Il
gioco di squadra che solo
Giachetti può offrire alla Capitale
Né
il M5S né la destra potranno garantire un livello pari di qualità e
di libertà
La
scelta di Roberto Giachetti di anticipare i nomi che comporranno la
sua giunta in caso di vittoria rappresenta certamente un messaggio
efficace in quest’ultima fase di campagna elettorale. Ma in questa
decisione c’è di più: c’è la trasparenza di persone scelte
senza passare per il bilancino dei partiti e delle correnti, c’è
la qualità di una squadra composta in grandissima parte da tecnici
competenti nelle materie di cui si andranno a occupare, c’è la
consapevolezza di giocarsi il tutto per tutto sfidando vecchie
liturgie per rivolgersi direttamente alla città. È un azzardo? Sì,
lo è. Ma sarebbe stato difficile fare altrimenti e apparire
ugualmente credibili e competitivi.
Qui
non si tratta semplicemente di rincorrere il Movimento Cinquestelle
sui temi in cui trova più facilmente il consenso dei cittadini. Da
oggi, infatti, sarà Virginia Raggi a dover dimostrare di essere
ugualmente libera (altro che le dimissioni in bianco nelle mani di
Grillo e Casaleggio jr) e soprattutto ugualmente in grado di mettere
in campo una squadra efficace per risollevare le sorti della
Capitale. Finora non un nome è pervenuto. E adesso sarà difficile
reggere il confronto.
Se
Giachetti ha scelto la discontinuità rispetto a indicazioni interne
ai partiti, può infatti contare su un lungo lavoro al servizio della
città che gli ha consentito di individuare nomi (e scelte
programmatiche) in maniera rapida e con garanzie di qualità. Non
potrà farlo il M5S, che paradossalmente appare più vittima degli
equilibri interni ed è certamente meno radicato nel tessuto
cittadino; non potrà farlo la destra, che già con Alemanno ha
mostrato tutta l’inadeguatezza del proprio mondo di fronte alla
sfida di governo della Capitale.
Potrà
essere la squadra il valore aggiunto di Giachetti nella difficile
corsa al Campidoglio. Perché per amministrare una città come Roma –
con la sua macchina burocratica, le sue municipalizzate, i suoi
problemi – non basta una sola persona e questo gli elettori
dovranno tenerlo presente prima di scegliere a chi affidare il
proprio voto.
di
Rudy Francesco Calvo per L' Unità.TV
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