Noi giovani che diciamo sì: ecco la Winter School di FutureDem
Nel
fine settimana l’appuntamento a Roma di noi giovani, che mettiamo
la faccia per costruire un futuro migliore
#GenerazioneSì.
Volendo spiegare al meglio il significato dell’hashtag che dà il
nome alla Winter
School,
che si svolge questo fine settimana a Roma, dobbiamo andare a
riprendere l’intervento della responsabile Comunicazione di
FutureDem, Cristina Salmena, alla conferenza stampa di presentazione
della tre giorni alla Camera dei deputati, una settimana fa: è una
somma di storie e idee, di giovani donne e di giovani uomini che
provano insieme ad immaginare un futuro diverso, migliore. È la
volontà di tanti ragazzi che hanno deciso di ‘metterci la faccia’
per dire sì alle riforme di questa legislatura, sì a Schengen e ad
un’Europa libera da barriere e confini, sì ai diritti civili e
all’amore uguale per tutti, sì ad un Paese più moderno, alla
giustizia e al merito. Sì insomma ad un cambiamento che risponda
alle necessità di una società in continua evoluzione.
#GenerazioneSì, perciò, non è qualcosa che si conclude con la tre
giorni, ma un cammino che intraprendiamo fino al referendum di fine
2016 che sancirà l’approvazione definitiva della più importante
delle riforme, quella Costituzionale.
Il
fine che si pone questa School tuttavia, non è soltanto questo: per
poter dire sì, e quindi approvare una riforma, è necessario
conoscerla. In continuità con l’attività che portiamo avanti sin
dal 2013, culminata con il riconoscimento da parte del premier Matteo
Renzi durante l’ultima Leopolda, questa School vuole fare
formazione, attraverso il dibattito e non solo, sui temi delle
riforme istituzionali. Lo faremo a partire da venerdì, con
l’incontro alla Camera con Maria Elena Boschi, ministro delle
Riforme costituzionali e quindi una delle figure più importanti di
questo processo riformatore, e proseguirà sabato 27 febbraio con il
confronto con tre grandi professori come Roberto d’Alimonte,
Francesco Clementi e Stefano Ceccanti, che approfondiranno
rispettivamente l’Italicum, la riforma del Titolo V e la riforma
del Senato, e con Walter Veltroni, con cui discuteremo
dell’importanza della cultura per l’Italia e guarderemo il suo
ultimo film I
bambini sanno.
La tre giorni si concluderà domenica 28 con il confronto (l’unico
prima del congresso) tra i candidati alla segreteria dei Giovani
democratici, Mattia Zunino e Dario Costantino, e con un’analisi sul
futuro di Roma e sulle prospettive di cambiamento
nell’amministrazione capitolina con Roberto Giachetti, candidato
sindaco alle primarie del centrosinistra.
Insomma,
una tre giorni che avrà come tema principale la sfida del
cambiamento del Paese nelle sue varie declinazioni, in una città,
Roma, che il cambiamento vuole e deve averlo, al livello politico e
amministrativo. Un percorso partecipato che accompagnerà i ragazzi
alla scadenza del referendum e lì coinvolgerà nella definizione di
un’opinione formata sulle sfide e le opportunità per il futuro,
con la consapevolezza dell’importanza che il percorso di riforme
riveste in tal senso.
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