaggia sono state
organizzate diverse iniziative per la promozione della cultura della
legalita'. 3 - Né Libera né la Uisp sono entrate mai nella gestione
della spiaggia denominata Faber Beach che è una spiaggia Libera
attrezzata, posta sotto sequestro dall'amministrazione giudiziaria lo
scorso anno. Libera, insieme alle associazioni Stand Up, si è
impegnata gratuitamente a favorire percorsi di socializzazione e di
cultura della legalità con decine di iniziative. 4 - Libera non ha
mai preso contributi per l'iniziativa "Ostia Cinema Station".
5 - Libera si è costituita parte civile nei processi contro il clan
Fasciani e i suoi prestanome, contro il clan Spada, con la presenza
in Aula di decine di ragazzi e di associazioni del territorio di
Ostia e di Roma
da
Repubblica.it
25 set 2015
LA VERA STORIA DEI CASAMONICA. ALTRO CHE FOLKLORE
LA VERA STORIA DEI CASAMONICA. ALTRO CHE FOLKLORE
da L' Espresso & La Repubblica.it
Il
romanzo nero dei Casamonica
Cocaina
e pestaggi. Usura e omertà. Legami con camorra e 'ndrangheta.
Controllo del territorio a Roma. Altro che folklore. Indagine sul un
clan potente e violento
alle
roulotte alle Ferrari, dal recupero crediti a colpi di mazza ai conti
nelle banche di San Marino e Montecarlo.
L'inchiesta di copertinadell'Espresso in edicola venerdì ripercorre la storia segreta dei Casamonica dal loro arrivo a Roma nei primi anni Sessanta fino ai funerali di Vittorio, celebrati il 20 agosto scorso nella chiesa di Don Bosco al quartiere Tuscolano con un funerale sfarzoso che equivale a un coming out mediatico.
“Siamo noi i re”, ha voluto annunciare il clan urbi et orbi lanciando la sua sfida ai poteri dello Stato.
Decenni di arresti e sequestri hanno inciso poco sugli assetti di potere della famiglia che ha prosperato con commercio di autoveicoli e al servizio dell'usuraio Enrico Nicoletti, il cassiere della Banda della Magliana, amico fraterno di Vittorio Casamonica.
ESPRESSO+ L'INCHIESTA INTEGRALE
Luciano Casamonica, 58 anni, nipote di Vittorio, incaricato di parlare con la stampa dopo le polemiche seguite alle esequie, ha precedenti per spaccio di stupefacenti, oltre a un inizio di carriera artistica come attore al fianco di Tomas Milian e Orson Welles nello spaghetti western Tepepa.
Il cugino omonimo, 47 anni, fotografato con l'ex sindaco Gianni Alemanno al centro di accoglienza Baobab, è stato condannato per omicidio, furto e rapine. Entrambi sono liberi.
Rocco Casamonica, nato nel 1957, è stato a fianco del suo socio Pietro D'Ardes e del suo legale Giuseppe Mancini e del clan 'ndranghetista degli Alvaro nella scalata della All Services, principale cooperativa del porto di Gioia Tauro. Tutti i protagonisti dell'affare sono stati condannati in via definitiva salvo Rocco, mai indagato né sentito.
Molto attive nel business del clan anche le donne, da Vera, apparsa nello show Porta a porta di Bruno Vespa con il nipote Victor, ad Anna Di Silvio e Angiolina Di Rocco, legate al patriarca Vittorio.
L'inchiesta dell'Espresso in edicola racconta le alleanze dei Casamonica con le cosche calabresi più importanti (Alvaro-Piromalli, Nirta-Pelle) e con i camorristi.
La famiglia di ex nomadi ha potuto contare su una capacità corruttiva e intimidatoria fuori dal comune su consulenti legali e finanziari di prim'ordine e su un sistema di protezioni politiche.
Il romanzo nero dei Casamonica e dei loro parenti (Di Rocco, Di Silvio, Spinelli, Spada, De Rosa) è un lungo elenco di astuzie usate per costruire un tesoro immobiliare in larga parte abusivo e non censito in tutto il quadrante orientale di Roma, dal Nomentano all'Anagnina, dalla Romanina ai Castelli, e per comprare i magistrati, come il sostituto procuratore di Roma, Roberto Staffa, arrestato per uno scambio di favori sessuali con l'amante di Consiglio Casamonica, considerato da alcuni investigatori, il successore di Vittorio alla guida della famiglia.
L'inchiesta di Staffa del 2012, che aveva portato a condanne in primo grado per complessivi 360 anni, è stata smontata e ridimensionata dalla Cassazione lo scorso maggio.
Insieme all'evoluzione dei nuovi rami di business (droga, slot machines, locali notturni), l'uso delle armi da fuoco si sta aggiungendo ai metodi tradizionali impiegati dagli elementi criminali dei Casamonica: i pestaggi ai creditori insolventi.
L'inchiesta di copertinadell'Espresso in edicola venerdì ripercorre la storia segreta dei Casamonica dal loro arrivo a Roma nei primi anni Sessanta fino ai funerali di Vittorio, celebrati il 20 agosto scorso nella chiesa di Don Bosco al quartiere Tuscolano con un funerale sfarzoso che equivale a un coming out mediatico.
“Siamo noi i re”, ha voluto annunciare il clan urbi et orbi lanciando la sua sfida ai poteri dello Stato.
Decenni di arresti e sequestri hanno inciso poco sugli assetti di potere della famiglia che ha prosperato con commercio di autoveicoli e al servizio dell'usuraio Enrico Nicoletti, il cassiere della Banda della Magliana, amico fraterno di Vittorio Casamonica.
ESPRESSO+ L'INCHIESTA INTEGRALE
Luciano Casamonica, 58 anni, nipote di Vittorio, incaricato di parlare con la stampa dopo le polemiche seguite alle esequie, ha precedenti per spaccio di stupefacenti, oltre a un inizio di carriera artistica come attore al fianco di Tomas Milian e Orson Welles nello spaghetti western Tepepa.
Il cugino omonimo, 47 anni, fotografato con l'ex sindaco Gianni Alemanno al centro di accoglienza Baobab, è stato condannato per omicidio, furto e rapine. Entrambi sono liberi.
Rocco Casamonica, nato nel 1957, è stato a fianco del suo socio Pietro D'Ardes e del suo legale Giuseppe Mancini e del clan 'ndranghetista degli Alvaro nella scalata della All Services, principale cooperativa del porto di Gioia Tauro. Tutti i protagonisti dell'affare sono stati condannati in via definitiva salvo Rocco, mai indagato né sentito.
Molto attive nel business del clan anche le donne, da Vera, apparsa nello show Porta a porta di Bruno Vespa con il nipote Victor, ad Anna Di Silvio e Angiolina Di Rocco, legate al patriarca Vittorio.
L'inchiesta dell'Espresso in edicola racconta le alleanze dei Casamonica con le cosche calabresi più importanti (Alvaro-Piromalli, Nirta-Pelle) e con i camorristi.
La famiglia di ex nomadi ha potuto contare su una capacità corruttiva e intimidatoria fuori dal comune su consulenti legali e finanziari di prim'ordine e su un sistema di protezioni politiche.
Il romanzo nero dei Casamonica e dei loro parenti (Di Rocco, Di Silvio, Spinelli, Spada, De Rosa) è un lungo elenco di astuzie usate per costruire un tesoro immobiliare in larga parte abusivo e non censito in tutto il quadrante orientale di Roma, dal Nomentano all'Anagnina, dalla Romanina ai Castelli, e per comprare i magistrati, come il sostituto procuratore di Roma, Roberto Staffa, arrestato per uno scambio di favori sessuali con l'amante di Consiglio Casamonica, considerato da alcuni investigatori, il successore di Vittorio alla guida della famiglia.
L'inchiesta di Staffa del 2012, che aveva portato a condanne in primo grado per complessivi 360 anni, è stata smontata e ridimensionata dalla Cassazione lo scorso maggio.
Insieme all'evoluzione dei nuovi rami di business (droga, slot machines, locali notturni), l'uso delle armi da fuoco si sta aggiungendo ai metodi tradizionali impiegati dagli elementi criminali dei Casamonica: i pestaggi ai creditori insolventi.
24 set 2015
Eataly conquisterà anche a Parigi
Eataly conquisterà anche a Parigi
Oscar Farinetti
Parigi attende l’arrivo di Eataly. Che la catena di ristoranti e punti vendita alimentari fondata da Oscar Farinetti volesse aprire un megastore nel cuore della capitale francese lo si sapeva da tempo, ora però cominciano ad emergere nuovi dettagli.
Secondo
Le Figaro, il nuovo negozio avrà una superficie di quattromila metri
quadri, uno spazio enorme e difficilissimo da trovare negli spazi
angusti del vecchio centro parigino. Secondo il quotidiano, il
primo Eataly transalpino aprirà infatti in rue
Sainte-Croix-de-la-Bretonnerie, nel Marais, uno dei quartieri più
antichi e trendy della capitale, a due passi dalla Senna, dall’Hotel
del Ville (il municipio attualmente guidato dal sindaco Anne Hidalgo)
e dai grandi magazzini BHV. In Francia, l’ambasciatore del cibo
Made in Italy si appoggia a un partner d’eccezione: Les Galeries
Lafayette, proprietario dei grandi magazzini del lusso noti in tutto
il mondo. Una formula, quella del partenariato, che si è già
rivelata vincente altrove. Negli Stati Uniti, dove si è già
impiantato da tempo, Eataly ha ceduto la gestione del marchio al
gruppo dei fratelli Saper, tycoon della finanza e dell’industria
medica. In Turchia è la famiglia Zorlu, una delle più ricche del
Paese, ad aver acquisito il franchising.
Oscar Farinetti sta portando l' eccellenza italiana in giro per il mondo, dove viene apprezzata e condivisa, ma la sua amicizia con Renzi a qualcuno qui in Italia non va bene .....alla faccia dei gufi
Accordo AnsaldoBreda, salvi i 140 lavoratori di Carini
Accordo AnsaldoBreda, salvi i 140 lavoratori di Carini
E’
stato siglato questo pomeriggio, al Mise, l’accordo che salva i
posti di lavoro dei 140 dipendentiAnsaldo
Breda di Carini attraverso passaggi a Rfi, Ferrovie e altre aziende
del gruppo Finmeccanica a Palermo. Dopo mesi di trattative una buona
notizia per i lavoratori della cittadina del palermitano.
Oggi è stato siglato l’accordo al Mise
L’accordo prevede che 65 lavoratori passeranno a Rfi per la manutenzione dei treni nel sito di Carini, che viene ceduto gratuitamente, e altri 40 a Trenitalia sempre per le stesse attività nelle sedi palermitane della società. Tutti seguiranno dei corsi di formazione a partire da novembre. Il resto degli operai saranno salvaguardati fra possibilità di pensione con la legge Fornero e l’opzione di trasferimento in altri siti Ansaldo d’Italia e nell’unica azienda Finmeccanica di Palermo, la Select Es.
da L' Unità.it
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