Vietati burqa e niqab, spunta il logo negli ospedali e negli uffici pubblici
Entra in vigore il provvedimento approvato dalla giunta di Roberto Maroni. Divieto di ingresso «a volto coperto in ospedali ed edifici pubblici regionali»
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il significato del termine: Divieto di ingresso «a volto coperto in
ospedali ed edifici pubblici regionali», anche con burqa e veli che
coprano il viso. Dal primo gennaio entra in vigore il provvedimento
approvato dalla giunta di Roberto Maroni che dà attuazione alla
normativa nazionale per la pubblica sicurezza. L’iniziativa era
stata annunciata dal governatore all’indomani degli attentati di
Parigi. Nel testo approvato, come riferito dallo stesso Maroni
durante la conferenza stampa dopo la riunione di giunta, non vengono
esplicitamente citati il burqa o altri tipi di velo, ma si fa
riferimento al Testo Unico di Pubblica sicurezza che prevede il
divieto di ingresso a «volto coperto». La vetrofania del
provvedimento, invece, si riferisce esplicitamente al velo integrale,
oltre a casco e passamontagna.
La
delibera
«È
una misura di sicurezza», aveva affermato il governatore lombardo.
La delibera si intitola «rafforzamento delle misure di accesso e
permanenza nelle sedi della giunta regionale e degli enti e società
facenti parte del sistema regionale». Ha spiegato Maroni: «Siccome
nel regolamento non è specificato spesso non si applica. Adesso è
scritto, quindi chi controlla gli ingressi sa che se vede qualcuno
con il volto coperto non deve farlo entrare. Non si tratta di una
nuova legge, è un regolamento che rende esplicito il riferimento a
una legge nazionale». Le strutture regionali dovranno ora adottare
«entro il 31 dicembre» gli atti dirigenziali necessari
all’attuazione.Divieto di ingresso «a volto coperto in ospedali ed
edifici pubblici regionali», anche con burqa e veli che coprano il
viso. Dal primo gennaio entra in vigore il provvedimento approvato
dalla giunta di Roberto Maroni che dà attuazione alla normativa
nazionale per la pubblica sicurezza. L’iniziativa era stata
annunciata dal governatore all’indomani degli attentati di Parigi.
Nel testo approvato, come riferito dallo stesso Maroni durante la
conferenza stampa dopo la riunione di giunta, non vengono
esplicitamente citati il burqa o altri tipi di velo, ma si fa
riferimento al Testo Unico di Pubblica sicurezza che prevede il
divieto di ingresso a «volto coperto». La vetrofania del
provvedimento, invece, si riferisce esplicitamente al velo integrale,
oltre a casco e passamontagna.
La
delibera
«È
una misura di sicurezza», aveva affermato il governatore lombardo.
La delibera si intitola «rafforzamento delle misure di accesso e
permanenza nelle sedi della giunta regionale e degli enti e società
facenti parte del sistema regionale». Ha spiegato Maroni: «Siccome
nel regolamento non è specificato spesso non si applica. Adesso è
scritto, quindi chi controlla gli ingressi sa che se vede qualcuno
con il volto coperto non deve farlo entrare. Non si tratta di una
nuova legge, è un regolamento che rende esplicito il riferimento a
una legge nazionale». Le strutture regionali dovranno ora adottare
«entro il 31 dicembre» gli atti dirigenziali necessari
all’attuazione.
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