Un test per valutare il proprio rischio di morte a 5 anni: l'iniziativa di Lancet
La
prestigiosa rivista pubblica un auto-questionario su stili di vita e
storia medica per valutare il rischio di una prematura dipartita. Il
tutto senza esami fisici, ma tutto basato sullo stile di vita e il
proprio passato
di MAURIZIO PAGANELLI per Repubblica salute.it
ROMA
- Un questionario a punteggio per calcolare il rischio di morte negli
adulti tra i 40 e i 70 anni senza bisogno di un esame fisico o
analisi specifiche: è quanto viene oggi raccontato dall'autorevole
rivista Lancet per la popolazione del Regno Unito, riportando la
ricerca del professor Erik Ingelsson e del dottor Andrea Ganna, del
Karolinska Institutet (Svezia). Un questionario online sul sito
interattivo Ubble, sviluppato con la collaborazione della charity
Sense About Science (e il contributo della Knut and Alice Wallenberg
Foundation e del Swedish Research Council) con 11 domande per le
donne e 13 per gli uomini (alcune in comune).
La
ricerca ha analizzato i dati raccolti tra il 2006 e il 2010 su quasi
mezzo milione di personte tra i 40 e i 70 anni dalla UK Biobank in
tutto il Paese, dove più di 1800 medici avevano registrato i dati
sociodemografici, misurazioni fisiche, fattori di salute e stili di
vita, storia medica, analisi del sangue. I ricercatori del Karolinska
hanno utilizzato un modello statistico per assestare le valutazioni e
i punteggi di probabilità basandosi su 655
specifiche
varianti. Le macrovariabili prese in considerazione e analizzate per
realizzare le domande sono 10: esami del sangue, funzioni cognitive,
fattori di inizio vita, storia familiare, anamnesi personale, stile
di vita e ambiente, misurazioni fisiche (altezza, pressione,
grasso..), fattori psico-sociali, fattori specifici di genere e
sociodemografici.
AUTOVALUTAZIONE - Tutto questo per raggiungere una specie di autovalutazione del rischio di morte entro i futuri 5 anni; vengono considerati indicatori importanti (e fanno parte delle domande) la velocità del camminare, il
fumo,
gli aspetti psicologici (depressione, morte recente di congiunti),
numero di figli, eventuali difficoltà economiche.
Lo scopo dichiarato è quello di aiutare l'individuo a valutare i rischi per la salute e i medici ad individuare individui ad alto rischio per trattamenti appropriati. Chiunque può calcolare la percentuale di rischio di decesso entro 5 anni e quella che viene chiamata la "Ubble age", cioé l'età di riferimento per la media di rischio di mortalità in base alla popolazione che ha gli stessi standard di risposte. Così l'"Ubble age" (Ubble sta per "UK Longevity Explorer") potrebbe essere assai inferiore o superiore all'età anagrafica.
Secondo
il coautore Erik Ingelsson (Uppsala University), si tratta "della
prima analisi di questo tipo che si basa su un così largo studio dei
casi e non è limitato ad una specifica popolazione a rischio e non
richiede esami di
laboratorio".
Per gli autori è dimostrato che il passo di marcia nella camminata,
malattie specifiche o lesioni nei due anni passati sono forti
predittori di morte o sopravvivenza quanto le misurazioni biologiche
(pressione del sangue o pulsazioni).
La
validazione del calcolo del punteggio è stata poi fatta su 35.810
partecipanti in due centri in Scozia, con una approssimazione intorno
all'80% sia negli uomini che nelle donne e una ulteriore
"ricalibrazione" legate ai
fattori
socioeconomici per tutto il Regno Unito. "Non è ovviamente una
predizione determinista", ricorda l'altro autore, Ganna, "e
ha una grado di incertezza, ma per chi ha rischio alto, si può
correre ai ripari aumentando
l'attività
fisica, o smettere di fumare o migliorando l'alimentazione".
Simon Thompson e Peter Willeit (università di Cambridge), nel
commento allo studio, segnalano le similitudini di questo
questionario con la Carta di rischio cardiovascolare: "Se tutto
questo porterà ad un miglioramento dell'autoconsapevolezza del
proprio stato di salute o solamente ad un altro passo nella
cosiddetta cybercondria è un aspetto che si può discutere".
SOLO PER IL REGNO UNITO? - Può essere esportato in altri Paesi questo calcolatore? E' valido per l'Italia? La risposta degli studiosi è chiara: "Se le variabili hanno correlazioni analoghe con il decesso, questo indicatore
potrebbe
essere accurato e attendibile anche in altre realtà. In parole
povere, il calcolatore può funzionare bene in Paesi simili al Regno
Unito in termini di distribuzione demografica e fattori
socioeconomici, fattori di rischio, stili di vita e servizi sanitari.
Comunque non vi è modo di saperlo di sicuro se non attuando simili
studi in larga scala negli altri singoli Paesi".
LE DOMANDE - 13 per gli uomini e 11 per le donne. Valido solo per adulti tra i 40 e i 70 anni. Età e genere sono le prime due domande. Quanti bambini partoriti è la terza domanda per le donne, mentre per l'uomo è il
numero
di automobili in possesso, con quante persone si convive e quale la
relazione di parentela. Poi due domande in comune sull'uso di tabacco
(mai fumato? quanto fumi?). Domanda chiave per entrambi: come
consideri
la tua salute? Eccellente, buona, sufficiente o scarsa. Poi l'altra
in comune: come consideri la tua velocità di camminata (lenta, in
media, veloce, nessuno di questi). All'uomo poi viene chiesto se il
suo medico gli
ha
comunicato di avere il diabete, alla donna se si è mai recata dal
medico per stati d'ansia, nervoso, tensione, depressione.
Poi si passa alla domanda comune sul cancro, quindi all'uomo sulle malattie cardiache (attacco di cuore, infarto, angina, pressione alta, nessuna) e per entrambi una domanda su situazioni di malattie, lesioni, aggressioni, morti di congiunti, divorzi/separazioni, difficoltà economiche negli ultimi due anni. Infine una domanda comune su eventuali indennità legate a disabilità.
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