Russia, con le sanzioni a Putin l'Europa brucia 100 miliardi
Inchiesta
di sette giornali europei: la Ue può perdere due milioni di
occupati. Per l'Italia si stima un buco di quasi 12 miliardi con 215
mila persone che resteranno senza lavoro
L'INCHIESTA
LENA
Questa inchiesta è stata condotta da giornalisti del Lena (Leading European Newspaper Alliance), alleanza di cui Repubblica fa parte con Die Welt, El Pais, Le Figaro, Le Soir, Tages-Anzeiger e Tribune de Genève. Il servizio qui pubblicato è stato realizzato da: Carlo Bonini, Nicola Lombardozzi e Jenner Meletti (La Repubblica), Jörg Eigendorf, Andreas Maisch, Andre Tauber ed Eduard Steiner (Die Welt), Mario Stäuble (Tages-Anzeiger), Claudi Pérez (El Pais) e Pierre-Alexandre Sallier (Tribune de Genève)
Questa inchiesta è stata condotta da giornalisti del Lena (Leading European Newspaper Alliance), alleanza di cui Repubblica fa parte con Die Welt, El Pais, Le Figaro, Le Soir, Tages-Anzeiger e Tribune de Genève. Il servizio qui pubblicato è stato realizzato da: Carlo Bonini, Nicola Lombardozzi e Jenner Meletti (La Repubblica), Jörg Eigendorf, Andreas Maisch, Andre Tauber ed Eduard Steiner (Die Welt), Mario Stäuble (Tages-Anzeiger), Claudi Pérez (El Pais) e Pierre-Alexandre Sallier (Tribune de Genève)
Le
sanzioni commerciali dell’Unione europea alla Russia costeranno
agli Stati membri un prezzo più alto di quanto previsto e comunicato
ai governi nazionali alla fine del maggio scorso dalla Commissione
europea. Un’inchiesta del Lena (Leading European Newspaper
Alliance) di cui La
Repubblica è
parte insieme ad altre sette testate europee documenta come l’Europa
si prepari a fronteggiare nel lungo periodo uno scenario che
comporterà la perdita di due milioni di posti di lavoro e una
diminuzione di 100 miliardi di euro in valore aggiunto di beni e
servizi destinati all’export.
Né la
grande caccia ai capitali di oligarchi, uomini politici e funzionari
dell’apparato di sicurezza russo coinvolti nella crisi ucraina e
inseriti in una black-list di 150 nomi ha prodotto risultati anche
solo appena soddisfacenti. Con l’eccezione dell’Italia che è
riuscita a sequestrare 30 milioni di euro di beni ad Arkadj
Rotenberg, multimiliardario russo intimo di Putin, in ben nove dei 27
Paesi membri (Spagna, Malta, Finlandia, Croazia, Slovenia,
Slovacchia, Ungheria, Irlanda e Lituania) non è stato trovato un
solo euro. In Germania i congelamenti di beni non sono andati oltre
alcuni cavalli da corsa e 124mila euro. A Cipro, storica piazza
finanziaria utilizzata dai russi, sono stati “trovati” solo
120mila euro.
Due i dati del costo pagato dall’economia russa. La Banca centrale di Mosca ha bruciato riserve per 150 miliardi di dollari. Centoquaranta miliardi di dollari sono stati invece bruciati dal calo dell’export verso l’Europa e dal crollo del prezzo del petrolio.
© Copyright Lena. Traduzione di Emilia Benghi
L'ARTICOLO INTEGRALE SU REPUBBLICA IN EDICOLA E REPUBBLICA+
Due i dati del costo pagato dall’economia russa. La Banca centrale di Mosca ha bruciato riserve per 150 miliardi di dollari. Centoquaranta miliardi di dollari sono stati invece bruciati dal calo dell’export verso l’Europa e dal crollo del prezzo del petrolio.
© Copyright Lena. Traduzione di Emilia Benghi
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Vogliamo controllare quanti miliardi invece ci guadagna l' America ? cosi solo per curiosità ?
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