I
migliori 10 libri del 2015 scelti dalla libreria indipendente
“Empatia”
Quali
sono stati i migliori libri di questo 2015? Chi può rispondere se
non i librai indipendenti che per tutta la stagione hanno fatto
innamorare le persone della lettura?
Volevamo
offrirvi una selezione di dieci tra i migliori libri usciti
quest’anno e abbiamo pensato di dar voce ad una libreria
indipendente.
Consapevoli
del fatto che in Italia esistono realtà che, grazie alla passione e
alla competenza di chi le anima, assolvono ad un compito di grande
rilevanza sociale, “mettersi al servizio dei libri e delle loro
storie”, anticipiamo con questo articolo una rubrica sulle librerie
indipendenti e i consigli di lettura che troverà spazio dal prossimo
anno qui sul sito de l’Unità.
“Abbiamo passato e continuiamo
a passare ore alla ricerca del titolo giusto, andando a ripescare
libri che magari hanno avuto poca fortuna e scegliendo con cura tra
le novità di piccoli e grandi editori” ci dice Franco
Di Battista,
che insieme a Rachele
Palmieri gestisce
lo spazio libri diEmpatia,
una libreria caffè di Teramo che è diventata un vero e proprio
punto di riferimento culturale per la gente del posto.
“L’
idea fondante è che vogliamo che la nostra sia una libreria per
i lettori e non per gli editori o per gli autori. Questa idea si è
concretizzata principalmente con “la presentazione del lettore”:
invece di invitare critici o giornalisti, della presentazione si
occupano uno o più lettori che hanno scelto e amato quel
testo”.
Intorno ad Empatia e alle sue attività si è sviluppato
un numeroso nucleo di persone: individui di tutte le età, alcuni dei
quali hanno scoperto il piacere della lettura grazie alla dedizione
di questi speciali librai:
“L’età dei frequentatori del
locale va dai 15 ai 70 anni” continua Franco “gente affamata e
curiosa che vuole parlare e confrontarsi e avere consigli e parlarti
delle sue storie e poi farti tornare indietro le storie dei libri che
gli hai consigliato cambiandole e arricchendole sempre un
po’. Insomma, insieme a tutti ci sentiamo parte di un circolo
virtuoso: una piccola comunità delle lettere in provincia”.
Ecco
quindi la lista”personale e sicuramente manchevole” dei migliori
libri del 2015 targata Empatia:
Luciano
Funetta, Dalle
rovine,
(Tunué)
Per la potenza delle voci che provengono dalle rovine;
perché ci spiegano che la paura è l’ultima cosa di cui
preoccuparsi.
Tommaso
Pincio, Panorama,
(NN)
Un romanzo in cui tutto si mescola e ci trascina via. Forse
la lettura, nel suo senso più alto, è un esercizio che basta a se
stesso.
Serena
Vitale, Il
defunto odiava i pettegolezzi,
(Adelphi)
Majakovskij: la sua morte e la sua Russia dissezionate
da una scrittrice sopraffina travestita da anatomopatologa e
detective.
David
James Poissant, Il
paradiso degli animali,
(NN) [trad. Gioia Guerzoni]
Un libro di racconti, crudeli e teneri
insieme, scritto senza usare “trucchi da quattro soldi”.
Lawrence
Wright, La
prigione della fede,
(Adelphi) [trad. Milena Zemira Ciccimarra]
Un’indagine
giornalistica su Scientology, per quanto ampia e documentata, che
diventa altro: spy story, biografia del fondatore, compendio della
fragilità della natura umana.
Marlon
James, Breve
storia di sette omicidi,
(Frassinelli) [Paola D’Accardi]
James trova il bandolo di una
matassa complicatissima e lo districa per noi. Trent’anni di storia
della Giamaica come nessuno ce li aveva mai raccontati prima.
Stefano
Anastasia, Valentina
Calderone, Luigi
Manconi, Federica Resta, Abolire
il carcere,
(Chiarelettere)
Avevamo
deciso di non inserire libri che avevamo presentato qui da noi, ma in
questo caso facciamo un’eccezione per qualcosa che va oltre il
libro. Per un mondo più sano e consapevole, anche noi diciamo no al
carcere.
Miriam
Toews, I
miei piccoli dispiaceri,
(Marcos y Marcos) [trad. Maurizia Balmelli]
Dove non arriva
l’ironia arriva l’amore: un romanzo che parla di vita e di morte
con la freschezza di Quattro matrimoni e un funerale.
François
Weyergans, Franz
e François,
(L’orma) [trad. Stefania Ricciardi]
Aspettavamo questa
traduzione da anni, e finalmente ce la regalano L’orma e Stefania
Ricciardi. “Uccidi il padre”, ma fallo con tenerezza.
Marilynne
Robinson, Lila,
(Einaudi)[trad. Eva Kampmann]
Se non siete mai stati a Gilead,
partite da lì, e in ogni caso leggete la Robinson,
soprattutto voi che amate Faulkner.