Civitavecchia:
il M5S non abbassa le
tasse. Che fine hanno fatto i soldi
dell’Enel?
Civitavecchia
è una delle città più tassate d’Italia ma i soldi incassati dal
Comune da Enel non servono a diminuire la pressione fiscale
Sorda
a qualsiasi tipo di allarme e indifferente alle lamentele dei
cittadini, la maggioranza a Cinquestelle del consiglio comunale di
Civitavecchia è andata nuovamente fuori strada, approvando alcuni
giorni fa le nuove aliquote fiscali e lasciando praticamente
invariata la tassazione lacrime e sangue che ha dato il patentino
alla nostra Civitavecchia di essere una delle città più tassate
d’Italia.
Una
scelta deprecabile, quella operata dai Cinque Stelle e dal Sindaco
Cozzolino, che arriva peraltro dopo l’incasso dei soldi dell’Enel
che a questo punto ci chiediamo dove siano andati a finire. Non si
comprende infatti la logicità di mantenere fissa una delle pressioni
fiscali più alte d’Italia a fronte di un finanziamento esterno che
ha sicuramente ridato ossigeno alle casse comunali. E’ bene
ricordare che Cozzolino, nella sua campagna elettorale, si era più
volte scagliato contro l’azienda e la centrale Enel in nome della
salubrità e della tutela dell’ambiente, ma alla fine aveva deciso
di sottoscrivere una nuova convenzione pluriennale con Enel a favore
del comune da lui amministrato ed usare quei soldi per opere
pubbliche. Invece vengono utilizzati per la spesa corrente. E le
tasse rimangono invariate.
La
decisione presa è chiaramente penalizzante per le centinaia di
famiglie che in città hanno forti difficoltà ad arrivare alla fine
del mese ed è stata adottata con una leggerezza tale che rende
l’idea di come la sorte dei cittadini stia a cuore a questa giunta.
Con
questo voto siamo di nuovo di fronte alla politica che si erge a
prepotenza, dove le tasse aumentano a dismisura, dove la maggioranza
non ascolta ciò che consiglia la minoranza e dove i soldi dell’Enel
spariscono fagocitati nel grande burrone della finanza del Pincio.
In
tutto ciò, ovviamente, non va dimenticata la disastrosa situazione
delle società partecipate, sull’orlo del baratro, senza ancora un
briciolo di piano di risanamento, sebbene promesso a suo tempo, e con
i lavoratori senza stipendi da sette mesi. A questo vanno aggiunti in
questi giorni i lavoratori della Helyos, società che gestisce i
servizi di bidelleria ed accoglienza presso gli uffici comunali,
anche essi senza stipendio da qualche mese ed in procinto di
scioperare. In definitiva, un panorama disastroso, un futuro
altrettanto disastroso, con una giunta che, chiusa a riccio, continua
a tassare, senza logica, con il presunto obiettivo di risanare
distruggendo ogni barlume di speranza di amministrare secondo
efficienza, come legge e Costituzione vogliono.
Il
grande interrogativo resta: che fine hanno fatto i soldi dell’Enel?
E’
chiaro che, a prescindere dalla risposta, la spina a questa giunta va
staccata, per il bene della città e per il suo futuro. Che se ne
convincano i consiglieri di maggioranza, se non vogliono essere
complici dello scempio in atto.
di
Claudia Feuli per L' Unità.TV
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