4 giu 2015

Un test per valutare il proprio rischio di morte a 5 anni: l'iniziativa di Lancet

Un test per valutare il proprio rischio di morte a 5 anni: l'iniziativa di Lancet

La prestigiosa rivista pubblica un auto-questionario su stili di vita e storia medica per valutare il rischio di una prematura dipartita. Il tutto senza esami fisici, ma tutto basato sullo stile di vita e il proprio passato

di MAURIZIO PAGANELLI per Repubblica salute.it

ROMA - Un questionario a punteggio per calcolare il rischio di morte negli adulti tra i 40 e i 70 anni senza bisogno di un esame fisico o analisi specifiche: è quanto viene oggi raccontato dall'autorevole rivista Lancet per la popolazione del Regno Unito, riportando la ricerca del professor Erik Ingelsson e del dottor Andrea Ganna, del Karolinska Institutet (Svezia). Un questionario online sul sito interattivo Ubble, sviluppato con la collaborazione della charity Sense About Science (e il contributo della Knut and Alice Wallenberg Foundation e del Swedish Research Council) con 11 domande per le donne e 13 per gli uomini (alcune in comune).


La ricerca ha analizzato i dati raccolti tra il 2006 e il 2010 su quasi mezzo milione di personte tra i 40 e i 70 anni dalla UK Biobank in tutto il Paese, dove più di 1800 medici avevano registrato i dati sociodemografici, misurazioni fisiche, fattori di salute e stili di vita, storia medica, analisi del sangue. I ricercatori del Karolinska hanno utilizzato un modello statistico per assestare le valutazioni e i punteggi di probabilità basandosi su 655
specifiche varianti. Le macrovariabili prese in considerazione e analizzate per realizzare le domande sono 10: esami del sangue, funzioni cognitive, fattori di inizio vita, storia familiare, anamnesi personale, stile di vita e ambiente, misurazioni fisiche (altezza, pressione, grasso..), fattori psico-sociali, fattori specifici di genere e sociodemografici.

AUTOVALUTAZIONE - Tutto questo per raggiungere una specie di autovalutazione del rischio di morte entro i futuri 5 anni; vengono considerati indicatori importanti (e fanno parte delle domande) la velocità del camminare, il
fumo, gli aspetti psicologici (depressione, morte recente di congiunti), numero di figli, eventuali difficoltà economiche.

Lo scopo dichiarato è quello di aiutare l'individuo a valutare i rischi per la salute e i medici ad individuare individui ad alto rischio per trattamenti appropriati. Chiunque può calcolare la percentuale di rischio di decesso entro 5 anni e quella che viene chiamata la "Ubble age", cioé l'età di riferimento per la media di rischio di mortalità in base alla popolazione che ha gli stessi standard di risposte. Così l'"Ubble age" (Ubble sta per "UK Longevity Explorer") potrebbe essere assai inferiore o superiore all'età anagrafica.


Secondo il coautore Erik Ingelsson (Uppsala University), si tratta "della prima analisi di questo tipo che si basa su un così largo studio dei casi e non è limitato ad una specifica popolazione a rischio e non richiede esami di
laboratorio". Per gli autori è dimostrato che il passo di marcia nella camminata, malattie specifiche o lesioni nei due anni passati sono forti predittori di morte o sopravvivenza quanto le misurazioni biologiche (pressione del sangue o pulsazioni).


La validazione del calcolo del punteggio è stata poi fatta su 35.810 partecipanti in due centri in Scozia, con una approssimazione intorno all'80% sia negli uomini che nelle donne e una ulteriore "ricalibrazione" legate ai
fattori socioeconomici per tutto il Regno Unito. "Non è ovviamente una predizione determinista", ricorda l'altro autore, Ganna, "e ha una grado di incertezza, ma per chi ha rischio alto, si può correre ai ripari aumentando
l'attività fisica, o smettere di fumare o migliorando l'alimentazione". Simon Thompson e Peter Willeit (università di Cambridge), nel commento allo studio, segnalano le similitudini di questo questionario con la Carta di rischio cardiovascolare: "Se tutto questo porterà ad un miglioramento dell'autoconsapevolezza del proprio stato di salute o solamente ad un altro passo nella cosiddetta cybercondria è un aspetto che si può discutere".

SOLO PER IL REGNO UNITO? - Può essere esportato in altri Paesi questo calcolatore? E' valido per l'Italia? La risposta degli studiosi è chiara: "Se le variabili hanno correlazioni analoghe con il decesso, questo indicatore
potrebbe essere accurato e attendibile anche in altre realtà. In parole povere, il calcolatore può funzionare bene in Paesi simili al Regno Unito in termini di distribuzione demografica e fattori socioeconomici, fattori di rischio, stili di vita e servizi sanitari. Comunque non vi è modo di saperlo di sicuro se non attuando simili studi in larga scala negli altri singoli Paesi".

LE DOMANDE - 13 per gli uomini e 11 per le donne. Valido solo per adulti tra i 40 e i 70 anni. Età e genere sono le prime due domande. Quanti bambini partoriti è la terza domanda per le donne, mentre per l'uomo è il
numero di automobili in possesso, con quante persone si convive e quale la relazione di parentela. Poi due domande in comune sull'uso di tabacco (mai fumato? quanto fumi?). Domanda chiave per entrambi: come
consideri la tua salute? Eccellente, buona, sufficiente o scarsa. Poi l'altra in comune: come consideri la tua velocità di camminata (lenta, in media, veloce, nessuno di questi). All'uomo poi viene chiesto se il suo medico gli
ha comunicato di avere il diabete, alla donna se si è mai recata dal medico per stati d'ansia, nervoso, tensione, depressione.

Poi si passa alla domanda comune sul cancro, quindi all'uomo sulle malattie cardiache (attacco di cuore, infarto, angina, pressione alta, nessuna) e per entrambi una domanda su situazioni di malattie, lesioni, aggressioni, morti di congiunti, divorzi/separazioni, difficoltà economiche negli ultimi due anni. Infine una domanda comune su eventuali indennità legate a disabilità.


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