13 giu 2015

Atene prepara la proposta ai creditori. Buba: "Grexit, impatto imprevedibile

Atene prepara la proposta ai creditori. Buba: "Grexit, impatto imprevedibile"

Nel piano del governo Tsipras ci potrebbero essere misure sia fiscali che amministrative, mentre sul fronte dell'Iva sarebbero confermate le due aliquote al 6% e al 23%, mentre resterebbe ancora aperta la questione dell'aliquota intermedia. Varoufakis: "Non toccheremo le pensioni"

MILANO - La data cerchiata in rosso è quella del 18 giugno, quando si riunirà il prossimo Eurogruppo: sarà l'incontro decisivo per capire le sorti della Grecia. Dopo le schermaglie delle ultime ore, però, Atene cerca di riavvicinarsi ai creditori e da tutti Europa - ad eccezioni dei falchi tedeschi - crescono le rassicurazioni: "Nessuno - ripetono gli addetti ai lavori - vuole l'uscita della Grecia dall'euro". Lo stesso primo ministro Alexis Tsipras ha ammesso di essere pronto a qualche concessione "per uscire dalla crisi".
La palla, dunque, è nella mani di Atene che oggi dovrebbe presentare una nuova proposta d'accordo: secondo i rumors la bozza includerebbe anche misure fiscali fino adesso respinte. L'iniziativa di riportare Atene al tavolo con le altre istituzioni sarebbe partita dal presidente della Commissione, Jean Claude Juncker, mentre non è ancora chiaro se la delegazione del Fondo Monetario, che giovedì ha lasciato il tavolo negoziale, prenderà parte all'incontro. Nella controproposta di Atene potrebbero quindi esserci misure sia fiscali che amministrative, mentre sul fronte dell'Iva la Grecia avrebbe confermato le due aliquote al 6% e al 23%, mentre resterebbe ancora aperta la questione dell'aliquota intermedia.


Nel frattempo anche il ministro greco della Finanze, Yanis Varoufakis, gioca la carta delle diplomazia e dopo accusato i creditori di "voler sabotare l'accordo" in un'intervista alla Bbc ritratta: "Non credo che nessun burocrate o politico in Europa possa seguire questa strada. La Merkel - aggiunge - neanche contempla una Grexit". Sul taglio delle pensioni, però, Varoufakis non è pronta a fare concessioni: "Non le taglieremo".


E così mentre il capo economista della Bce, Peter Praet, dice che il direttivo della Banca centrale europea "vuole che la Grecia resti nell'euro", ma chiede credibilità al Paese e al governo, la Bundesbank ritiene che non sia possibile prevedere il pieno impatto di un'eventuale Grexit: "Gli effetti diretti di contagio - spiega il vice presidente della Buba, Claudia Buch alla Rheinische Post - sugli altri paesi saranno contenuti perché l'esposizione diretta delle banche sulla Grecia sono diminuiti, tuttavia nessuno può conoscere quali possano essere gli effetti indiretti".
Da RepubblicaEconomiaFinanza.it


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