Libia, media locali: "Ucciso il boss degli scafisti"
Secondo
la stampa libica, il convoglio di Salah Al-Maskhout sarebbe stato
bloccato nei pressi del Medical Centre di Tripoli da 4 uomini armati,
probabilmente professionisti
Salah
Al-Maskhout, considerato il principale boss del traffico di esseri
umani a Zuwara, in Libia, sarebbe stato ucciso ieri a Tripoli insieme
a 8 suoi miliziani. La notizia è stata riportata da alcuni media
libici, tra cui il sito di Libya
Herald.
Salah Al-Maskhout, ex ufficiale dell'esercito libico nell'era
Gheddafi, sarebbe stato ucciso da uomini armati, probabilmente
"professionisti".
Secondo i media libici, Maskhout era andato a visitare alcuni parenti nei pressi del Medical Centre di Tripoli, accompagnato dalla sua scorta. Il convoglio sarebbe stato fermato da uomini armati, "almeno 4". Poi la sparatoria, con i 4 "armati solo di pistole" che avrebbero colpito Maskhout e ucciso altre 8 guardie del corpo. Libya Heraldsottolinea che gli uomini di Maskhout erano "armati di AK47" e che dunque il team che li ha uccisi era composto "probabilmente da professionisti".
Zuwara è la cittadina portuale teatro della strage di centinaia di migranti, lo scorso mese,
Secondo i media libici, Maskhout era andato a visitare alcuni parenti nei pressi del Medical Centre di Tripoli, accompagnato dalla sua scorta. Il convoglio sarebbe stato fermato da uomini armati, "almeno 4". Poi la sparatoria, con i 4 "armati solo di pistole" che avrebbero colpito Maskhout e ucciso altre 8 guardie del corpo. Libya Heraldsottolinea che gli uomini di Maskhout erano "armati di AK47" e che dunque il team che li ha uccisi era composto "probabilmente da professionisti".
Zuwara è la cittadina portuale teatro della strage di centinaia di migranti, lo scorso mese,
naufragati su un barcone a poca distanza dalla costa. Le
tragiche immagini dei cadaveri dei bimbi sul bagnasciuga hanno fatto
il giro del mondo. Le milizie locali hanno dichiarato una vera e
propria "guerra" ai trafficanti, con il sostegno della gran
parte della popolazione.
Da
Repubblica.it
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